Capitolo 6

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Ho comprato l'azienda pubblicitaria. Il proprietario se n'era stancato e aveva deciso di venderla. Mi è sembrata una buona occasione per capire e per far capire ancora una volta quanto posso essere importante. Godo da matti.

All'uscita dell'ufficio, trovo Blondie ad aspettarmi. E' poggiata elegantemente alla sua mercedes con indosso un semplice tubino nero che non si sa come, riesce a renderla una visione celeste.
Mi manca il fiato.
-'Congratulazioni, Capo' dice sorridendo e applaudendo piano. Fa un leggero inchino, mentre mi perdo, ripercorrendo le linee del suo corpo. La stringo a me e la sua pelle sa di peccato e Blondie.
-'Balla con me.' Mi vien da dirle. Affondo il naso nei suoi capelli mentre il suo corpo, aderisce perfettamente al mio. Lei scoppia a ridere, un suono che fa bene al cuore.
-'Siamo fuori al tuo ufficio, senza musica e sobri per giunta.' Risponde a cuor leggero continuando a stringermi.
-'Chi ti dice che io sia sobrio? Sono sbronzo di te, ubriaco marcio di te. Balla con me.' E lei non sa dir di no.

Blondie è a pochi passi dal mio letto e fatico a concentrarmi. La bottiglia di vino è quasi vuota sul bancone e le tende sono chiuse.
-'Sei così bella, Blondie.' Sussurro mentre le bacio una spalla. Lei si lascia accarezzare e mentre si spoglia lì fuori il mondo finisce, mentre io non son finito, non ancora, non fin quando sono perso in lei.

-'Ma non ti stanchi mai di guardarmi dormire?' Dice ancora assonnata. Sono già vestito e fresco di doccia e la guardo dai piedi del letto con un brandy tra le mani. Scuoto la testa.
-'Perché dovrei stancarmi? Sei una bellissima donna.' Dico leccandomi le labbra. Lei schiude appena la bocca.
-'Certe volte sembra che non sia finita mai.' Sussurra dolcemente. Le sorrido, prima di baciarle la fronte e lasciare la mia vita tra le sue dita.

In serata quando rientro, Blondie non c'è. Non mi aspetta mai eppure lo fa sempre. Trovo un biglietto sul cuscino, un semplice 'tiamo' che mi squarcia dentro. M'attacco alla bottiglia.

Sono appena le nove e ho caldo. Mi ritrovo fuori casa di Bree. E' intenta a truccarsi davanti al suo grande specchio. Indossa una mini aderente di pelle e una maglietta fina. E' così poco vestita e così poco mia stasera.
-'Dove vai?' Chiedo armeggiando con un suo braccialetto.
-'Ad una festa, tesoro.' Dice sporgendosi per mettersi il rossetto. Il suo bel culo si evidenzia.
-'C'è anche lui?' Chiedo con troppa calma. Lei sembra irrigidirsi.
-'Si, ma siamo solo amici te l'ho detto.' S'affretta a dire guardandomi. Ha gli occhi grandi, limpidi, sembra ombra di cattiveria o finzione.
-'Resti con me?' Chiedo accarezzandola. Lei vacilla.
C'è un bacio ed un resta ma un clacson la fa sobbalzare.
-'Vieni con me?' Chiede speranzosa, cercando di rigirare la situazione.
-'No piccola. Divertiti.' le bacio la fronte e qualcosa dentro di lei o forse dentro di me, sembra andare in mille pezzi.

Stanotte l'aria è fredda e non c'è nessuno a scaldare il mio letto. Decido di fare un bagno e quando mi spoglio, m'accorgo che io so essere nudo solo quando bisogna togliersi i vestiti. Ah, Blondie, solo con te io mi son spogliato e solo con te mi son sentito nudo e fragile. Poi tu te ne sei andata ed io son rimasto così senza niente a cui aggrapparmi. Ah, solo tu sai farti odiare e amare così disperatamente.

Rehab.Farò rifare il cielo per quando tornerai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora