Capitolo 7-l'infiltrato

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Marcus
Jaha ha appena puntato una pistola verso Abby ed è incazzato con lei; che cazzo sta succedendo?! Non so cosa fare,non voglio sbagliare,non voglio mettere Abby in pericolo; "Abbassa l'arma" dico con voce ferma. Jaha mi fissa,gli occhi spiritati...non sembrava nemmeno lui. "Abbassala Jaha" ripeto; Abby è paralizzata. Tensione che si taglia a fette; Jaha abbassa l'arma e la getta a terra. "Mi dispiace...i-io n-non so c-cosa mi s-sia preso...." Balbetta guardando il pavimento. Io guardo Abby e restiamo in silenzio. "Mettetelo in isolamento" ordina Abby senza batter ciglio; non posso controbattere dato che il consigliere è lei adesso. Jaha sembra non reagire,sembra confuso. Ci raggiungono due guardie e lo portano via. Solo quando sono lontani apro la bocca per parlare "Stai bene?" Chiedo. "Credo di sì" risponde lei incerta. *dottoressa Griffin attesa in ospedale* gli altoparlanti ripetono questa frase per due volte mentre involontariamente io e Abby guardiamo verso l'alto; "Devo andare,a più tardi Marcus" "A più tardi". Proprio non so perché Jaha ha reagito così,ma lo scoprirò.

Bellamy
Io e Lincoln siamo arrivati alla montagna da un'ora e stiamo capendo come entrare; siamo diretti alle grotte sotterranee,questa è la parte difficile. Camminiamo l'uno affianco all'altro in silenzio quando un rumore ci sorprende, subito in allerta; ci guardiamo intorno si sentono delle voci,o meglio dei grugniti,i falciatori. "Legati le mani,fai finta di essere mio prigioniero" mi dice il mio compagno,lo guardo confuso.."Fidati di me!" Dice. Così mi lego e cominciamo questa farsa,ecco i falciatori...mai visto niente di più terribile: uomini,se così si può dire,privati di qualsiasi briciolo di umanità,bestie feroci... Ci incamminiamo con loro,devo ammettere che Lincoln è davvero bravo a fingere di essere un falciatore. Arriviamo davanti a una porta dalla quale escono degli uomini con delle tute anti-radiazioni: gli uomini della montagna. I falciatori lasciano i loro prigionieri davanti a loro ,allo stesso modo fa Lincoln con me; ci fanno inginocchiare e ci smistano. Vengo inviato al 'recupero-sangue' non so cosa voglia dire. Mi pare di aver sentito altri essere inviati a 'laboratorio', 'quarantena',non conosco la differenza tra queste collocazioni ma spero di non essere in una delle peggiori. L'ultima cosa che vedo prima di essere portato all'interno della struttura è Lincoln che si fa iniettare la sostanza rossa che tanto aveva bramato e che era la sua peggiore nemica. Ci era ricaduto. Il mio pensiero va subito a mia sorella: è in pericolo se Lincoln è sotto effetto della sostanza rossa. Non posso fare nulla adesso e devo accettare questa cosa. Entro dentro e ci portano tutti in una stanza adibita alle docce, acqua prima congelata e poi bollente viene letteralmente scagliata sui nostri corpi nudi. Orribile. Poi uno degli uomini in tuta mi prende il braccio e mi inietta qualcosa di colore blu. Non so cosa sia ma subito mi sento meglio,l'acqua non mi dà più fastidio e sono rilassato...ma non mi sento più la faccia,adesso le mani e le braccia,non ho più muscoli, le gambe adesso non mi reggono. Cos'era quel liquido blu? L'ultima cosa che vedo è la tuta di quell'uomo. È tutta blu. Poi l'oscurità,svengo.

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Quando mi risveglio sono in una stanza che sembra un ambulatorio ci sono altri come me su una barella,legati e con indosso solamente uno slip bianco...molto casual..dove sono? Tutti sembrano svenuti e non riconosco nessuno. Passano alcuni minuti e non succede niente quando all'improvviso entra una guardia che viene verso me e dice con un ghigno cattivo "ben svegliato uomo del cielo" mi slega e dice di volermi portare dalla dottoressa Sing.Non fa in tempo perché io lo attacco e lo stordisco. Gli metto le mani al collo e stringo,stringo fino a quando non respira più...dopo averlo nascosto indosso i suoi abiti e esco da questa stanza grazie al passpartout che aveva l'uomo in tasca; mi sorprende quanto sia stato facile togliere la vita ad una persona,ma non ho tempo per pensare a queste cose...non so dove andare,Clarke aveva ragione questo posto è un labirinto. Mentre cammino cerco di non destare sospetti ma mi imbatto in qualcuno svoltando l'angolo del corridoio "Attento a dove va!" Dice lui. Questa voce con questo leggero accento ironico...io questa voce la conosco...lo guardo in faccia e non riesco a parlare: è Jasper.

Rude heart || BELLARKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora