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Becky
"Mangia almeno la carne, Becky" dice dolcemente mia madre porgendomi il piatto. "Non ho fame." Dico tenendo lo sguardo fisso sul piatto rigirando con la forchetta la pasta, ormai fredda.
Una settimana. È passata una settimana. Non si è fatto vivo. Nemmeno solo per un "ciao". Non ne valeva la pena.
Suonano al campanello.
Mi alzo sbuffando e vado ad aprire.
"Hey!" sorride lui abbracciandomi.
Ricambio il sorriso.
"Come stai bellissima" mi abbraccia. "Non molto bene" abbasso lo sguardo.
"Oh che stupido, ci siamo visti più di una volta e non mi sono presentato ancora... Nate" "Becky. Sei dai tuoi?" Gli chiedo fissandogli il suo viso scavato.
"Beh, a Miami ci hanno dato due settimane di pausa perció mi è venuta in mente l'idea di venire qui a farti un po' di compagnia. I miei abitano nella via affianco, ti conoscono lo sai? Mi hanno dato loro l'indirizzo." Si passa una mano fra i capelli.
"So che magari in questo periodo non vuoi uscire con nessuno... Ma volevo comunque invitarti a fare un giro in moto con me, come amici ovviamente." Ridacchia sull'ultima frase.
Dylan
"Sei nervoso? Calma i muscoli, pensa a me" dice la ragazza che mi sta avvolgendo le spalle.
Per quanto ci provo il mio pensiero sarà sempre uno soltanto.
La ragazza di fronte a me inizia a sbottonarmi la camicia e a mordicchiarmi le labbra.
Io inizio a sfilarle la maglietta. Per quanto possa essere curata e snella, è poco in confronto a lei.
È da una settimana che vado a letto ogni sera con una ragazza diversa, mi sento uno schifo. Questa cosa la facevo quando avevo diciott'anni, ma lì era diverso. Lì lo facevo per divertimento, adesso invece per colmare il vuoto che lei ha lasciato dentro di me.
Non ho più il cuore. Cel ha lei e cel avrà per sempre.
La ragazza inizia a baciarmi e poi io entro in lei. Niente. Assolutamente niente.
Non provo nemmeno piacere. Non provo nulla.
È inutile andare avanti così, non funzionerà mai. La stacco da me e la mando fuori da casa mia.
"Che problemi hai Dylan!" Mi urla scappando via.
Mi siedo sul letto e inizio di nuovo a pensare a lei.
"Merda, merda!" Sbraito.
Non riesco a dimenticarti Becky. Non riesco proprio a farlo.
Perchè la amo così tanto da non poter più nemmeno respirare senza di lei.
Ogni suo centimetro del suo corpo, della sua anima, del suo cuore. Tutto perfettamente perfetto. Dio ha portato sulla terra un angelo come lei solo per farmi soffrire, per farmi capire che diavolo e angelo saranno sempre in contrasto tra loro e per farmi sentire con la mia pelle ció che io non potró mai avere.
Ora sarà con un ragazzo, magari innamorato di lei, e lei non ci metterà molto ad innamorarsi di lui. Io la perderó per sempre e per quanto possa essere giusto io non ho mai rispettato le regole e non mi interessa farlo.
Inizieró da zero.Mi faró riassumere come insegnante di matematica nella sua scuola e nella sua classe. Anche se non potró baciarla, potró almeno vederla, mi basta quello. Anche se lei non basta mai.
Becky
"Tieniti stretta a me" dice mettendomi il casco in testa. Io annuisco.
La moto parte e le mie braccia circondano il suo petto.
È una bellissima sensazione. Vedere tutto il mondo passarti di fianco velocemente. Magari fosse così, i problemi che passano velocemente, la vita che va avanti e non si ferma fino allo stop. A quel punto ti devi fermare e potrai guardarti alle spalle e vedere quanta strada hai fatto per arrivare fino a qui e quanta ancora te ne manca per arrivare alla meta.
È tutto un grande viaggio, ma anche i più bei viaggi hanno una fine.

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