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Vengo svegliata dalla luce che entra dalla tapparella.
Mmmm stavo dormendo così bene...
Mi rigiro nelle coperte, chiedendomi pigramente che ore siano.
Guardo verso il comodino e noto la sveglia. 07:40.
Rimango ferma a fissare l'ora.
Sento che c'è qualcosa che dovrei ricordare, ma non so cosa.
E poi sto così bene sotto le coperte...
Riguardo l'ora, la sensazione di prima che non mi permette di riaddormentarmi sul serio.
Sono le 07:45.
MERDA LA SCUOLA!
mi fiondo giù dal letto e prendo un paio di skinny jeans blu con una canottiera bianca,una felpa verde scuro, e le mie all stars bianche a stivaletto.
Mi precipito  in bagno per indossare i vestiti e lavarmi velocemente la faccia e i denti.
Ho un aspetto orribile e delle occhiaie da far invidia a un panda ma non posso perdere del tempo per truccarmi; raccolgo i miei lunghi capelli castani in una coda alta, per cercare di dare un ordine almeno a quelli.
Esco dal bagno e prendo la borsa sul tavolo della cucina.
Tempo 3 minuti e sono fuori dall appartamento, correndo come una matta verso la scuola.
Perfetto. Primo giorno di scuola e sono già in ritardo, compimenti Talia!
Arrivo a scuola con il fiato corto e la tachicardia e non so per quale grazia divina i cancelli solo aperti.
Meglio non farsi domande per questa piccola fortuna. Entro dentro la scuola e... E ora che ci penso, non so nemmeno in che classe sono!
decido di andare in segreteria per chiedere la tabella con i miei orari, maledicendomi un poco per non averci pensato prima.
Una volta arrivata alla segreteria ad attendere dietro il vetro si trova una donna sulla quarantina, capelli neri legati in una coda disordinata, occhi marroni cerchiati da una quantità spropositata di eye-liner.
Volgare. Non ho altre parole per descriverlo.
Ah giusto, non scordiamo la camicia bianca semi trasparente con piena vista petto, così da fare vedere il reggiseno rosso in pizzo.
Che look sobrio.
Da segretaria proprio. Porno.
Insomma la classica quarantenne in crisi di mezza età.
Non mi incoraggia per nulla a chiedere, ma devo almeno fare un tentativo.
Mi avvicino al vetro.
-scusi sono nuova, mi chiamo Talia Zanda, saprebbe dirmi qual è la mia classe?-
La segretaria mi guarda un po' e si mette a rovistare in vari fogli con una lentezza esasperante, finché non ne prende uno un po' spiegazzato.
-Talia  Zanda. Aula 312.-
mi consegna finalmente un foglio con scritto gli orari della settimana.
la ringrazio e mi avvio frettolosamente verso l'aula, in ritardo di 15minuti. Busso e sento un "avanti".
Entro, ritrovandomi con una marea di occhi che mi fissano.
Iniziamo bene la giornata.
Ho capito che sono quella nuova ma non ho mica due teste, guardate da qualche altra parte!
La professoressa di non so che materia mi risveglia dai miei pensieri.
-Tu devi essere la ragazza nuova, Talia Zanda giusto?-
Annuisco, anche perché parlare è impossibile con tutti quegli occhi che mi scrutano.
Le parole sembrano bloccate in gola.
-bene. benvenuta a scuola. Siediti pure dove preferisci, e la prossima volta vedi di arrivare puntuale.-
simpatica. Ma penso che poteva andarmi molto peggio.
Mi giro in cerca di un posto in cui sedermi, scrutando l'intera classe; per adesso ho solo visto persone che mi stanno sul cazzo già a pelle, immagino quando apriranno bocca.
Ma la mia attenzione va a una ragazza nel terzultimo banco vicino alla finestra, intenta a disegnare e non a fissarmi come se fossi un animale da circo come stanno facendo tutti gli altri.
Ho deciso. Mi siedo vicino a lei.
Mi avvio verso il banco.
-posso?-
le chiedo, Indicando la sedia vuota di fianco a lei.
Finalmente alza la testa nella mia direzione e si toglie le cuffie. 
Mi sorride.
-sì certo.-
Le sorriso di rimando e mi siedo, mentre lei riprende a disegnare. Mentre disegna la osservo, ha i capelli lunghissimi castani e biondi sulle punte, gli occhi marroni e i lineamenti molto fini e ha una pelle chiarissima, quasi bianca.
Indossa dei leggins neri con una canottiera bianca e un cardigan Bordeaux con disegni geometrici, il tutto abbinato con delle all stars bianche.
Ma la mia attenzione si sposta sul suo album da disegno, precisamente sulla mano che sta dando gli ultimi ritocchi al disegno appena ultimato: è un occhio che sembra felice, con riflesso nella pupilla un paesaggio da mozzare il fiato.
Non sembra neanche un disegno ma una immagine.
Una foto.
Per poco non mi cade la mascella! Questa ragazza farebbe il culo a Giotto & compagni!
Mentre sono persa in queste considerazioni guardando quel bellissimo disegno, la ragazza si dev'essere accorta che stavo fissando il suo lavoro.
-Vedo che ti piace il mio disegno. Piacere io sono Solange, ma chiamami pure sol!-
La mia attenzione si sposta subito sul suo viso, solo ora mi accorgo di avere ancora la bocca aperta dallo stupore.
Complimenti Talia, e la seconda figura di merda della giornata!! 
-Si scusa, non volevo essere maleducata e fissarti, ma è davvero stupendo! Comunque piacere Sol io sono Talia.-
Sol mi sorride ed io mi accorgo di quando sia bella questa ragazza pur essendo senza trucco.
Che invidia, io senza trucco sembro una ricercata pakistana!
-haha grazie! tu sei la ragazza nuova se non sbaglio, da dove vieni?-
-Vengo dall'Italia-
-Wow l'Italia! come mai ti sei trasferita qui?-
Ecco, la domanda che speravo nessuno mi facesse.
Rimango un po' zitta prima di rispondere cercando di scacciare i ricordi che si stanno facendo strada nella mia mente.
-mi sono trasferita per motivi personali.... Roba noiosa-
Dissimulo in questo modo.
Non me la sento di parlarne così alla leggera. Cambio argomento.
-Ma tu dimmi Sol sei di qui o vieni da altre parti?-
La ragazza però si dev'essere accorta del mio disagio verso la domanda di prima e subito mi guarda mortificata.
-scusa scusa scusa non volevo essere invadente, dio non sono mai capace di tenere la bocca chiusa! Scusami ancora... Io abito qui a Sidney da 5 anni, prima però vivevo anche io in Italia, precisamente a Genova e tu?-
Nel sentire che abitava anche lei a Genova mi si illuminano gli occhi! -ma no figurati, è che il motivo principale per cui mi sono trasferita è per ricominciare da capo....Ma ora non ti voglio annoiare con la storia della mia vita ...aspetta!!abitavi anche tu a Genova! Anche io!-
Sol mi guarda interrogativamente, come se non sapesse bene come prendere le mie parole.
-ah, ti capisco...comunque anche
se non ci conosciamo da molto se vuoi puoi parlarne con me...-
Non ci credo...non mi conosce nemmeno e si sta offrendo di farmi da strizza cervelli.
Ma che amore di ragazza! Sta zitta per un po' persa nei pensieri poi alza di scatto la testa con gli occhi che brillano.
-ODDIO non ci credo hai detto Genova??-
Mi ritrovo a ridere di gusto.
Che tipo!
Io e sol passiamo il restante dell'ora a parlare scoprendo di avere molte cose in comune, come per esempio l'amore sfrenato verso i libri, gli anime e i manga, o il fatto che anche a lei le piaccia molto cantare.
L'ho conosciuta da appena un'ora eppure mi sembra di conoscerla da una vita, inoltre ho come l'impressione che in realtà abbiamo un passato simile...
La campanella suona ed entrambe ci alziamo e usciamo dall aula.
-io ora ho matematica, tu cos'hai?-
Prendo il foglio con gli orari della giornata e lo guardo cercando la prossima materia.
-Io ho italiano-
Sol mi guarda sorridendo un po' dispiaciuta.
-che peccato abbiamo orari diversi... Ti va se pranziamo insieme a mensa? così vediamo che ore abbiamo in comune.-
-sì certo mi farebbe tanto piacere!-
Mi saluta con il bacino e si incammina verso il corridoio, ma prima di sparire si gira e mi guarda.
-Ah, comunque sei simpatica Talia!!ci vediamo a mensa- mi urla.
Poi viene inghiottita dalla mandria di studenti.
ferma in mezzo corridoio, sorrido come un ebete salutandola con la mano.
È il primo giorno qui a Sidney e mi sono già trovata una splendida amica, non potevo chiedere di meglio!
Mi sembra di conoscerla da anni e ci parlo tranquillamente.
Sono impaziente che arrivi l'ora di pranzo per vederla!
immersa nei miei pensieri cammino per il corridoio cercando la mia classe, contenta di come la giornata sembra essere migliorata nonostante le premesse.

Ma mi sbagliavo.
Mi sbagliavo di grosso.

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