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Becky
"Domani rinizierai ad andare a scuola?" Mi sorride leccando il bordo del gelato.
"Uhm sì, di pomeriggio se vuoi potremo uscire" lo guardo e lui annuisce subito.
"Se ne è giá andato Dylan dalla tua vita?" "No ma voglio dimenticarlo" sospiro.
Dylan
"Non capiterà più nulla con quella alunna. Glielo prometto" sono seduto nell'ufficio del preside cercando di convincerlo a farmi riammettere.
"E neanche con nessun altra O'Brein. Ritornerai ad insegnare nella tua classe, perchè in queste settimane abbiamo avuto solo un supplente. Mi raccomando, mi fido di lei." Alza un sopracciglio aspettando una mia conferma che subito viene data con un "certo".
Dopo un intera settimana riesco finalmente a sorridere. Sarà un sogno rivederla camminare per i corridoi, ma sarà un incubo non poterla sentire tua nemmeno per un altro secondo.
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La sveglia suona ed io mi alzo di soprassalto.
È la prima volta che mi guardo allo specchio così tanto. Sembro quasi insicuro di me, che lei non mi voglia più parlare e che mi abbia già dimenticato. Ció che io non riesco a fare.
Non riesco a non sognarmela ogni volta, a ripetere mille volte le stesse scene per poi riavvolgere il nastro e riguardarle da capo. Non mi stancheró mai di lei. È stata la cosa più bella che mi sia successa e per quanto io cerchi di starle lontano, non ci riesco.
Guardo l'orologio ogni secondo per vedere quanto tempo manca.
Becky
Ho due borse sotto gli occhi che cerco di coprire mettendoci sopra tre strati abbondanti di correttore. Nemmeno ieri sono riuscita a dormire. Da quando lui è uscito dalla mia vita io non sto più bene. Non ti amo più.
La mia testa ripete continuamente quella frase, l'ha stampata sulla mia anima, come una macchia indelebile. Una frase che il mio cuore non dimenticherà molto facilmente.
Ad un certo punto il campanello suona trovandomi davanti Nate.
"Sei pronta per riniziare al meglio la giornata con Nate e la sua favolosa macchina che ti porterá dritta a scuola?" Dice baciandomi la guancia. A quella frase mi scappa una risata e poi annuisco.
Il viaggio in macchina dura poco e l'ho passato soprattutto ridendo per come cantava Nate le canzoni alla radio.
"Ci vediamo dopo bellezza" mi sorride facendomi l'occhiolino per poi andarsene.
"Becky? Sei tu?" Urla qualcuno dietro di me.
"James! Da quanto tempo!" È passato da quando non ho visto il giocatore di basket.
Mi prende per i fianchi facendomi sobbalzare per poi lasciarmi un leggero bacio sulla guancia.
"Mi sei mancata" sussurra al mio orecchio.
Varcata la porta veniamo inondati da tutti i ragazzi che ci sono in questa scuola.
"Becky!" Urla sorridendo Cass venendomi in contro.
La stringo forte a me e sento che sta piangendo.
"Stavo malissimo senza di te" sussurra stringendomi più forte. "Mi sei mancata anche tu".
"Ti sei fatta proprio bella stamattina" sorride. Sto per rispondere quando vedo un ragazzo fissarmi, un ragazzo troppo famigliare. Dylan.
Il mio battito accelera e la mia gola diventa immediatamente secca.
Non ti amo più.
Bastano quelle quattro parole per farmi distogliere lo sguardo da lui.
Dylan
Mi guarda per qualche secondo e in quei pochi secondi vorrei solo abbracciarla e baciarla, ma no, è finita. Lei si volta e ricomincia a parlare con i suoi amici, tra cui un ragazzo che le sta cingendo i fianchi da quando sono entrati. Se sono geloso? Dico solo che mi sto trattenendo da non appendere la sua testa al muro di casa mia.
Ma ció che mi fa più male è il suo sorriso. Mi da la conferma che lei è felice, anche senza il mio aiuto. Lei sta sorridendo senza di me. Quei sorrisi che mangerei con lo sguardo oggi mi fanno invidia.

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