Capitolo 22

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Chiamammo Shyla che con Nick vennero a prendere Elise con la macchina. Mi sembrò giusto lasciarli da soli e onestamente ne avevo bisogno anche io. John aveva intuito che ero un po' scossa e mi portò alla spiaggia comprando poi due gelati.

Gli sorrisi << Come hai fatto a capire che non avevo toccato cibo? >>

Alzò le sopracciglia allusivamente << Io so tutto >>

Scoppiai a ridere << Che fai mi stolkeri? >>

Sorrise ma ben presto la sua espressione divenne seria << l'ho immaginato ... quando sei preoccupata annulli tutto >>

Sospirai ed annuì. << Vero >>

Mangiammo in silenzio il gelato mentre la luce del sole iniziava a scomparire. Il tramonto di una giornata di merda. Guardai di sottecchi John. Gli occhi gli brillavano mentre guardava fisso il cielo che si incontrava con le onde del mare. Senza il suo aiuto mi sarei sentita persa e non avrei trovato Elise. Gli dovevo tanto. Si volse e sorrise quando mi beccò a osservarlo.

<< Cos'è ti sei finalmente innamorata di me? >>

Sussultai. Da quando John era entrato nella mia vita mi sentivo finalmente felice, con lui tutto era semplice, non c'era mai dolore. Che veramente io ...

<< Kaila .... Scherzavo >> mormorò lui a disagio.

<< Forse >>

Sobbalzò << Come? >>

Arrossì << Forse >> ripetei << forse davvero mi sto innamorando di te John >>

Sgranò gli occhi e temetti di aver fatto un errore.

Merda.

Mi morsi un labbro << Ecco ... ciò se tu non ... >> balbettai senza riuscire a realizzare una frase di senso compiuto.

Le sue labbra furono subito sulla mie con un ringhio. Con forza mi dischiuse la bocca infilando la lingua che trovò subito la mia in trepida attesa. Sapeva di cioccolato come il gelato che avevamo appena mangiato, ma sapeva anche di lui, una combinazione deliziosa. Una lotta passionale di lingue iniziò e un gemito mi sfuggì quando succhiò in modo possessivo il mio labbro inferiore, lo stesso che avevo morso in precedenza. Mi sollevò dalla vita portandomi a cavalcioni su di lui. Restammo per un attimo senza fiato a guardarci negli occhi, una tacita richiesta a cui avevo appena dato il mio consenso. La sua bocca fu sul mio collo e con lentezza calcolata iniziò a succhiare per tutta la lunghezza. Boccheggiai mentre intrecciavo le mie dita tra i suoi capelli corti. Posai la mia lingua sul suo mento e la sensazione della sua barba rada mi mandò in estasi. Con la sua stessa lentezza mi avvicinai alla sua bocca mordicchiando e succhiando il suo labbro. Le sue mani scivolarono sopra fino a stringermi le natiche con forza. Il dolore e il piacere si mischiarono creando un sensazione inappagabile. La sua lingua succhiò il mio capezzolo dalla stoffa del mio vestito e anche così sentì tutto. Un brivido mi percosse, volevo provare di più ....

<< Ti prego >> sussurrai.

Lui mi guardò e un sorriso spuntò sul suo viso << Dimmi cosa vuoi Kaila >> mormorò prima di succhiare l'altro capezzolo.

Un gemito mi sfuggì e strinsi la presa sui suoi capelli.

<< Dimmelo Kaila >> sussurrò nuovamente.

<< Te ! >> cinguettai << Voglio te ! >>

Un ringhio basso e pieno di potere proruppe da lui. Tenendomi stretta mi portò veloce sotto di lui.

⚠️OLD VERSION- The price of being young ⚠️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora