A far l'amore comincia tu

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Mentre Steven è nella doccia io sono qui. Ancora un po' bambina, ma donna più che mai. Mentre di sottofondo la musica riempie la casa, io sono qui, in cucina a preparare da mangiare. Mi è sempre piaciuto cucinare e devo dire che me la cavo anche bene, ecco potrei fare qualche corso e iniziare a lavorare come cuoca, tanto New York pullula di ristoranti.
In realtà i miei pensieri ora son ben altri. Steven. Oh, Steven. Se potessi legare insieme tutte le incertezze su quello che sta nascendo tra di noi, potrei senz'altro ricoprire chilometri e attraversare oceani. Non so se sia giusto, per te, per me. Guardami, ho solo 19 anni e poca esperienza con la vita. Non so se sono abbastanza matura da poterti offrire quell'amore che te vuoi, non meriti di stare male di nuovo, non voglio farti soffrire. Non posso permettermelo. Tu sei perfetto, a me non interessa il tuo passato, non posso cambiarlo e non potrò mai prendere il posto di nessuno. Ma anche tu, saresti disposto ad amarmi liberamente, dandomi tutto, senza la paura di tradire il ricordo di Kimberly? Potresti? 
- Kathy, ma cosa stai dicendo?
- Scusa?
Oh cazzo, no! Maledizione! Io e la mia voglia di preparami i discorsi a voce alta. Che idiota! 
- Tu hai sentito tutto quanto?
- Sì.
- Ma tutto tutto?
- Certo, involontariamente, ma ho sentito tutto.
D'un tratto mi sento le guance bollire, di rabbia, di vergogna, di non so cosa. Di un sentimento mai provato fino ad ora. E' così neutro. Non so se sia buono o cattivo, se mi faccia star bene o male. Ma almeno posso dire che è stato sincero, ho tagliato la testa al toro. Eccolo, si sta avvicinando verso di me. 
- Non voglio che tu provi a giustificarti. Quello che stavi dicendo è tutto vero. Non c'è alcuna garanzia per il domani, ma questo in nessun amore. Nessuno sa mai realmente se domani sarà da solo a piangere il proprio amore o se si legherà per sempre alla persona amata, però bisogna provare. Io sono pronto a prendermi le mie responsabilità Kathy. Credimi, la vita me ne ha fatte passare tante, ma credo che dovremo darci un'opportunità, provarci. So che da fuori la cosa è una follia, ma quale amore non ha mai dovuto far follie per poter spiccare il volo?
Dalla mia bocca  non escono più parole, ma respiri affannosi che mi fan girare la testa. A qualche centimetro dal forno non distinguo più da dove arriva tutto il calore che sento salire. Non so se sia io o se sia la fiamma del fuoco. Mi sta guardando dritta negli occhi. Tende una mano a spegnere la fiamma. Vorrei che quella mano mi potesse accarezzare, la voglio. Ora è a qualche centimetro dal mio viso, mi solleva da terra e mi prende in braccio. Le mie gambe pendono lungo i suoi fianchi e gli occhi un po' imbarazzati cercano i suoi. Si dirige in camera da letto. Mentre cammina riesco a sentire il candido profumo della sua pelle. Sa di bagnoschiuma, di muschio, sa di uomo. Le sue labbra morbide si posano sulle mie in un bacio umido. Le nostre lingue sembrano giocare a qualche gioco di guerra, si cercano freneticamente. Si siede al bordo del letto, ed io sono ancora in braccio a lui, a cavalcioni, lo tendo stretto a me mentre lui mi invade il collo con una pioggia di carezze e respiri che non fanno altro che aumentare quella voglia di lui che m'invade. Non più un pensiero, un singolo dubbio. Lo voglio, mio. Mentre protetti dal tepore di una coperta, stiamo facendo l'amore. Io forse per la prima volta. E' una cosa indescrivibile. Sono qui, anima e corpo. Tutte due unite in questo atto così intimo, così egoista ma altruista. Io e lui. In un unico istante remoto, come il Big Bang, arriviamo al culmine di questo amare. Ora non ho più dubbi, ora siamo noi. 
Un po' stanchi cadiamo in un profondo sonno, scordandoci della fame, della sete, del mondo al di fuori di quella stanza. Buonanotte mondo. 

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