Prologo

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14 Febbraio 2011

Mi prometti che ci penserai ? È un ottima opportunità per te.

Sospirai mentre leggevo il messaggio di mia madre, fastidioso come il ronzio di una zanzara. Ero talmente secchiona che avevo vinto non so come una borsa di studio per l'Inghilterra ma ero certa che dietro a tutto ciò ci fosse il suo zampino. Non mi dispiaceva lasciare la mia San Francisco, dopotutto odiavo il mio liceo, ma ciò che mi frenava nel partire era invece qualcosa di molto più sciocco e adolescenziale: avevo una cotta. Una cotta che ormai durava da anni e perlopiù una di quelle marchiate con il timbro indelebile di "amore impossibile". Essere innamorata di qualcuno più grande di te di nove anni non era di certo la scelta più consigliabile, soprattutto se quella persona era il migliore amico di tuo fratello. Scrissi di controvoglia una risposta veloce a mia madre, promettendole che ci avrei pensato.

<< Era mamma? >> mi chiese Tate sbucando fuori dall'ingesso con solo addosso dei jeans stretti, mostrando così il torso nudo e ben definito.

Ovviamente se ci fosse stato a guardare al posto mio una qualsiasi altra ragazza, questa sarebbe svenuta in preda agli ormoni. Annuii e lui aggrottò le sopracciglia.

<< Ancora non capisco perché non vuoi accettare >>

"Perché non voglio non vedere più il viso del tuo migliore amico nonché inquilino" ma ero convinta che quella risposta non gli sarebbe piaciuta.

<< Mi spieghi perché dobbiamo farlo? >> borbottai cambiando volontariamente discorso.

Sul suo bel viso passò un sorrisetto divertito << Kaila ti spaventa così tanto una festa? >>

Alzai gli occhi al cielo << No, certo che no >> mentii.

Certo che mi spaventava. Ero la classica ragazza nerd che trovava divertente passare il tempo libero a leggere libri o giocare a Dangeon and Dragons, ovviamente tipi come me, non erano le persone "fighe della scuola". Ero abituata a stare da sola e ora l'idea di trovarmi insieme a tanta gente racchiusa in un'unica stanza mi faceva venire i brividi.

<< Ma proprio oggi? >> cinguettai.

Eh sì, mio fratello aveva avuto la fantastica idea di fare una festa proprio il giorno di San Valentino, o era un idiota o era un genio.

Esasperato si passò una mano sulla zazzera bionda scura << Non ti ho fatto saltare la scuola oggi per niente! Forza dammi una mano! >>

<< Se lo avessi saputo prima non ti avrei seguito>> commentai sottovoce.

Una risata scoppiò nella stanza e in risposta il mio cuore incominciò a battere forte conscio di sapere a chi appartenesse. Guardai l'uomo più sexy di questo mondo entrare con un scatolone pieno di cianfrusaglie. I capelli lisci, corvini come la notte, erano abbastanza lunghi da sfiorare il collo chiaro e in quel momento avrei voluto essere una di quelle fortunate ciocche. A parte il fisico definito e stupendo, erano quegli occhi color azzurro - ghiaccio, a rendermi completamente pazza di lui, erano così penetranti che sembravano che potessero leggere dentro l'anima di chiunque; e in quel preciso momento, quell'uomo meraviglioso, noto ai comuni mortali con il nome di Dion Price mi stava regalando un sorriso sghembo, "IL" sorriso, quello capace di far sciogliere ogni minima volontà ad una donna.

<< Ti divertirai >> mi disse con voce suadente, anche se qualsiasi cosa lui dicesse l'avrebbe resa  tremendamente sexy.

Feci quello che le mie capacità potevano fare in quel momento: annuire.

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