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Becky
Il sole è alto.
Stanotte non ho dormito con Taylor. Non mi ha rivolto la parola dopo ieri mattina, ha accennato solo qualche sorriso quando gli passavo affianco.
So di averlo ferito, so come ci si sente, l'ho provato sulla mia pelle. Ancora ho i brividi quando ripenso a Scarlett, e a chissà quante devo ancora pensare.
Oggi devo risolvere la situazione, magari inizieró a mettere la felicità degli altri prima della mia. Forse è meglio così.
Dylan
Ho passato tutta la notte a cercare di scoprire dove abitasse questo "Taylor Couper" ma non sono riuscito a trovare nulla. Se fosse in pericolo? Non te lo perdoneresti mai Dylan.
Qualcosa mi risveglia dai miei pensieri negativi: il mio telefono squilla.
Numero sconosciuto.
Non ho proprio voglia di sentire altri scherzi telefonici, perció rifiuto la chiamata.
Dopo qualche secondo il cellulare mi squilla di nuovo. E se fosse lei?
No, hai tu il suo cellulare.
E se fosse lei col cellulare di Taylor?
Decido di rispondere.
"Sentite se sono i soliti scherzi da bambini deficienti preparatevi a..." Non riesco a finire la frase che una voce bassa, triste e grigia risponde "Buongiorno prof, sono Cassandra, Cassandra Couper. Le devo parlare il prima possibile. Conosco Taylor Couper più di chiunque altro"
Couper, Couper, Couper. È sua sorella?
"Sì, sono sua sorella"risponde leggendomi nel pensiero.
C'è una luce infondo al tunnel. Una speranza flebile, quasi invisibile, ma forse c'è. Potró rivedere quella ragazza. Quella ragazza di cui mi sono innamorato.
"Ci troviamo ora." Dico con voce fredda e pacata per poi chiudere la chiamata.
Becky
Mi avvicino a camera sua.
Sospiro ad ogni passo che faccio, cercando di mantenere la calma.
Apro la porta e lo trovo lì, seduto sul letto, con lo sguardo basso e perso.
"Ciao." Sussurro.
Lui alza lo sguardo e per quanto mi sorrida, io vedo i suoi occhi. Sono infuocati. Pieni di rabbia, verso di me. Per aver ceduto così facilmente, quando il mio cuore è nelle mani di un'altra persona e penso lo sarà sempre.
"Mi dispiace per quello che ti ho fatto. Mi hai dato così tanto... Non dovevo farti questo"continua a non rispondere.
"Possiamo restare comunque ottimi amici come prima giusto?" Lo guardo sperando dica almeno un 'sì' con la testa.
"Non so dalle tue parti, cara Becky, ma dalle mie parti non si baciano i propri amici" inizia continuando a sorridere in un sorriso più falso di un bugiardo.
Il suo sospiro interrompe quell'attimo di silenzio.
"Posso avere almeno un ultimo bacio?" Sussurra guardandomi con gli occhi di un cagnolino abbandonato.
Glielo devi concedere Becky. Glielo devi concedere.
Annuisco e mi avvicino a lui che si alza in piedi.
Il bacio che mi aspettavo dolce e lento come il primo, è invece molto violento, infuriato.
Poco dopo sento la sua mano sfiorarmi la schiena sotto la maglietta.
Ha le mani così fredde.
"Tyler, è meglio se ci fermiamo qui." Sussurro.
"Zitta." Ringhia continuando a premere ferocemente le sue labbra sulle mie.
"Tyler ho detto basta" mi blocco.
Lui si allontana guardandomi negli occhi.
"Decido io quando dire 'basta', hai capito?" Sbraita prima che la sua mano laceri il mio volto facendomi cadere a terra.

Hi, prof.[COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora