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Becky
L'aeroporto è immenso e molto affollato.
Jason mi cinge la vita portando le valige.
"Vado a fare il check-in" mi sorride per poi allontanarsi.
Mi siedo su una poltroncina. Di solito quando sono da sola, la solitudine mi fa riaffiorare alla mente i ricordi.
Mi sveglio. Sento che il caldo mi sta avvolgendo.
Apro gli occhi e mi trovo di fronte Dylan. Con il petto di fuori, è perfetto.
Cerco di non svegliarlo e riprendo i vestiti sparsi per terra. Ripenso a cosa abbiamo fatto ieri e sorrido come una ebete.
Sento delle braccia muscolose avvolgermi i fianchi, mi giro e vedo che c'è lui che sorride, ricambio.
"Buongiorno splendore" sorride lui.
"Buongiorno Dylan" mi giro verso di lui.
Mi squadra da testa i piedi e si lecca le labbra.
"Sei bellissima" dice lui sprofondando tra le mie labbra e slacciandomi il reggiseno.
L'ho visto meno di venti ore fa e già mi manca. Mi manca il suo respiro, la sua anima che si unisce con la mia, il suo cuore che segue il ritmo del mio.
Affianco a me si è seduto qualcuno, non l'ho nemmeno guardato. Sono concentrata nei miei pensieri.
"Allora... Scappiamo?" Sento il suo respiro sul mio collo. Mi volto di scatto e lo vedo.
I miei occhi si illuminano. Inizio a baciarlo con lo sguardo. Ma non posso abbandonare Jason.
"No, Dylan. Non posso lasciare solo Jason." Sussurro abbassando lo sguardo e malgrado la confusione, sono sicura che abbia capito.
"Becky, lui ha cercato di ucciderti!" Urla attirando l'attenzione di molte persone.
Io lo guardo storto.
"L'incidente in auto non é stato un caso! Jason ha pagato suo fratello perchè cercasse di ucciderti, solo allo scopo di fare soffrire me." Lo guardo negli occhi per capire se dice la verità, ed effettivamente nei suoi occhi vedo purezza. Poi mi fa vedere una foto di quel giorno,è Hardin, il fratello di Jason. Ne sono certa.
"Eccoti Becky!" Sorride Jason, ma il suo sorriso si spegne appena vede Dylan.
"Che ci fa lui qui?" Dice Jason con voce ghiacciata.
"Davvero Jason? Davvero volevi uccidermi? Sei un maniaco!" Gli urlo attirando l'attenzione di molti.
"Davvero credi a lui? È lui il colpevole di tutto Becky!" Sbraita.
"E tuo fratello? Tuo fratello perchè è alla guida dell'auto che mi ha ucciso?" Sputo lanciandogli la foto. Lui la raccoglie da terra e la guarda. Capisce che non puó più mentire.
Becky, mi dispiace... Ero solo incazzato..."Non lo lascio finire di parlare che la mia mano lacera il suo viso facendolo sobbalzare.
Lascia cadere i biglietti a terra per poi scappare.
Guardo a terra. Non mi posso fidare di nessuno. Nessuno. O quasi.
C'è una persona che mi ha sempre salvata. Che non mi ha mai abbandonata. Dylan.
Si avvicina a me prendendo i biglietti da terra.
"Siamo ancora in tempo per il volo, mi offri il tuo amore Becky?" Sussurra al mio orecchio per poi baciarmi la mano.
"Te lo concedo." Ridacchio per poi baciarlo.
Lui appoggia le sue mani sui miei fianchi ed io incrocio le mani attorno al suo collo.
"Dio se ti amo Becky." "Anche io, Dylan." Sussurro.
"Attenzione! Tutti i passeggeri per il volo verso Miami, sono pregati di andare agli appositi aerei" una voce ci fa staccare.
"Andiamo." Dico solamente.
Lui annuisce e mi prende per mano.
L'aereo è enorme. Io ho il posto finestra, mentre lui quello interno.
Non mi sembra vero di averlo di nuovo al mio fianco. Ogni tanto sento il suo sguardo bruciare su di me, perció stanca di questo mi volto verso di lui e lo bacio.
"Se per ogni volta che ti guardo mi dai un bacio, non smetteró mai di guardarti" sorride.
"Come se non mi guardassi già abbastanza" ridacchio, lui sorride e io appoggio la sua testa sulla sua spalla.
"Oh, non è mai abbastanza" sussurra.

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