Restammo tutto il giorno a festeggiare con lo stesso entusiasmo di chi stesse vincendo alla lotteria. Ovviamente dormii da loro, nella precisione insieme a Lucy nel suo letto, poiché il divano era occupato da Elise. Ci preparammo per il lavoro tutte insieme e mi feci prestare un tubino nero da Shyla visto che il mio vestitino della mattina era ormai andato insieme alla sbornia serale. Dopo aver preso un taxi raggiungemmo la sede della Hamilton 's Publishing, che consisteva in un enorme palazzo vetrato con l'insegna scritta in nero, l'avevo vista anche al mio primo colloquio ma riguardarla fece comunque impressione. Appena varcammo la soglia passammo alla sicurezza il nostro cartellino dipendenti che mostrava in bella vista la peggior foto della mia vita. Ero convinta, visto che non ero l'unica al mondo, che anche una bellezza mozzafiato come Scarlett Johansson potesse sembrare un piccolo rospo in una foto tessera..... okay forse lei no.....ma comunque, i poveri comuni mortali, sì.....
Come già immaginavamo, Shyla ci fece da vera e propria "guida" indicandoci i bagni accanto agli uffici, la sala ristoro e la camera con la nostra futura migliore amica: la fotocopiatrice. Successivamente ci fece vedere le nostre postazioni. A malincuore mi separai da loro visto che io a differenza delle mie amiche, che si occupavano più della parte burocratica, mi dovevo occupare del lato estetico di un libro, copertina, tipologia di carattere di scrittura e se necessario anche un'ultima rilettura con correzione degli errori, un lavoro che mi entusiasmava ma era lento. La mia scrivania si trovava accanto ad altre, ma per mia fortuna avevo il posto migliore, quello vicino la finestra, avevo sempre bisogno di una fonte di apertura così evitavo il senso di claustrofobia. Vedere però la mia scrivania vuota, riempita solo dal computer fisso mi fece tristezza, dovevo assolutamente abbellirlo.
<< Ciao, tu devi essere quella nuova >>
Alzai la testa e mi ritrovai il sorriso più falso di tutta la storia, non perché avevo intuito il carattere della persona ma perché tutta la bocca sorridente era in realtà siliconata, un lavoro eseguito davvero male. Avevo il sentore che le labbra potessero esplodere da un momento all'altro. Con grande sforzo, resistetti all'impulso di spostarmi per evitare di ritrovarmi addosso qualche rimasuglio di quel cattivo intervento estetico. Il viso era leggermente abbronzato ed i due occhi neri erano marcati da ciglia ricurve.... finte ovviamente. I capelli erano biondi come il grano ma presumevo dalle sopracciglia scure e dal colorito della pelle che non era il suo vero colore ma bensì una semplice tinta.
<< Sì, sono Kaila Young >> dissi porgendole la mano.
Quando me la strinse notai la perfetta manicure di un rosso scarlatto << Sono Brenda Jordan, ma puoi chiamarmi semplicemente Brenda >>
Sorrisi << Kaila allora >>
Quando ci fummo presentate assunse un aria cospiratrice. Sospirai tra me e me. Iniziavamo bene!
<< Visto che sei nuova e sembri una tipa a posto ti do dei consigli >>
Rimasi in silenzio. "tipa a posto" era la prima volta che mi definivano così. Mi lanciò un'occhiata seria, scoccando le labbra.
<< Se vuoi sopravvivere cerca di non dare mai fastidio al nostro capo >>
Inarcai un sopracciglio e lei alzò gli occhi al cielo.
<< mi riferisco a Jessica White! >> esclamò << non devi mai irritarla o trasformerà la tua vita in un inferno >>
Deglutii. Jessica White, quel nome non mi era nuovo. Era la splendida donna che seguì John e Mr. Hamilton; la donna dallo sguardo freddo e la stessa donna che Shyla aveva definito "troia". Oh perfetto era logico che la bastarda zoccola dovevo avercela io come capo. Brenda sembrò intuire i miei pensieri e annuii poi gravemente.
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⚠️OLD VERSION- The price of being young ⚠️
ChickLitPotete trovare la nuova versione aggiornata ed estesa sul mio profilo: The price of being young ^^ TRAMA Kaila Young è una ragazza estremamente insicura, odia i suoi grandi occhiali e le poche lentiggini cosparse sulle sue guance ma soprattutto od...
