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Becky
"Che fai?" Gli chiedo sorridendo e allontanarmi da lui.
"Scusa... È che, i-io lo volevo fare da tempo." Si gratta la testa balbettando.
"Scusami tu, è che penso ancora a..." "Dylan. Certo, mi sembra ovvio. Insomma ci stavi insieme e lo ami... Quindi, è meglio che io vada" continua lui ancora più imbarazzato, andando verso la porta. Io annuisco.
La sta aprendo quando il mio sguardo si gela.
"Nate! Che piacere di vederti! Abbiamo cominciato con il piede sbagliato ma potremo diventare buoni amici se ti levi dalle palle" ringhia con un sorriso nervoso stampato in faccia.
"Nate, ora è meglio che vai" dico preoccupata.
"Non ti lascio sola con lui" si avvicina a me Nate prendendomi il braccio delicatamente.
"Oh invece dovresti. L'hai baciato? O addirittura ti sei lasciata toccare. Cazzo io ti ammazzo!" Sbraita Dylan sbattendo Nate contro il muro.
"Lascialo Dylan! Nate vattene" urlo singhiozzando.
La presa di Dylan si molla dando la possibilità a Nate di andarsene che esce di casa sbattendo la porta.
Dylan sbatte i pugni contro il muro urlando.
Non so perchè ma visto così mi fa paura. Mi fa paura il fatto che potrebbe farmi male, potrebbe lasciarmi dei lividi.
Si siede su una sedia trovando la forza di guardarmi negli occhi.
"Allora, Becky. Parlami un po' di lui. È simpatico? È divertente? Ti fa sentire una principessa? Ti fa sentire ció che io non riesco a farti sentire?" Ringhia sbattendo i piedi sul pavimento. Ha gli occhi pieni di sangue, rabbia, paura, disprezzo e altre emozioni per me indecifrabili.
"Vogliamo parlare di te? Di te Dylan? Che sarai andato a letto con una ragazza diversa ogni sera usando la scusa 'mi voglio dimenticare di Becky' quando la realtà, la fredda realtà è che ne avevi semplicemente voglia" gli urlo in faccia.
"Come lo sapevi?" "Non lo sapevo, ma ora lo so e so anche che ora dovresti andartene. Non è il tuo posto qui, non lo è mai stato. Vedi? Non ho più lacrime, non ho più lacrime per te. Le hai consumate tutte!" Mi accascio a terra con il viso fra le mani.
Resta in silenzio. Un silenzio pieno di parole non dette.
"Cos'ha lui che io non ho?" Mi chiede avvicinandosi a me.
Io alzo lo sguardo "non se ne è andato."
"Io non me ne sono mai andato Becky. Sono sempre rimasto qui ad aspettarti, a pensarti. Ogni sera provavo, provavo una ragazza diversa, ma nessuna era come te e le mandavo via prima di poter fare qualsiasi cosa. Io non troveró mai nessuna come te. Cazzo io ti amo! Ti amo fottutamente troppo!" I miei occhi a quelle parole si riaccendono e mentre il mio cervello continua a dirmi di non cascarci un'altra volta, il mio cuore mi fa rialzare da terra.
"Ti amo anche io Dylan. Per quanto possa essere sbagliato ti amo." Sussurro guardandogli gli occhi.
Le sue mani cingono i miei fianchi e le sue labbra premono sulle mie. Mi sento sollevata, come se fossi libera. Ne avevo bisogno, avevo bisogno di un suo bacio da troppo tempo. Ma in quel momento la mia coscienza mi riporta alla realtà.
"Ti odio" dico staccandomi da lui. "Lo so, ma ti voglio immensamente tanto Becky, come non ho mai voluto nessun altra, piccola" dice riprendendo a baciarmi.
Mi prende per i glutei portandomi in camera sua e buttandomi sul letto.
Sfilo la sua maglietta e i suoi pantaloni e lui sfila i miei indumenti delicatamente e lentamente.
Mi guarda il corpo e i suoi occhi brillano.
Mi inizia a lasciare leggeri baci sul collo, poi sul petto fino ad arrivare ai miei slip. Li tira giù velocemente e inizia a lasciarmi leggeri baci anche su di essa facendomi gemere. Si sfila i suoi boxer e prende una bustina dorata.
Se ne porta una sempre dietro?
Lascio da parte quel pensiero e mi concentro su Dylan.
"Sei pronta?" Mi chiede sorridendo ed io annuisco.
Inizia a dare una piccola spinta mentre mi lascia leggeri baci a stampo per poi infilare anche la sua lingua.
"Ti amo, piccola." Sorride. "Anche io" sussurro.
Continua con le spinte e con i baci finché non vengo e non viene anche lui con me.
"Mi sei mancata Becky. Non sai quanto." Sorride rincominciando a baciarmi.

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