Capitolo 31

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Dion non si era limitato ad avermi già comprato mezzo mondo perché mi volle acquistare anche una cinta borchiata e tanti bracciali in metallo che tintinnarono sul mio braccio. Ogni volta che pensavo ci fosse una fine lui se ne usciva con una nuova cosa da comprarmi ed allora la domanda mi sorgeva spontanea: "Quanti soldi stava spendendo per me?"Dopo che lo pregai inutilmente di lasciar perdere, pagò tutto facendomi promettere di rimanere vestita in quella nuovissima e costosa tenuta "rock". Potevo per caso rifiutare? No di certo.Erano quasi le sei quando decidemmo di prenderci dei ravioli cinesi ad asporto, ovviamente le mia richiesta di offrirgli almeno quello venne negato in tutti i modi. Era da un po' di tempo che ricevevo solo cose e non davo nulla in cambio , una situazione che mi stava iniziando ad essere scomoda ed imbarazzante.

Guardai la mia mano ancora intrecciata alla sua senza riuscire a smettere di staccare il mio contatto fisico con lui. Sebbene non fosse ricco come John stava spendendo un bel po' di soldi e ciò, oltre all'estremo imbarazzo, mi fece commuovere, conscia che quei soldi ottenuti con fatica e tempo invece di goderseli per sé, li stava usando per me.Il cuore mi batté all'impazzita all'idea di quanto Dion era rimasto il Dion che conoscevo.... O meglio il Dion che avevo amato da adolescente: Quello simpatico, un po' narcisista ma estremamente gentile.... Gentile con me ....

<< E' ora di andare >> disse all'improvviso.

Annuii << Allora scaldiamo la cena quando torniamo a casa >>

sul suo viso apparve un'espressione che sembrava volesse dirmi di aver appena detto la "cazzata dell'anno". Lo guardai perplessa.

<< Che ho detto di sbagliato? >>

Ridacchiò scuotendo la testa << Sul serio pensi che torniamo a casa? >>

Annuii nuovamente facendolo sorridere teneramente.

<< Andiamo da un'altra parte >>

<< E allora i ravioli? >>

Inarcò un sopracciglio con aria divertita << I ravioli cosa? >>

<< Quando li mangiamo? >>

Scoppiò a ridere forte << Se hai fame mangia pure adesso >>

Certo e fare la figura della mangiona con il ciclo? No grazie

<< Non intendevo quello >> risposi alzando gli occhi al cielo << Volevo dire... se non torniamo subito a casa, perché abbiamo comprato subito la cena? non potevamo farlo dopo? >>

Si morse un labbro e rimase muto per un tempo che per me fu lunghissimo.

<< C'è una ragione >> spiegò poi

Feci un sospiro << E scommetto che non mi dirai quale sia vero? >>

Sorrise con aria birichina << Brava la mia Kai >> esclamò con orgoglio mentre mi accarezzava la testa come fossi una bambina. Misi il broncio.

<< Così non è giusto >> commentai << Non so mai cosa diavolo escogiti! >>

La mano che era rimasta sul mio capo scivolò con lentezza verso la guancia. Sgranai gli occhi a quella carezza delicata. Si piegò in avanti e il suo viso fu a pochi centimetri dal mio. I suoi occhi magnetici di quell'azzurro-ghiaccio mi trafissero creandomi mille e mille scariche elettriche in tutto il mio corpo. Piegò le labbra in quel suo speciale sorriso "IL" sorriso quello di sbieco che creava tantissimi battiti nel cuore.

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