34

6 1 0
                                    

Sono in piedi sul tetto della scuola, con Luke dietro di me.
Davanti a me c'è una coperta stesa per terra con sopra qualsiasi schifezza esistente sulla terra, che parte dal dolce e finisce al salato.
C'è persino una torta ricoperta di smarties.
Intorno alla coperta ci sono alcune candele  e petali di rosa per terra.
Non so davvero cosa dire.
Mi giro verso Luke, che mi sta guardando in attesa che dica qualcosa, peccato che dalla mia bocca non esce niente.
Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me.
Luke li prende per mano e mi porta alla coperta.
Ci sediamo l'una di fronte all'altra.
-per..per che cos'è questo?- chiedo a Luke indicando tutto.
Luke incomincia a tagliare la torta e mettere una fetta in un piatto.
-Bhe vedi Talia, io non so praticamente niente di te, apparte che ti chiami Talia e vieni dall'Italia.-
Dice porgendomi il piatto con la torta.
Incominciamo a mangiare.
-e come mai vuoi sapere delle altre cose?- gli dico.
-perché voglio sapere tutto di te, Talia.-dice incastonando i suoi occhi azzurri nei miei castani.
Per poco non mi strozzo con la torta.
Sento la faccia in fiamme.
Nessuno aveva mai organizzato un picnic per me.
Nessuno mi ha mai organizzato qualcosa.
-b..Bhe che vuoi sapere?- chiedo imbarazzata.
-Bhe, incominciamo dalle cose semplici: dolce o salato?-
-saltato. Tu?- chiedo a Luke.
-dolce.-
-Mmm ora tocca a me.- dico
-mare o montagna?-
-mare!- diciamo all'unisolo per poi scoppiare a ridere.
-cane o gatto?-
-ovviamente gatto. Tu?.- rispondo.
-gatto.- dice sorridendomi.
-vedi abbiamo già alcune cose in comune.-
-odore preferito.- domanda Luke.
-Haha ma che domanda è!?-
-tu rispondi.-
-mmmm... Fammi pensare...l'odore dei pini...tu?-
-Pini? Io l'odore del mare.- dice Luke.
-si, mi rilassa, mi fa calmare i nervi.- dico guardando il cielo.
Finiamo di mangiare, scambiandoci qualche occhiata.
-mi dici qualcosa in Italiano?- mi chiede così dal nulla.
-cosa vuoi che ti dica?-
-Bho una frase qualsiasi.-
Bhe lui l'italiano non lo sa, quindi perché non approfittarne?
-" Ciao Luke,dimmi che problemi mentali hai perché non ti capisco quando fai così. Mi mandi in confusione il cervello e ti prenderei a schiaffi a due a due finché non diventano dispari."- dico nella mia madre lingua con calma.
Luke mi sta guardando come se avessi parlato in arabo.
Perfetto non ha capito una sola parola.
-che hai detto?- chiede ridendo.
-"ho detto che sei stupido,uno stupido deficiente, e io mi odio perché quando sei con me non riesco a pensare lucidamente, e mi fai fare sempre le cose sbagliate, anche se li sul momento mi sembrano sempre giuste!
Ti odio perché con te esce fuori la vera Talia, con te posso essere me stessa, non devo fingere di essere forte, non devo indossare una maschera! Mi chiedo come sei riuscito a rompere la mia barriera, dopo tutti gli sforzi che ho fatto per costruirla!-
Mi guarda con un'espressione buffissima, ma io continuo.
E ti odio per questo, perché nonostante il deficiente qualificato che sei, pian piano stai riuscendo a raggiungere il mio cuore.
E io ho paura Luke, non immagini quanta cazzo di paura io abbia... Ma nonostante la mia paura è le mie mille paranoie,non posso fare a meno, non riesco ad allontanarti, perché il desiderio di averti vicino e più forte delle mie paure.
Mi stai incasinando la testa Lucas, e sopratutto stai entrando nel mio cuore, e non è una cosa da poco, spero solo che tu non me lo voglia spezzare.-
Sono costretta a fermarmi per  buttate giu il malloppo in gola che mi si e formato.
Lo so che sono una vigliacca a dirgli queste cose in una lingua che non capirà mai, ma è l'unico modo che ho per adesso di dirgliele.
-Talia cos'hai detto?-mi chiede serio, agganciando il suo sguardo al mio.
Si dev'essere accorto del mio cambio di umore.
Faccio un sorriso tirato.
-"e mi sono dimenticata una cosa: la devi piantare di ridere con quelle tue fottutissime fossette che amo tanto! E finiscila di giocare con il pearcing prendendotela fra le labbra perché cristo ogni volta che lo fai uccidi le mie ovaie e mi fai venire voglia di strappartelo a mors!"- 
Lui mi tappa la bocca con la sua mano per farmi stare zitta.
Ci guardiamo finché non scoppiamo a ridere.
- dai che hai detto Talia?- domanda Luke curioso.
-naaah niente,ti ho solo chiesto come stai è poi ho incominciato a descrivere i piatti che abbiamo appena mangiato .- dico alzando le spalle.
Lui mi guarda alzando un sopracciglio.
-Non ci credo-
-ma è così-
-bugiarda-
-tanto non saprai mai cosa ho detto-
-so che si trattava di una cosa seria-
-ma se lo dici tu- dico alzando le spalle.
Non verrà mai a sapere quello che ho detto, sarebbe troppo imbarazzante.
-ora tocca a te parlere in italiano.
Sai qualche parola?- chiedo a Luke curiosa.
-si ne so qualcuna.-
-avanti allora. Dille- lo invito a parlare.
-LEMOHUNCIELLO.-dice Luke con tutt'altro accento.
Sembra una papera con un croissant in gola che cerca di cantare l'opera.
Mi trattengo dal non ridere, mordendomi il labbro, ma non c'è la faccio e scoppio a ridere davanti a lui, rido fino ad avere le lacrime agli occhi.
-cos'è ti fa ridere quando dico "LEMOHUNCIELLO?"- dice Luke avvicinandosi di più a me.
A quella parola incomincio a ridere ancora più forte.
-ah sì? Ore te lo do io un motivo per ridere.- dice Luke con sfida per poi saltarmi addosso sopra le mie gambe, incominciando a farmi il solletico nei fianchi.
-Nonono Hahahaha...ti..ti prego basta...- dico ridendo a crepapelle.
-haha prima chiedi scusa!-
-haha no mai! Sei troppo buffo quando dici "Limoncello"-
-e io che ho detto? "LEMOHUNCIELLO"!- dice lui continuando a farmi il solletico.
-Hahahahah basta ti prego..basta... Mi piace troppo quando dici limoncello!-dico senza pensare.
Mannaggia alla mia bocca.
Giuro appena arrivo a casa mi cucio le labbra.
Luke scende da sopra di me e si sdraia affianco a me, abbracciandomi forte  come quando abbiamo dormito insieme, provocandomi delle scosse allucinanti per tutto il corpo, e liberando le farfalle nel mio stomaco.
Avvicina la bocca al mio orecchio e sussurra in modo tremendamente sexy.
-"LEMOHUNCIELLO "-
Sento la faccia bordeaux,così per evitare che mi veda, nascondo la mia faccia tra il suo collo e la sua spalla.
-"bastardo"- dico imbarazzata.
-che hai detto?- mi chiede lui sorridendo.
-niente.- dico bofonchiando tra me e me.
Luke incomincia ad accarezzarmi i capelli, e io sento che potrei morire di infarto e imbarazzo ora.
Anche se non mi muoverei da qui per niente al mondo.
Incomincio ad annusare il suo odore, ha un buon profumo.
Sa di vaniglia.
-haha mi stai annusando?- dice ridendo.
-hai un buon profumo...- dico sottovoce.
Mannaggia a lui.
Il mio cervello è diventato una poltiglia.
Levo la faccia tra la sua spalla e il suo collo e lo guardo.
È tutto così perfetto ma anche così sbagliato.
Le sue braccia mia stringono ancora di più, come se da un momento all'altro potessi andare via.
-ti prego restiamo così.- dice lui in modo tenero.
-sei in vena di abbracci Hemmings?-
-solo dei tuoi.-
Il mio cuore fa una capriola.
Porca puttana, con tutta questa dolcezza mi scioglierò.
Rimaniamo in silenzio, l'uno ascoltando il respiro dell'altro, fino quando tutti e due non ci addormentiamo abbracciati l'uno all'altra.

Start OverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora