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Dylan
"Ecco, guarda" indica un'altra foto.
"Qui si intravede il guidatore" il viso mi è famigliare.
"Oh so a chi mostrarlo" sorrido.
Una volta avevo un amico che mi aveva alzato la media scolastica entrando nel computer della scuola. Lo chiamavano computer. Risolveva qualsiasi problema e se non l'ha cambiato, ho ancora il suo numero di cellulare.
Becky
"Becky! Dio mio quanto mi sei mancata!" Mi viene incontro Cass abbracciandomi.
"Anche tu" dopo qualche secondo mi stacco dall'abbraccio "ma tu mi devi raccontare un po' di cose Cass" sorrido.
"Del tipo?" "Mh, del tipo un maniaco che mi stava per uccidere e che casualmente aveva il nome Cass tatuato sul petto" ironizzo.
"Mi dispiace davvero tanto Beck. Sono stata stupida" abbassa lo sguardo.
"Non ti preoccupare. Dylan mi ha salvata." Sorrido ripensando al ricordo. Mi manca.
"Che gentiluomo" sghignazza facendomi ridere.
"Stai ancora insieme a lui?" Il mio sorriso si spegne.
"No. Non eravamo fatti l'uno per l'altra. Sono ritornata con Jason" dico alla fine felice. Per quanto possa esserlo realmente.
"Ah." Sussurra semplicemente con tono triste.
"Che succede?" "Niente." Aggiunse lei.
"Sicura?" Chiedo alzando un sopracciglio,
Sospira e poi sforza un sorriso "sì."
"Ti credo".
"Comunque... Volevo parlarti di Taylor" deglutisce.
"Certo"sorrido.
"Ecco, tutto è iniziato quando avevo..." Inizia a parlare ma viene bloccata da una voce.
"Cassandra" quella voce. Quella voce.
Mi giro piano e lo vedo.
"Taylor." Sussurra lei.
Appena lui mi passa affianco mi squadra per poi allargare le braccia, ma io di riflesso mi sposto.
Vuole veramente abbracciarmi dopo tutto quello che mi ha fatto?
"Mi dispiace davvero Becky. Sono un malato."Supplica guardandomi negli occhi.
"Lo so." Dico fredda spostando il mio sguardo per terra.
"Ero fuori di me Becky. Ho perso tutto. Sempre. Non sono io quello che ti ha ferito quella sera. Era un mio ego che non si faceva vedere dai tempi di..." Si volta a guardare la mia amica "...Cass" gli occhi di Cassandra si gelano quando lui l'ha guardata.
La posso capire. Gli stessi occhi con cui mi ha ferito, gli stessi identici occhi infuocati, pieni di rabbia. Non penso Cass riuscirà a perdonarlo e forse nemmeno io.
"Che ci fai qui? Se sei venuto per farti perdonare stai perdendo tempo" sbuffo.
Lui sospira ci fissa per l'ultima volta, come se si aspettasse che avremmo cambiato idea, e quando ha perso le speranze, esce dalla casa di Cass sbattendo la porta.
"Mi dispiace davvero Becky, se avessi saputo che sarebbe venuto non ti avrei di certo chiamata.
Sfoggio un mio più bel sorriso falso per poi dirle un "tranquilla".
Non voglio che si preoccupi per me. Non voglio che le persone mi aiutino, mi fa sempre sembrare debole, insicura. Voglio sempre sembrare forte ed aiutare io gli altri.
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È corto e brutto questo capitolo, lo so. Ma è un capitolo di passaggio, di distacco tra il 20 e il 22.
Il prossimo sarà un po' più lungo quindi non so se postarlo domani.
Buonanotte😘💘
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