~Secondo libro della trilogia "Vampire next door"~
Sono passati cinque anni dalla partenza di Calum. Winnie, premurosa madre single, mantiene la figlia con un lavoro che non la soddisfa, arrivando faticosamente alla fine del mese.
Il dolore che le...
Madison pov Sapevo a cosa stavo andando incontro. Sapevo che dopo ciò sarei dovuta sparire. Via dalla Virginia, lontano dagli Stati Uniti. Carly, che sin dall'inizio aveva tenuto d'occhio l' umana fingendosi sua amica, mi aveva rivelato che Calum voleva annunciare quel giorno stesso l'allunamento del nostro matrimonio. Mi era stata davvero d'aiuto, la cameriera. Se non fosse stato per lei non avrei mai saputo del loro bacio al Luna park. L'avevo pagata per seguirla e controllare tutto quello che faceva con Calum. E aveva svolto il suo lavoro alla perfezione. Certo, non mi aspettavo questo da lui. A così pochi giorni dal matrimonio... Perciò, quello che stavo per fare non avrebbe cambiato nulla. Non ci saremo sposati lo stesso, ma almeno ne sarei uscita vittoriosa. L'ultimo messaggio di Carly, mi avvisava come richiesto che Calum e sua figlia sono usciti e Winnie è nella sua stanza. La porta della cucina emette un piccolo cigolio e quello che doveva essere il mio futuro suocero entrò nella stanza. -Tutto bene? - Mi chiese falsamente preoccupato. Annuì e lui si avvicinò alla credenza. Prese due bicchieri rotondi e la bottiglia di whisky sul mobile di liquori. Si sedette di fronte a me nel piccolo tavolo rotondo e versò due dita di quel liquore tanto gradito su entrambi i bicchieri. - Lo sai, sarebbe stato bello averti come nuora. Tuo padre è l'unico che mi sia rimasto accanto dopo tutti questi anni e sono sicuro che anche tu saresti rimasta accanto a mio figlio.- Presi un sorso di Whisky che scese leggero sulla mia gola. Da quando Rehir Fisher aveva rinnegato la Corte per sposare una contadina umana, mio padre Jeffrey era rimasto suo amico. Ma cos' hanno questi Fisher? La mania delle stupide umane? -Cosa vuoi fare con quello? - Portò il bicchiere alla bocca accennando al grande coltello da cucina tra le mie mani. Lo presi e ci giocai come se fosse una bacchetta magica.

-Uno spezzatino di carne. - Risi alla mia stessa battuta, mentre il mio interlocutore rimase zitto e serio. -Sei contrario? - Rehir scosse la testa, e poi fece un sorisetto triste. Non avevo mai visto espressione nel suo viso che non fosse rabbia o malizia. Conoscevo quell'uomo, non bene come mio padre, ma era spietato e senza cuore in ogni suo esperimento che faceva. -Saresti stata perfetta per lui. - Strinsi forte il manico del coltello e strizzai forte gli occhi per non piangere. Calum era tutto quello che desideravo. Era il mio più grande sogno. Era come un idolo, il mio re. E nel momento che tutto quello che avevo sempre desiderato si Stava realizzando, è arrivata lei. -Sei sicura di quello che stai per fare? -che domanda sciocca. Proprio lui mi chiede una cosa del Genere, il vampiro più crudele che abbia mai conosciuto. - Non è la prima volta. - Sospirò. Era il momento. Calum poteva tornare da un istante all'altro. -Farai gli esperimenti con sua figlia? - Dubitavo che Rehir avesse un cuore. Avrebbe ucciso i suoi stessi figli per i suoi meschini progetti. E non si sarebbe mai fatto scappare un'opportunità del genere. Aveva una mezzosangue in famiglia, quando mai sarebbe ricapitata una situazione così? - Non lo so. - L'idea che Calum dovesse affrontare tutto quel dolore mi spaventava. Prima la perdita della ragazza, e poi della figlia. Non volevo che Rehir toccase Avery. Avrebbe sofferto il doppio, e non era giusto, perché nonostante mi avesse tradito innumerevoli volte, io lo amavo. Sospirai e mi alzai, gli occhi di Rehir attenti sulla mia figura. -Dove andrai? - -Ho un volo per Tokyo stasera. Carly mi porterà all'aeroporto. Che rimanga tra noi, ovviamente. - -Certo. - Feci per andarmene, ma mi voltai un'ultima volta. - Salutami mio padre e mia madre.- Volevo essere la figlia perfetta, una volta per tutte, cercavo di esserlo. Ma con quello che stavo per fare, sarei diventata definitivamente la percora nera della famiglia Peterson. Questo viaggio mi avrebbe portato in un posto dove nessuno mi conosceva, dove nessuno sapeva quello che avevo fatto. Feci un grande respiro e uscì dalla cucina. '
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
