16. Essere amata

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-E allora come vanno le cose la? - chiese Jo masticando le sue patatine al formaggio.
Ci eravamo appena collegate su Skype, e Jo aveva appen finito di raccontarmi del suo appuntamento con Will, il tatuatore.
Non avevo realmente ascoltato, perché nella mia mente alloggiava sempre lo stesso pensiero ormai da una settimana.
Ci sono andata a letto.
E mi è piaciuto.
Ma come ho potuto essere così stupida?! Non faccio altro che colpevolizzarmi. Sto cercando di evitare Calum il più possibile, ma è difficile, visto che lui vive qui.
Non riesco a capacitarmi di essere stata così debole. Sono crollata subito. E per quanto ora mi senta da schifo, credo che se mi ripresentasse nuovamente l'occasione non mi tirerei indietro. Ho bisogno di parlarne con qualcuno, e l'unica persona che probabilmente non mi ucciderebbe è Johanna.
Ma so che mi giudicherà, come non potrebbe? Mi giudico io stessa, figuriamoci...
- Mi stai ascoltando? -
-Cosa? - rialzo lo sguardo verso lo schermo. -Si, certo. -
-Dubito. Che cos' hai? -
Merda. Che fare? È la mia migliore amiche, ci diciamo tutto...
-Jo, ci sono andata a letto. -
-Finalmente! Allora funziona ancora! Pensavo fosse già entrata in pensione da un pezzo. Allora, è bravo a letto? -
Corrugai la fronte confusa.
Ma... era questa la sua reazione? Pensavo mi avrebbe urlato contro.
-Ehm... Si lo è...-
-Ovvio è un vampiro. Devo chiedertelo, visto che io ci sono andata solo con uno e non ho altri paragoni. È più bravo di Calum? Eh si... insomma... è grosso? Perché dicono che tutti i vam... -
-Aspetta frena. Di chi diavolo stai parlando? -
-Ma come di chi? Quell'Albert. -
-Alfred. -
-Si, lui. Allora? -
Presi un respiro profondo, e presi in considerazione l'idea di dirgli che si, ero andata con lui.
-Jo, non stavo parlando di Alfred. -
-E di chi allora? Non mi hai detto che c'erano altri uomini li...-
Abbassai lo sguardo. -Infatti non ce ne sono. -
-O Porca puttana. Ti sei scopata Calum Fisher?! -
Dovetti togliermi le cuffie per quanto aveva urlato.
Gli occhi sembravano uscirgli dalle orbite. Era rimasta letteralmente a bocca aperta e mi fissava stupita.
-Io... Mi dispiace, non volevo. -
Alzò un sopracciglio. - Non hai fatto cadere un vaso antico di mia nonna, ma hai fatto sesso con un assassino traditore che per giunta si sta per sposare con una stronza megagalattica! -
Ecco, ora il mio umore si era abbassato ancora di più.
- Non so che mi è preso... -
-Mai fare sesso con un ex, è una regola. Winnie, qui va finire male. -
-Che intendi dire? -
-Che non dovresti stare in quella casa. Ci soffrirai ancora, ed anche Avery. Sul serio, non puoi farle questo. Solo perché avevi voglia di cazzo! Ti rendi conto! -
Che cosa? La pensava realmente così?
-Jo, non si tratta solo di quello. Provo ancora qualcosa per lui, e non solo attrazione fisica come dici tu! -
-Oh andiamo! Due settimane fa volevi farti l'altro succhia sangue, e adesso ti sei scopato Calum come se niente fosse. Se davvero provassi qualcosa di più non ti comporteresti così. -
-Ma che stai dicendo?! Non sai come mi sento io ad affrontare tutto questo. E come mi starei comportando? -
-Da troia. -
Chiusi con forza il computer e mi stesi sul letto.
Mi portai le ginocchia al petto e ci po sai la testa.
Mi bruciavano gli occhi e provai inutilmente a trattenere le lacrime.
Ero così arrabbiata. Come poteva dirmi una cosa simile?
E se avesse ragione? Non sarei ma dovuta venire qui, lo sapevo. La verità è che non vedevo l'ora di passare del tempo con lui. Sin dall'inizio l'ho fatto più per me che per Avery. Che egoista. Faccio davvero schifo. Ver doveva venire prima di tutto, ed invece ho pensato solo ai miei stupidi sentimenti. Ed ora ci rimettiamo entrambe. Ma perché diavolo è rientrato nella mia vita? Andava tutto così bene prima che lui si presentasse alla mia porta.
I miei singhiozzi erano così forte che non sentii nemmeno il cigolio della porta.
Sentii la voce acuta Ve e quella profonda dì Calum chiaccherare, ma non alzai il viso dalle mie ginocchia.
Quando mi sentirono piangere come una disperata si zittirono e sentii i loro

Passi avvicinarsi.
-Mamma! -
Avery mi saltò in braccio ed io la strinsi forte, nascondendo la mia faccia tra i suoi capelli.
-Mamma perché piangi? -
-Sto bene, tranquilla. -
Il calore che mi dava l'abbraccio
Di Avery mi rilassò immediatamente e il mio pianto isterico si calmò leggermente.
-Amore, perché non vai a vedere come sta Mucca? Magari non gli hanno ancora dato da mangiare... - Disse Calum accarezzando la chioma bionda di Avery.
- Ma la mamma... -
-Ci penso io. -
Annuì incerta e dopo avermi dato un tlbacio sulla guancia uscì d alla Camera.
Calum si sedette al mio fianco a mi strinse a se. Mi asciugò le lacrime e rimase in silenzio, aspettando che mi rilassassi completamente.
Non ci volle molto, perché la Sola sensazione delle sue braccia possenti intorno al mio corpo mi rasserenavano.
-Vuoi dirmi cosa è successo? -
Scossi la testa e lo strinsi più forte, nascondendo la testa sul suo collo.
-Centro io? -
Annuì e lui rise piano. -Ovvio. -
-Lo sai quale sarebbe un ottima distrazione? -
Mi alzai immediatamente dal letto e lo guardai freddamente.
- Esci. -
Corrugò la fronte e si alzò dal letto.
-Parlavo della spiaggia... -
-vattene Calum. -
-Che succede ora? -
-Fuori di qui! -urlai e Calum uscì subito.
Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi. Non doveva andare così. Perché ogni volta che c'era lui mi sentivo bene? Perché mi bastava guardarlo per stare meglio. Ogni volta che c'era lui dimenticavo tutto.

Vampire next door - Il risveglio delle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora