Il Portafortuna

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Metto la chiave dentro alla serratura, ho il cuore che trema. Sono curiosa da morire però farò tutto con calma. Voglio gustarmi tutto. Anche un'ottima cena se fosse possibile, in Italia a quest'ora sarei già a letto ma qui hanno da poco pranzato. A casa mia i pasti erano un vero e proprio culto. Ore precise e cibo adatto all'orario. Proverei ad immaginare la faccia di un cameriere che alle 4 di pomeriggio mi deve servire con abbondante cibo, ma qui non è una stranezza. Questa città non ha orari, non dorme mai. 
Giro la chiave e sento un click. Ecco, ora è aperta. Premo sulla maniglia e piano piano sbircio mentre la porta si apre lentamente. Wow. 
E'...perfetta, magica. La prima cosa che noto è la carta da parati bianchi con fiori di giglio dorati che splendono sotto la luce soffusa di piccole lanterne attaccate al muro. E' tutta arredata in stile quasi antico ed elegantissima. Ci sono così tante cose che invadono i miei occhi. Non so più dove poggiarli. Avanzo piano e vado verso la finestra e ancora una volta non ci credo: si affaccia proprio sulla 5th Avenue. Per un attimo mi sento svenire ma decido che è meglio di no, sono da sola e non saprei nemmeno dove sbattere la testa. Mi dirigo verso il soggiorno e come promesso trovo una scatoletta rossa avvolta da un nastro di raso bianco, accanto c'è il biglietto da visita di Steven. Curiosa sciolgo il fiocco di raso e apro la scatoletta: un portachiavi fatto di peluche a forma di panda. E' molto carino. Sul fondo della scatola trovo anche un bigliettino: "Mi auguro che questo piccolo panda possa portarti fortuna in questo nuovo inizio, Steven."
Che carino da parte sua. Questo conferma quello che pensavo di lui, è una persona molto gentile. 

Mi giro e ritorno nel corridoio che porta verso la porta d'entrata. Sulla destra c'è la camera da letto, una cabina armadio e il bagno, mentre sulla sinistra c'è una spaziosa cucina e appunto il soggiorno. In fondo al corridoio un piccolo terrazzo nel quale c'è un piccolo tavolino e due sedie in ferro battuto accompagnate da un vaso di fiori che come una cascata si riversano sul ciglio della strada. 

Troppo, troppo bello. Molto più di quello che mi aspettavo. Ancora una volta mi posso ritenere fortunata più di quando mi meritassi. 

Una doccia al volo ed esco a mangiare un boccone. Ho 6 giorni per ambientarmi. Lunedì prossimo inizierò a lavorare. 

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