Capitolo 21-pericoli

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Clarke
Prima ho evitato Bellamy ma non so il perché; questi dubbi mi stanno uccidendo. La giornata passa veloce tra battute di caccia e risate a cena; a proposito della cena,non ho visto Bell e mi chiedo dove sia...lui non salta mai i pasti. Comunque è una bella serata,il cielo è limpido e illuminato da miliardi di stelle e la luna regna sovrana in questo quadro meraviglioso. È perfettamente al centro e più la guardo più mi fa sentire allineata con me stessa. Guardare in sù mi ricorda quando vivevo sull'Arca ed è per questo che dopo cena mi sdraio tra l'erba,a contemplare...a ricordare.Sono sola,ma le stelle mi fanno compagnia. "Hei" è Raven che si siede accanto a me. "Cosa ci fai qui tutta sola? Vieni al nostro tavolo ci stiamo divertendo molto!". "No grazie...sto bene qui" "Clarke...cosa succede?" "Niente! Va tutto bene" dico alzandomi sui gomiti. "Allora perché sei qui da sola?" "Non lo so" "Puoi parlare con me,lo sai.." "Lo so. Il fatto è che non so di cosa dovrei parlare! C'è così tanto che non va nella mia vita..ma allo stesso tempo è come se fosse tutto perfetto..troppo perfetto" a queste mie parole Raven ride ed io la guardo male. "Scusa! Ma io proprio non ti capisco...sei così strana!" Dice. "Si forse è così...sono strana" dico sdraiandomi di nuovo. "Ed è una cosa bellissima Clarke. Sei così strana da essere unica..non è un offesa". "Mi sento così diversa..vorrei poter essere felice" "Lo saresti se non ci pensassi troppo." "Che intendi?" "Voglio dire che potresti essere felice di un sacco di cose...tua madre è qui,noi stiamo bene,i nostri amici stanno bene,Bellamy non fa altro che proteggerti...siamo in pace,adesso potremo ricominciare da capo! Ma il problema è che tu ci pensi troppo a tutte queste cose...e quindi non puoi godertele" queste parole di Raven mi colpiscono come un cazzotto sulla faccia...sono così vere,purtroppo. "Hai ragione" "Dovresti smetterla di pensare così tanto" dice. "È vero dovrei.." Raven se ne va ed io chiudo gli occhi,ma continuo a vedere le stelle,quelle milioni di luci che mi parlano senza che io le senta...mi dicono tante cose ma allo stesso tempo non dicono nulla. Mi risveglio e sono ancora stesa qui,davanti a me c'è l'alba; che meraviglia. Mi alzo per andare a mettermi qualcosa di pulito e per la strada incontro Murphy. Mi dice qualcosa ma sono ancora mezza addormentata e quindi non capisco. "Cosa?" Dico strofinandomi gli occhi. "Buongiorno principessa!" Dice con un sorriso; solo Bellamy mi chiama 'principessa' e quindi mi infastidisco un po. "Dove sei stata stanotte? Non c'eri nella tua tenda" "Che ti importa Murphy? Comunque ho dormito sul prato" fa una strana espressione. Faccio per camminare ma poi mi ricordo che Marcus stava organizzando delle squadre di ricerca,così mi giro verso Murphy "Sai qualcosa delle squadre di ricerca?" "Oh certo,Bellamy ne fa parte" "Lo immaginavo...vorrei andare anch'io. Vado da Marcus" "Troppo tardi Clarke...le squadre sono partite all'alba; pensavo che lo sapessi.." Mi sembra mortificato ed io mi sento come colpita da acqua gelata. "No io,non...non sapevo nulla" "Bellamy voleva parlartene,non l'ha fatto?" "No" e all'improvviso mi ricordo che Bell voleva parlarmi di una cosa....ed io che pensavo volesse parlare della nostra 'situazione'. Che idiota. "Tornerà presto" dice mettendomi la mano sulla spalla. "Si,lo so.." Dopo questa conversazione mi sento terribilmente triste...sarei voluta andare con lui,avrei almeno voluto salutarlo... 

Bellamy
Siamo partiti da un'ora e avrei voluto salutarla; dopo che mi ha evitato in questi giorni ho sviluppato un po di rancore nei suoi confronti,ma stamattina prima di partire ho fatto un salto nella sua tenda...proprio non potevo partire senza dirle nulla. Ma lei non c'era ed io sono dovuto andare. Non faccio altro che pensare al fatto che mi abbia mentito per non parlare con me,non l'aveva mai fatto. Siamo alla ricerca di un'enorme quercia gialla ma nessuna traccia finora. Percorriamo la riva del fiume da un po e siamo veramente stanchi...comincio a preoccuparmi per mia sorella e gli altri; fa veramente caldo quindi alcuni della squadra decidono di fermarsi per bagnarsi un po nel fiume. L'acqua è veramente fantastica,limpida,cristallina e gelata. È così invitante che mi sfilo la maglietta e i jeans scuri e mi tuffo ...che sensazione meravigliosa! Siamo in acqua da alcuni minuti quando Marcus comincia ad urlare qualcosa dalla riva. "Uscite subito! Uscite" urlano lui e gli altri agitando le braccia e facendoci segno di uscire immediatamente. Qualcosa non va... Faccio per girarmi e lo vedo...un animale acquatico gigantesco che tira giù uno dei nostri; cerco di prendergli la mano,è terrorizzato...come lo sono io. Non riesco ad afferrarlo così comincio a nuotare per raggiungere la riva..nuoto più veloce che posso,tra le urla dei miei compagni in acqua e quelle di coloro che ci aspettano sulla riva. L'acqua si riempie di sangue...cerco di essere il più veloce possibile quando qualcosa mi strattona: il mostro mi ha afferrato la gamba sinistra. All'inizio sono solo spaventato..ma poi sento un dolore lancinante,mi sta dilaniando la pelle con le zanne. Mi tira giù e sento che sto per annegare,non ce la faccio più....sta per diventare tutto scuro,la gamba mi fa malissimo...ma poi all'improvviso mi lascia,mi volto e vedo una freccia penetrare nella testa dell'animale. Salgo subito a galla e vedo chi mi ha salvato,ancora con l'arco tra le mani,dietro c'è un enorme albero giallo...è mia sorella.

Rude heart || BELLARKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora