Capitolo 1

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5 Luglio 2015

<< Non posso crederci che stiamo partendo >> mi disse esultante Lucy.

<< Già >> mormorai mentre un sorriso mi sbucò nel ripensare a quei miei quattro anni a Londra.

Erano davvero volati, mi sembrava solo ieri che avessi messo piede nel territorio inglese. Dopo aver preso il diploma, io e Lucy eravamo entrate nella prestigiosa Cambridge e fu grazie alle pressioni di sua madre che ci assegnarono la stessa stanza. Quei tre anni di college furono i più felici e con la serenità come mia compagna, ero molto cambiata. Gli occhiali li avevo posati in un cassetto sempre chiuso e insieme ad essi avevo detto addio alla timida e insicura Kaila. Dovevo ammetterlo la mia nuova figura estetica era cambiata anche grazie al merito di Lucy. Lei fu la prima a credere che in me c'era del potenziale sopito e che bisognava solo svegliarlo, Lucy insomma, mi fece da vera e propria maestra e fu grazie a lei che ora mi sentivo molto più sicura e felice. Sorprendentemente dopo quei cambiamenti ero diventata "popolare", infatti io e Lucy eravamo "La rossa" e "La bionda" di Cambridge, denominate "le fatali fate", anche se l'aggettivo fatali ancora non lo capivo. Che si riferisse al fatto che non ci filavamo molti i ragazzi? Non trovavo ulteriore risposta, anche perché in quei tre anni avevo avuto una sola storia. Si chiamava Richard e proveniva da una benestante famiglia inglese, si diceva che fosse anche imparentato alla lontana con i reali, ma era una diceria che non aveva mai confermata e né smentita. Rimase il mio ragazzo per quasi un anno ma poi ci lasciammo per divergenze intellettuali, ergo era davvero troppo narcisista. La bella Lucy, a differenza di me flirtava molto ma questi flirt si basavano sull'uscire e scambiarsi qualche bacio, insomma con nessuno era mai andata al sodo; diceva scherzosamente che doveva ancora trovare un principe in mezzo a tutti quei ranocchi.

Ora che erano finiti i miei anni più belli, sentii un po' di tristezza. Ci eravamo diplomate da circa tre giorni ma stavamo ancora facendo il trasloco.  Fortuna volle che venissimo accettate per lo stesso lavoro ma con compiti diversi, nella Hamilton 's Publishing che aveva sede nella mia città natale; San Francisco. Per me fu una vera gioia perché Lucy era la mia prima vera amica e ormai era diventata una costante. In quel preciso momento, stavamo impacchettando le ultime cose prima di spedirle per l'America ed era davvero una cosa lenta e noiosa mentre per lei era quasi divertente e come non capirla!? Per lei trasferirsi in quella grande e sconosciuta città era qualcosa di eccitante. Soprattutto non vedeva l'ora di andare nell'appartamento che avrebbe condiviso con una nostra futura collega della casa editrice, Shyla Collins, che lavorava per la Hamilton 's Publishing già da qualche anno e che cercava un'inquilina. Un vero colpo di fortuna per Lucy!

<< Oddio! Kaila guarda che ho trovato !! >> urlò lei all'improvviso.

Mi voltai nella sua direzione e la vidi rigirarsi tra le mani una pezzo di carta. Mi avvicinai incuriosita e appena posai gli occhi sull'oggetto, sussultai. Tre anni fa, mi era venuto il guizzo di comprarmi una vecchia fotocamera Polaroid e quella che Lucy aveva in mano era una foto che avevo fatto con quella macchinetta. Raffigurate c'eravamo io e lei mentre urlavamo di felicità per essere state ammesse a Cambridge.

<< Ti ricordi? >> mi chiese con un sorriso << Avevamo appena aperto le lettere di ammissione >>

Annuii anche io con un sorriso << Si, eravamo andate a festeggiare in quel pub... >>

<< ...e tu ti eri ubriacata >> continuò ridacchiando.

Alzai gli occhi al cielo, non mi ero ubriacata ... ero solo leggermente brilla...

<< Eh su >> borbottai.

Scoppiò a ridere forte << "Lucy non te ne andare che non riesco a camminare bene" >> sbeffeggiò imitando la me di quella sera.

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