E' mezzanotte passata. La bottiglia di vino che ho comprato per l'occasione, l'ho svuotata, divorato dall'attesa. Nessuna delle sue si è ancora fatta viva. Blondie avrebbe già avvisato se avesse cambiato idea. Bree.. Beh, non lo farebbe. Avevo buttato l'intero pomeriggio a pensare a questo cazzo d'incontro. Avevo pensato a Bree, avevo pensato a Blondie. Magari ho sbagliato. Magari le chiamo e dico che non ho voglia di parlare di niente, ma per scopare, forse la trovo la voglia.
Bussano alla porta. E' Bree. Indossa un vestito aderente rosso fuoco che lascia poco spazio all'immaginazione. E' ben truccata e i suoi tacchi a spillo, mi fanno diventar volgare. Ha lasciato i capelli sciolti, così i suoi ricci ricoprono la sua schiena nuda. Mi eccita, ma non glielo dico, così mi limito a sorriderle.
-'Bel vestito.' Mi vien da dirle, mentre si accomoda sul mio divano accavallando le gambe. Sorride.
-'Cosa ti aspettavi, che venissi in jeans e felpa? Se proprio devi scegliere, voglio che tu guardi bene cosa puoi perdere.' Dice la mia adorabile bambina cattiva, passandosi una mano tra i capelli per tentarmi. Mi avvicino di più e lei sussulta quando poggio la mano su una delle sue gambe scoperte. E' così liscia. 'Baciami' mi mima con la bocca. Per un attimo, le nostre labbra si sfiorano, poi l'atmosfera cambia e Bree è sulle mie ginocchia con le mie mani addosso. E' così bella stasera. Le abbasso entrambe le spalline, perdendomi sulla curva del suo seno. Le mordicchio un capezzolo con i denti. Geme.
Ma poi il campanello suona, facendo sobbalzare entrambi. Bree si risistema sul divano, aggiustandosi il vestito, mentre io mi passo una mano tra i capelli irritato. Cazzo.
Apro la porta e tutto il mio corpo cambia quando la vedo: Blondie. Ha raccolto i capelli in una coda di cavallo alta, scegliendo di indossare un semplice completo bianco che la fa somigliare ad un angelo. Mi sorride dolce, baciandomi una guancia ed io avverto un brivido. Lo nota anche lei, ma non dice niente. Sorride anche a Bree, mentre la raggiunge, la quale intanto sbianca quando la vede arrivare. Ecco piccola, questo è l'effetto che Blondie fa al mondo.
-'Ciao Bree, io sono Blondie, ma immagino che questo tu lo sappia già.' Dice una Blondie serena, mentre si accomoda anch'essa sul divano. Per un attimo, mi perdo a guardarle. Le guardo come se fosse la prima volta che le vedo, come se fosse l'ultima volta che le guardo. Blondie così donna, così sicura di chi è e di che posto occupa nel mondo. Bree vestita da donna, piena di vita e sogni, e in questo momento, di insicurezze. Sospiro piano.
-'Gradite qualcosa da bere?' Chiedo cortese. Infondo sono sempre un gentiluomo. Bree mi guarda per un secondo, prima di scuotere la testa e tornare a fissare la nostra ospite. Assottiglia lo sguardo.
-'Gradirei un bicchiere di vino, bianco grazie.' Risponde Blondie gentilmente, prima di tornare a rivolgere altrove la sua attenzione.
-'Bree, se me lo permetti, vorrei ringraziarti. Per essergli stata vicino quando io non c'ero. Da quando ci sei tu, lui ha di nuovo quella luce negli occhi, quella luce che io avevo spento. Sono felice che ti abbia incontrata. So che non te lo dice, perché tende ad analizzare solo il peggio di se stesso, ma tu gli fai del bene. E per questo, un grazie non basta.' Dice con voce pacata, trasparente, pura.
Sia io che Bree, la guardiamo a bocca aperta.
Lei è la prima a riprendersi.
-'Non mi devi ringraziare. Di certo, non l'ho fatto per te. Quando l'ho conosciuto, non sapevo neanche di tutto il casino che si porta sempre dietro. Non volevo innamorarmene..' Confessa una Bree di colpo bambina. Si asciuga una lacrima con le dita ed io resisto all'impulso di gettarmi ai suoi piedi.
-'So bene quanto sia facile innamorarsi di lui..' Ammette Blondie.
-'Ma cosa sai eh? Cosa cazzo sai che alla prima difficoltà te ne sei andata? Che ne sai di come l'ha ridotto la tua assenza? Io ne sono innamorata. Io ci soffro, io continuo ad aspettarlo mentre viene a letto con te o con tutte le altre. Credi che per me sia facile? Che io sia felice di saperlo con te quando vengo qui e non lo trovo?' Bree mi spiazza con la sua onestà e per un attimo la vedo per come è davvero: triste e tremendamente fragile. Blondie le si avvicina, per nulla intimorita dal suo attacco di rabbia, ma Bree fa un passo indietro e lei si ferma.
-'Bree tu hai il coraggio che a me è mancato. Ero sopraffatta dal mio amore per lui e sono scappata via. Ma vedi, lui torna sempre da me. Tra noi c'è qualcosa che non si spezza, che non si spezzerà mai, nonostante i nostri sacrifici e il tuo amore doloroso.' Blondie parla con una calma assordante, come se stesse parlando ad un bambino.
-'Oh, ma vaffanculo! Tu non lo meriti! E' sempre convinto che sia lui a non meritare te, ma non è vero! Io lo vedo il suo silenzio, il suo dolore muto, il suo respiro irregolare quando non riesce a dormire perché sta pensando a te.' Per poco Bree non sputa queste parole amare e al tempo stesso così vere. Nel giro di un'ora, sono spiazzato per la seconda volta, dalla seconda donna della mia vita. Non ero mai riuscito ad ingannarla, nemmeno per un attimo. Blondie si gira a guardami e per un secondo, tutto intorno c'è silenzio. Mi dice con gli occhi qualcosa che non riesco a comprendere. Bree sospira, abbassando la guardia per un momento, poi Blondie le risponde.
-'Hai finito? Pensi che con questo bello spettacolino, lui si convincerà a scegliere te? Se è così che la pensi, ti auguro buona fortuna. Potrebbe servirti.' Le risponde calma dandole le spalle. Si avvicina nella mia direzione ed io mi sento sperduto per un secondo. Mi bacia una guancia.
-'Non so quanto ti sia servito tutto questo, ma se ti ha fatto felice, mi va bene. Io vado a casa. Buonanotte.' Mi sussurra, prima di chiudere la porta e andarsene.
Vorrei fermarla, implorarla di restare, ma non ne ho le forze. Bree mi guarda.
-'Adesso so perché non riesci a dirle addio. Lei ti ha in pugno. Io ti ho nel cuore, ma a quanto pare, non basta.' Dice alzandosi e pronta ad andare via. La trattengo.
-'Non andartene. Resta con me stanotte.' Mi vien da dirle. Le scende una lacrima che asciugo con la punta delle dita. Lei sospira piano, pianissimo.
-'Non posso. Chiedi a me di restare, solo perché hai paura di chiederlo a lei. Non posso restare. Buonanotte. Ti amo, ma questo lo sai gia.' Sussurra appena, prima di lasciare le mie dita e chiudere la porta, chiudendo la speranza di una nuova luce dentro di me.
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Rehab.Farò rifare il cielo per quando tornerai.
RomanceRehab è una storia passionale e sentimentale, alimentata dall'amore-odio del protagonista. Secondo capitolo di un'appassionante storia che vi terrà con il fiato sospeso. Un uomo che ama le donne, riuscirà ad amare e a capire cosa vuol dire? Magari c...