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Non so da quanto tempo sono in spalletta su Luke che cammina lentamente per il bosco, ma so che vorrei restar così, appiccicata a lui come un koala per sempre.
Più camminiamo più gli alberi si fanno fitti, alberi diversi e di mille colori.
ci stiamo addentrando di più nel cuore di questo bosco.
-Luke si può sapere dove stiamo andando?-
-Abbi pazienza siamo quasi arrivati Talia.- dice lui ridendo.
-pazienza? Sarà da mezz'ora che camminiamo.-
-no non è mezz'ora, e da un'ora che camminiamo.-
-Cos'è mi hai portato in questo posto per uccidermi così da sbarazzarti facilmente del mio corpo?- dico ironicamente.
-ODDIO mi hai scoperto! Come farò adesso?- dice lui in finto tono dispiaciuto.
Scoppiamo a ridere entrambi, quando Luke si ferma di colpo e si accovaccia per terra.
-mylady deve scendere dalla carrozza.-
-oh e tutta questa eleganza da dove spunta fuori?- dico scendendo dalla sua schiena.
-Bhe io al contrario di lei signora, le uso le buono maniere.-
-vorresti dire che non sono capace di parlare elegantemente?-
-e che, vede, non per offenderla mylady, ma alle volte il suo linguaggio è così scurrile.-
Sbuffo e guardò da un'altra parte.
-Scommettiamo che non resisti nemmeno un'ora senza dire parolacce?- dice Luke guardandomi divertito.
-Pss va bene ci sto.-
Dico fissandolo negli occhi.
Okey c'è la posso fare a parlare civilmente senza dire parolacce.
Ma chi prendo in giro non c'è la farò mai.
Luke fa il giro e si posiziona dietro di me, portando le sue mani sopra i miei occhi.
-ma che cavolo fai?- domando.
-Bhe siamo quasi arrivati alla sua sorpresa mylady, si lasci guidare.- mi sussurra dolcemente Luke all'orecchio mentre mi fa una leggera spinta per farmi andare avanti.
Mi chiedo che cazzo ha in mente.
Sto continuando a camminare alla cieca, sentendo Luke dietro le mie spalle.
Mentre sto camminando inciampo e cado per terra di ginocchia, con Luke dietro di me.
-E che cazzo menomale che mi dovevi guidare eh!- dico mentre sono per terra, guardando Luke.
-Hahaha scusa scusa Talia! E che sei così maldestra Hahah-
Ma tu guarda sto bastardo, se la ride pure.
Lo so benissimo di non essere una ragazza aggraziata.
Mi alzo sbuffando e mi rimetto in piedi.
si rimette in piedi anche Luke e mi afferra per mano, portandomi davanti a un'albero gigante.
È bellissimo.
Dev'essere una quercia.
-ecco qui!- dice Luke tutto contendo indicando l'albero.
-mi hai portato qui per farmi vedere un albero?- chiedo in tono scettico confermando l'ovvio.
-hahaha mia cara Talia, guarda meglio.- dice indicando le foglie dell'albero.
Alzo lo sguardo e solo ora vedo che in questa bellissima quercia, incastonata tra i rami si trova una casetta sull'albero in legno.
-e come ci saliamo lassù?- chiedo indicando la casetta in legno.
-Vieni- dice Luke prendendomi per mano e portandomi a una scaletta che serve per arrivare alla casetta.
Con molta calma e coraggio salgo sulla scaletta, e piolo dopo piolo sono arrivata dentro la casetta sull'albero è quello che vedo mi lascia di stucco.
Tutte le pareti di questa piccola casetta sono ricoperte da rampicanti con dei bellissimi fiori ognuno di diverse sfumature.
Il pavimento della casetta non si vede neanche perché è ricoperto da troppi petali anch'essi tutti colorati.
Qua e là è sparso qualche cuscino, è attaccate alle pareti ci sono delle luci al neon che danno un'atmosfera ancora più surreale.
Non so cosa dire.
È tutto bellissimo.
Questa casetta è bellissima.
È questo odore di fiori intorno a me mi fa sentire come se fossi da sola in una foresta.
Mi avvicino alla parete per guardare meglio i fiori, ma uno in particolare ha la mia attenzione.
Sembra un fiore di ibisco, ma non è un fiore di ibisco, perché dal blu va a sfumarsi all'azzurro e poi al bianco.
I colori sono talmente accessi che sembrano vivi.
-Ti piace?-dice Luke dall'entrata della casetta.
Mi giro e lo guardo per un po' senza dire niente.
-e...e...è  bellissimo Luke!- dico indicando tutti quello intorno a me.
-e non è finita qui.- dice lui facendomi l'occhiolino mentre si sdraia per terra.
-Vieni sdraiati anche tu.-
Mi avvinco e mi sdraio vicino a lui.
Chi l'avrebbe mai detto che i petali sono comodi.
Guardo Luke e mi perdo ad osservare la sua bellezza, ma lui è intento ad osservare il soffitto.
-Ti piace quello che vedi?- dice Luke con fare malizioso.
Io distolgo subito lo sguardo imbarazzata e guardo il soffitto, trattenendo il respiro.
-penso che però questo ti piace ancora di più.- dice lui ridendo e ha ragione in parte.
In parte perché potrei stare ore ed ore a guardare Luke e non mi stancherei mai, ma quello che vedo su quel soffitto è stupendo.
Dal soffitto ci sono delle foto appese che ritraggono la maggior parte me e Luke.
Sono scatti di momento rubati.
Ci sono foto della giornata in spiaggia, più quelle del luna park e quelle della festa a casa di Calum, ma ci sono anche delle foto di noi a scuola o in palestra.
Oltre le foto ci sono dei bigliettini con scritte delle farsi, ma non delle nostre frasi, le nostre frasi.
Pezzi di nostre conversazioni.
"-L: MA CI GUARDI DOVE CAZZO VAI RITARDATA O SEI CIECA!?-
-T: Ti ho chiesto scusa, non l'ho fatto apposta e che cazzo!"
Haha me lo ricordo, il primo giorno che ci siamo incontrati nel corridoio della scuola.
"-Cos'è Giraffa non sai perdere?-"
"-LE TUE MINACCE PUOI FICCARTELE SU PER IL CULO. Se pensi di avere a che fare con una qualsiasi delle oche che ti vengono dietro ti sbagli di grosso. Non osare mai più!!-"
E quella è quando mi aveva minacciato nei corridoi della scuola.
"-Ehi ma i sette nani sono tuoi fratelli?-
-Taci grattacielo umano.-"
"-grazie per farmi dormire con te.-
-p..prego-"
"-Tu la devi piantare di comportarti come se te ne importasse qualcosa di me.- dico con la voce rotta dal pianto.
-guarda che mi importa di te. E te lo dimostrerò."
Quella invece era sulla ruota panoramica.
Mi giro a guardare Luke e sento di avere le lacrime agli occhi.
-Luke..io davvero non so cosa dire.- dico piangendo per la felicità.
Lui si avvicina di più a me e mi abbraccia, stritolandomi come se fossi un orsacchiotto.
-Hai visto? Sei qui a Sidney da nemmeno un mese e guarda quante ne abbiamo passate, guarda quante cose sono successe tra noi.-mi sussurra Luke all'orecchio.
-Talia so di essere stato una merda nei tuoi confronti a partire da quella volta in corridoio, e mi dispiace.
Ma voglio che tu sappia che mi importa davvero di te.
Ogni minuto di ogni giorno mi chiedo cosa stai facendo, e quando non ti ho sotto gli occhi impazzisco.
Non posso dire di conoscerti a fondo, ma lo vorrei tanto Talia. Per adesso conosco solo delle piccole tue sfumature, come ad esempio che soffri di vertigini, che non reggi per niente l'alcol e che ami tanto leggere perché ti porta in un mondo migliore, più bello.
So che questo tuo comportamento da stronza fredda acida senza emozioni e solo una maschera per proteggerti, perché in realtà sei una persona dolcissima che si sente tremendamente sola, sei la stessa persona che dice di star bene da sola con se stessa ma appena qualcuno le da un po di affetto lei ci si attacca subito.-
Sto continuando a piangere tra le sue braccia perché sta dicendo cose fottutamente vere.
-insomma Talia tu mi piaci, mi piaci tantissimo.- dice Luke staccandosi da me per guardarli negli occhi.
Il mio cuore si ferma a quelle parole.
-Luke...sei fidanzato...- dico in modo triste.
Lui tira fuori il suo cellulare e mi apre la chat con Britney, dove leggo che in effetti tra loro è finita, lei non lo accetta ma lui glielo sta continuando a dire.
Riporto il mio sguardo su Luke.
-allora l'hai lasciata davvero?-
-Te l'ho detto che ti avrei dimostrato di tenerci a te.-
Dice per poi buttarsi sulle mia labbra baciandomi lentamente in modo dolce.
Sento di nuovo le farfalle nel mio stomaco.
Sento che potrei piangere per la felicità!
E sopratutto ho capito solo ora quanto mi erano mancate le sue labbra.
Io e Luke passiamo l'intera giornata a ridere e a scherzare come due scemi, ma passiamo anche una buona parte della giornata a farci le coccole e a baciarci.
Non lo ammetterò mai, anche se lui lo saprà già siccome mi conosce più di quanto pensa,ma cazzo era dal giorno della spiaggia che aspettavo con ansia il giorno in cui lo si dichiarasse a me.

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