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E da almeno dieci minuti che cammino avanti e indietro per la cucina, ma è più forte di me, non riesco a stare ferma.
Dire che sono agitata è un'eufemismo.
Mi sono alzata un'ora prima per prepararmi, siccome oggi dopo scuola esco con Dylan!
Non ci credo ancora!
Ho optato, o meglio, sotto obbligo di Talia, a indossare un vestito a maniche corte blu,con la gonna a ruota che mi arriva sopra il ginocchio con delle ballerine nere abbinate con la giacca di pelle.
Ho messo un filo di matita e mascara e i miei capelli sono raccolti in una treccia.
I miei pensieri vengono interrotti dal capendolo che suona.
Salto sul posto. E lui.
Prendo la borsa e mi fiondo giù per le scale, trovando Dylan appoggiato al muro del portone che guarda sulla strada.
Mi ci vuole qualche secondo per riprendere a respirare.
È semplicemente bellissimo.
Ha dei jeans e una maglia con la scollatura a v verde scuro.
Esco dal portone.
-Ciao Dylan.-
Lui si gira di scatto, non si era accorto che ero arrivata e rimane un po a guardarmi.
oddio lo sapevo il vestito è troppo.
Vorrei sprofondare dall'imbarazzo.
-c..ciao Sol!- mi dà un bacino sulla guancia.
Solo ora noto che ha un cestino da picnic.
Lo guardo confusa.
-è quello?- chiedo indicando il cestino.
-haha è una parte della sorpresa.
Seguimi e scoprirai l'altra parte.-
Lo vedo mettere la mano nella tasca e tirare fuori le chiavi della macchina.
Non riesco a capire se sono più imbarazzata o curiosa.
Non capisco per andare a scuola non serve la macchina, è vicina e di solito ci andiamo a piedi.
-andiamo a scuola con la macchina?- chiedo confusa.
-hahaha no no no, non andiamo a scuola, la sorpresa non è lì.- mi dice regalandomi un sorriso bellissimo.
-oh...o..ok va bene.- dico.
-Non è un problema saltare scuola no?- mi chiede.
-no no no, non è un problema.-
Insieme ci incamminiamo alla sua macchina.
Ora che ci penso e la prima volta che vado in macchina con lui.
Chissà che macchina ha.
Arriviamo alla sua macchina, è una jeep azzurrina.
Faccio per salire quando Dylan mi afferra con la sua mano per un polso, provocandomi in quel punto una scossa.
Mi giro e lo guardo.
-v..vuoi che salgo dietro?- gli chiedo confusa dal suo gesto.
-no no devo solo fare una cosa.-mi dice e io sono più confusa che mai.
Lo vedo prendere dalla tasca un pezzo di stoffa nero.
Si avvicina a me e mi lega il pezzo di stoffa intorno alla testa, in modo da coprirmi gli occhi.
Posso sentire da qui il suo respiro.
-m..ma così non vedo niente.- dico imbarazzata.
-è una parte della sorpresa. Tu non levarti la benda eh. Vieni che ti aiuto a salire in macchina.
È così fa, mi aiuta a salire in macchina, è io so già che la mia faccia e dello stesso colorito di un peperone.
Mi fa salire e sale anche lui è incomincia a partire.
Chissà dove mi vuole portare.
-D..dove stiamo andando?-chiedo.
-se te lo dicessi la benda sarebbe inutile haha-
-Hahah daii dammi un indizio piccolo piccolo.-
-no non se ne parla, ti rovinerei la sorpresa.abbi pazienza.-
Mette la musica, facendo partire "fix you" dei coldplay.
Non so dire per quando tempo abbia guidato, ma anche se non vedo niente sento comunque il suo sguardo addosso.
Che imbarazzo.
E la prima volta che salto la scuola, ma per lui lo farei cento volte.
All'improvviso la macchina si ferma.
Faccio per togliermi la benda ma lui mi afferra la mano.
-no non ancora.- dice scendendo dalla macchina e venendo dalla mia parte aprendomi la portiera.
Mi prende per mano e mi aiuta a scendere.
-ora da che parte si va?-chiedo curiosa.
-vieni di qua.- mi afferra per mano e mi fa strada.
Camminiamo per un po.
Non riesco a vedere bene, so solo che il terreno non è piatto, e c'è un forte odore di bosco. E più camminiamo più il rumore di un ruscello aumenta.
Dylan si ferma di colpo e io gli vado a finire addosso.
Ridiamo entrambi fino a quando lo sento avvicinarsi al mio orecchio con la sua bocca.
-ora aspetta qui per favore. E non ti togliere la benda.- dice e mi fa un bacino sulla guancia per poi allontanarsi.
oddio vorrei morire per l'imbarazzo.
Provo a togliermi la benda.
-Ehi ehi ti vedo eh! Non toglierla haha!- urla Dylan.
Rido di rimando e aspetto.
Lo sento avvicinarsi e prendermi per mano. È una sensazione bellissima.
Camminiamo per poco, fino a quando lui mi stoppa, si mette dietro di me e mi dice sussurrandomi all'orecchio.
-sei pronta?-
Potrei impazzire o saltargli addosso da un momento all'altro.
-s..si.- dico imbarazzata.
Lui mi toglie la benda è quello che vedo mi toglie il fiato.
Siamo in un bosco, con gli alberi verdi tutti intorno a noi e davanti c'è un bellissimo lago.
E leggermente più in su del lago c'è una coperta rossa per terra con troppo cibo sopra.
E davvero bellissimo.
Nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere per me.
Mi giro e guardo Dylan.
-allora ti..ti piace?-mi chiede imbarazzato.
-mi chiedi se mi piace?- gli dico sbigottita.
-o dio lo sapevo non ti piace! Giuro dammi cinque minuti e ti porto in un posto più bello e- inizia a parlare a raffica ma lo fermo di colpo.
-Ehi ehi! Dylan stai tranquillo! Questo posto è stupendo! Dire che mi piace e dir poco!- dico sorridendogli.
Lui si calma di colpo e mi sorride.
-dai vieni andiamo a farci un bagno?- mi chiede Dylan.
-s..si!-
Facciamo per muoverci ma notiamo che ci stiamo ancora tenendo per mano.
Ci guardiamo imbarazzato e togliamo le nostre mani intrecciate, dirigendoci verso il lago.
Io mi tolgo le scarpe.
Cavolo non posso fare il bagno in intimo è troppo imbarazzante!
guardo Dylan che è intento a togliersi la maglia.
Porca troia.
E detto questo si capisce tutto.
La sua bellezza è accecante.
È solo in boxer quando mi guarda per un po confuso per poi sbattersi una mano sulla fronte e ridere.
Lo vedo chinarsi per terra, prendere la maglia e venire verso di me.
Più si avvicina più perdo la capacità di pensare.
-scusa non ho pensato a dirti di portare un costume.- dice imbarazzato e rosso in viso.
-e..e..emmhhj...'mmmmmmm...aaa-
Bene non so nemmeno parlare.
Ma non è colpa mia, già quando mi è vicino vado in panico, se poi addosso a solo le mutande non capisco più niente.
Mi guarda e scoppia a ridere.
Mi da la sua maglia.
-tieni mettiti pure quella sopra. Tranquilla non ti guardo mentre ti cambi.- mi dice per poi scomparire nel lago.
Mi tolgo il vestito lanciandolo sopra la coperta e mi metto la sua maglia sopra l'intimo.
Fortunatamente mi arriva sopra alle ginocchia.
Mi avvicino pian piano alla riva del lago ma di Dylan non c'è traccia.
Immergo pian piano i piedi e mi addentro sempre di più nell'acqua, fino a che l'acqua non mi arriva alla vita.
-d..Dylan?-lo chiamo ma non arriva risposta.
E se si è sentito male in acqua?
E se gli è venuto un crampo?
E se una biscia lo ha morso?
Sto incominciando ad andare in panico quando due braccia mi afferrano le gambe e mi trascinano giù.
Mi muovo a più non posso per liberarmi dalla presa e uscire da sott'acqua. Riemergo e mi ritrovo Dylan davanti a me a ridere.
Quanto è bella la sua risata.
Esco da questi pensieri ritornando alla realtà.
Incomincio a schizzarlo con l'acqua.
-Scemo mi hai fatto preoccupare non farlo più!- gli urlo continuando a schizzarlo.
-hahaha ok ok ti prego scusa non lo farò mai più ma basta ti prego pietà hahaha.- dice lui.
Mi stoppo è ci fissiamo per un po, fino a quando lui non riprende a schizzarmi.  E passiamo praticamente tutta la mattinata a schizzarsi e a rincorrerci per il lago.
Il sole ormai è alto nel cielo, e l'acqua non è più così tanto fredda.
-che dici andiamo a mangiare?-
Mi chiede Dylan.
Non faccio i tempo a rispondere che il mio stomaco risponde al posto mio, cominciando a brontolare emanando un suono che sembra lo scarico del lavandino.
-haha si ok direi che hai fame.-
Mi pende per mano e ci andiamo a sedere sulla coperta,l'uno di fronte all'altra.
Incominciamo a mangiare e a parlare.
Questo cibo è buonissimo.
Ci sono panini al prosciutto e formaggio, pizzette, insalata, pomodori, e ci sono persino due fette di torta al cioccolato.
Sia io che lui finiamo il cibo in men che non si dica.
Arriviamo al dolce.
Mi porge una fetta di torta.
-Ti piace la torta al cioccolato?-mi chiede.
-La adoro! E la mia torta preferita! A te piace?-
-sono contento che ti piaccia! A me non fa impazzire.-
Incominciamo a mangiare la torta e in men che non si dica la finiamo.
Mi pulisco la bocca con il tovagliolo e lo fa anche lui, buttando via.
Insieme buttiamo tutta l'altra carta e scatole di cibo in un sacchetto.
Ormai il sole ci ha asciugati entrambi.
E devo dire che Dylan è molto carino con i capelli spettinati!
Poi il sole che punge sulla mia pelle è una sensazione bellissima.
Mi giro e guardò Dylan, che era intento come me a fissare il lago.
Lo guardo e scoppio a ridere, notando che è sporco di cioccolato e sembra un bambino.
Lui si è accorto che sto ridendo si lui.
-che c'è perché ridi?- mi chiede fidandomi.
-haha e..e che sei sporco di cioccolata intorno alla bocca.-
Lui diventa subito rosso e cerca di pulirai ma ottiene l'effetto contrario, si sparge il cioccolato ancora di più.
-sono ancora sporco?- mi chiede infocandosi la faccia.
Mi avvicino a lui e porto la mia mano sulla sua faccia, e incomincio a pulire lentamente il cioccolato sulla sua faccia con il pollice.
Mentre pulisco la sua faccia sento i suoi occhi bruciarmi addosso.
E io sento la mia faccia andare a fuoco ma non cerco di non pensarci troppo.
Siamo troppo vicino ed è troppo imbarazzante.
-ecco fatto, ora non sei più sporco.- dico.
Tolgo la mia mano dalla sua faccia, ma lui me la blocca afferrandola con la sua mano.
Ci fissiamo per un tempo infinito.
-A..aspetta.-mi dice rosso in viso.
-a..aspettare c..cosa?- sto incominciando ad essere più agiata.
-s..sei sporca anche tu di cioccolata.- dice indicandomi il labbro.
Mi maledico mentalmente e mi incomincio a passare la mano sulla faccia per cercare di pulirmi.
-s...sono ancora s..sporca?- gli chiedo.
Lui si avvicina lentamente al mio viso, portando una sua mano sulla mia guancia.
Ci fissiamo per un po e lui avvicina sempre di più il suo viso al mio.
Sento che il mio cuore sta battendo così forte che potrebbe uscire dalla gabbia toracica.
Tempo di un battito di ciglia e Dylan ha completamente annullato quella poca distanza che c'era tra noi.
Mi sta baciando con una dolcezza infinita e io non potrei essere più felice di così.
Vorrei che il tempo si fermasse ora, vorrei che questo momento duri per sempre.
Ci baciamo per un tempo infinito quando lui si stacca, mi guarda e mi regala un sorriso stupendo.
Porta una mano sopra la mia guancia e mi pulisce con il pollice sopra dallo zigomo.
Mi mostra il pollice e mi fa vedere che è sporco di cioccolata.
-m..m..m..me lo potevi dire che ero sporca più in su.- dico tutto di fretta.
-Bhe se te lo avessi detto non avrei potuto fare quello che ho fatto.- dice imbarazzato guadando il lago.
Mi scappa una leggera risata.
-fare cosa?- gli dico avvicinandomi di più a lui.
-questo.- dice lui portando di nuovo le sue labbra sulle mie.
Dopo un po' mi chiede accesso con la lingua e io glielo concedo.
Dire che sento le farfalle nello stomaco e dir poco.
Si staca da me appoggia la sua fronte sulla mia.
Ci guardiamo e sorridiamo entrambi.
-devo dire che da oggi la torta al cioccolato diventerà il mio dolce preferito.- dice lui ridendo.
Questa è decisamente la giornata migliore della mia vita!

UNICORNIII🦄
Non centra un cazzo con il capitolo, ma sono così morbidosi e teneri!
Comunque ecco a voi l'aggiornamento è spero che vi piaccia.
Alla prossima popolo😘

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