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La sveglia suona buttandomi giù dal letto contro la mia volontà.
L'unica cosa positiva è che almeno oggi arriverò puntuale a scuola.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per una doccia veloce.
Mi ci vuole proprio per svegliarmi.
Dopo venti minuti esco dalla doccia e mi metto un asciugamano intorno al corpo, poi mi asciugo i capelli con il phone. Indosso l'intimo e vado in camera per vestirmi.
Apro l'armadio.
Che mi metto?
Opto per dei skinny jeans neri strappati sul ginocchio, una camicia a quadri verde scuro e una canottiera grigia.
Mi vesto e vado in bagno per cercare di rendere accettabile la mia faccia.
Mi fisso allo specchio.
Ma che faccia ho? Per non parlare delle occhiaie.
Dio sei stato così ingiusto con me!
applico un po' di correttore per farle sparire, poi un filo di matita nera sopra l'occhio e del mascara.
Mi faccio la piastra ai capelli anche perché così sono inguardabili, troppo gonfi.
Recupero gli occhiali e li indosso.
Finita la piastra mi avvio in cucina per fare colazione con le altre cose prese ieri al discount, ovvero caffè e una brioche.
La bevanda calda riesce a risvegliarmi davvero.
Mmm quanto è buono il caffè.
Finita la colazione metto la tazzina nel lavandino e mi avvio in camera per fare il letto.
Indosso gli anfibi neri col tacco e recupero il cellulare, poi prendo le sigarette dalla borsa e me ne accendo una vicino alla finestra.
Mentre fumo mi arriva un messaggio da Sol.
"Tra 5 minuti sono lì da te"
"Ti denuncio per stalking hahaha "
"Scema 😜"
Soffio  fuori il fumo dalle labbra e butto la sigaretta ormai finita. Prendo la borsa ed esco dall'appartamento.
Che bello fare le scale di prima mattina.
Seriamente era troppo difficile mettere un'ascensore in questo palazzo?
Una volta fatti i sette piani ed essere uscita dal portone vedo Sol che mi saluta.
-Buon giorno Talia!- dice con un sorriso a trentadue denti.
Seriamente come si fa ad essere così energici di prima mattina?
COME!?
-'giorno Sol-
Ci incamminiamo parlando del più e del meno.
Arriviamo davanti alla scuola e ci mettiamo sedute su un muretto in attesa della campanella.
Ci sono troppe persone e fanno troppo casino.
Ho già mal di testa.
Non sono mai stata una persona mattiniera.
-Sol che materia hai alla prima ora?-
-Ho matematica e tu?-
-se non sbaglio dovrei avere latino le prime due ore.-
La campanella suona e ci affrettiamo ad entrare, più o meno.
Saluto la Sol e mi avvio verso la mia classe, dove mi fiondo nell'ultimo banco. Mi siedo e prendo un quaderno dalla borsa dove incomincio a disegnare cose a caso aspettando l'arrivo della prof.
Ho sonno. Troppo sonno.
Perché non mi sono portata un cuscino?
La prof arriva e dopo un breve saluto incomincia a spiegare.
Cerco di seguire la lezione e ci stavo riuscendo se non fosse che qualcuno dietro di me ha incominciato a tirarmi palline di carta.
Cristo santo ma siamo all'asilo?
Mi volto per vedere chi si è seduto e suggerirgli un modo creativo di usare quelle palline.
Luke giraffa Hemmings mi sta fissando con uno sguardo divertito.
Roteò gli occhi verso l'alto.
non è possibile!
Blocco una pallina che mi stava arrivando in faccia e la rispedisco al mittente.
-Piantala Hemmings!-
Mi rigiro e tentò di ascoltare la prof.
Luke continua a lanciarmi palline di carta e io tento di ignorarlo.
Quando si accorge che sto provando a non filarmelo, allunga i piedi e sposta la mia sedia facendo rumore.
La prof se ne accorge e mi guarda.
-Zanda c'è la fai a stare su quella sedia senza fare casino?-
Ora gliela spacco in testa la sedia.
Come se fosse colpa mia!
-Si scusi prof.-
Tiro un calcio da dietro per allontanare la sua gamba dalla sedia.
-La pianti?!- gli dico.
-perché? È così divertente!- dice Luke con il suo immancabile sorriso beffardo.
Uuufffa!
Torno ad ignorarlo.
-Ehi ma i sette nani sono tuoi fratelli?-
-Taci grattacielo umano.-
-almeno a me non serve una scala per arrivare alla lavagna.-
Ma tu guarda che stronzo.
-almeno io entro dalle porte senza che mi debba abbassare.-
-Ma quanto sei bassa??- chiede divertito.
Mi sta incominciando a dare sui nervi.
Ora lo ammazzo.
-Ma quando si sono suicidati i tuoi neuroni ?-
-E inutile che ti metti le scarpe alte. Sei nana comunque hahaha.-
Mmmm.
-sei una nana. Nana nana nana nana nana-
Continua a ripetere quella parola all'infinito.
Mi sento montare su una rabbia allucinante.
La mia pazienta ha un limite.
Come se non bastasse ci si mette anche a punzecchiarmi la schiena con una penna.
-Nana nana nana nana nana-
Basta non ne posso più!
mi giro verso Luke, afferro la penna che ha in mano e gliela tiro in faccia.
-Senti specie di giraffa ossigenata senza cervello se non la pianti ti arriva un libro in faccia.- gli sussurro in modo concitato, per poi girarmi a controllare di non esser stata vista dalla prof. Via libera.
-Hahaha non ne hai il coraggio. E poi non ci arriveresti nemmeno con una scala alla mia faccia.- mi dice in tono di sfida.
Faccio per ribattere quando
-Talia girati e segui la lezione.-
E dai che cavolo.
-mi scusi prof, gli stavo imprestando la penna.- dico per salvarmi.
Mi rigiro e spero che l'essere abbia finito di rompermi le palle.
Ma mi sbagliavo.
Quando mai ne azzecco una.
Luke ha incominciato a tirarmi i capelli.
Talia mantieni la calma.
Non fare casini che la prof ti sbatte fuori.
Conta fino a 10.
1
Mi ritira i capelli.
2....3...
Questa volta me li tira più forte.
Al diavolo tutto, lo hai voluto tu.
Prendo il libro di filosofia, mi alzo di scatto dalla sedia e lo colpisco con il libro da sopra la testa.
-Zanda me che st..- dice la prof ma ormai non la ascolto più.
-Tu razza di giraffa ossigenata ritardata che non sei altro! Piantala di tirarmi i capelli e infilati le mani su per il culo!- dico con rabbia.
Luke ride di gusto.
Sto un po' lì a fissarlo.
-Mi dispiace ma non parlo la lingua dei nani.-
-Razza di ritardato tropo cresciuto.-
-tappa.-
-spilungone.-
-folletto.-
-gigante.-
-NANA-
-GIRAFFA OSSIGENATA.-
È così incominciano a urlarci contro queste parole continuamente.fino a quanto sento urlare.
-HEMMINGS!ZANDA! Questo comportamento è inaccettabile e non intendo sopportarlo oltre! Se la lezione non vi interessa uscite dalla classe immediatamente. Una bella punizione non ve la leva nessuno statene certi. Ora FUORI!-
Bene.
Per colpa sua sono finita su una nuova lista nera di un prof.
prendo la borsa e me ne esco dalla classe.
Vado verso il bagno delle ragazze,
Purtroppo seguita da Luke.
-Si può sapere che diavolo vuoi giraffa?!- dico incazzata senza curare di voltarmi. Mi sta incominciando a dare sui nervi mi ci manca vedere la sua faccia.
-Niente è che mi piace vederti incazzata.-
Ride.
Ma che problemi ha?!
Sbuffo ed entro nel bagno.
Almeno qui potrò stare da sola in santa pace. Mi avvicino alla finestra e mi accendo una sigaretta.
Mi devo calmare.
A che gioco sta giocando?
Non lo so proprio.
Finisco la sigaretta ed esco dal bagno sperando che quell'essere snervante si sia eclissato.
-Non si fuma in bagno piccolo elfo.-
-Io fumo dove voglio-
-ma lo sai che il fumo blocca la crescita?-
-Oh ma vuoi un'altro libro in faccia?!-
Non aspetto risposta e mi allontano velocemente da lui.
Mi avvicino al mio armadietto e mi ci siedo appoggiando là schiena e stendendo le gambe. mettendomi le cuffiette ascoltando un po' di musica. Chiudo gli occhi e sto lì da sola in pace.
che bello.
La musica scorre e io sono in uno stato di relax totale.
La musica riesce sempre a calmarmi.
Dopo varie canzoni mi sveglio dal mio sonno leggero e sento qualcuno che mi sta toccando i capelli. Oh meglio giocando con una ciocca attorcigliandosela alle dita.
Sussulto per lo spavento.
Apro gli occhi per vedere chi è.
Luke.
Che mi sta guardando come se fossi un cucciolo di cane abbandonato.
Mi levo una cuffia.
-Ma che-
Non mi lascia nemmeno il tempo di finire la frase che si alza e se ne va.
Questo non è essere bipolari: è diventato pazzo.
Ne sono certa.
È meglio se chiamo un medico.
All'istante.
Perché stava giocando con i miei capelli se prima mi ha rotto le scatole a ripetizione??
La campanella suona risvegliandomi dai miei pensieri.
Mah.
Non ci capisco più niente.
È intervallo e il corridoio da vuoto che era si riempie in un attimo.
In lontananza vedo Sol e volo verso di lei; senza nemmeno lasciarle il tempo di salutami le racconto velocemente quello che mi è appena successo.
Termino il racconto e aspetto una sua reazione.
-Sinceramente non so perché si sia comportato così.-
E io che speravo di avere una risposta. Ma immagino che il comportamento di quella specie di scimmia sia talmente tanto scostante che non ci sia una risposta.
Sarebbe da aprirgliela la testa.
Sempre se contiene ancora qualcosa.
Cammino per il corridoio parlando con lei quando noto che dalla direzione opposta si sta avvicinando O'brien.
-Sol salutalo tu!- indico il diretto interessato.
-dici che dovrei? E se non mi vede? O se peggio non ricambia il saluto? E se..-
-Sol non farti paranoie e salutalo.-
Sol saluta O'brien timidamente che ricambia il saluto sorridendogli.
Ma che carini.
-Sol che materia hai adesso?-
-Ho inglese e tu?-
-Anche io!-
La campanella suona e insieme ci avviamo nella classe.
Mi siedo vicino a Sol e per mia fortuna dalla porta entrano giraffa e tutti gli altri. 
Grazie Zeus!
Si siedono nella fila vicino a noi.
La prof entra e incomincia a leggerci un brano che parla di navi e pirati.
Prendo appunti con la Sol.
Mi aspettavo che il biondino ossigenato mi rompesse come prima. Invece ogni volta che mi giro lo colgo a fissarmi intensamente.
Distolgo lo sguardo.
Non so perché non lo riesco a sostenere stavolta.
In compenso ci sono i suoi amici, ovvero quello con i capelli colorati di viola è quello cinese che continuano a fare battute stupide venendo continuamente ripresi dalla prof.
Oggi per fortuna ho la maggior parte delle ore con la Sol, quindi il resto della giornata di scuola passa in fretta.
senza che me ne accorga è già il momento di uscire.

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