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SOL
La campanella finalmente suona segnando la fine di questa giornata di scuola.
Le ore sono passate in un 'attimo; sono nei corridoi e sento il mio stomaco chiuso in una morsa.
Sono troppo agitata non va bene!
Mi avvio un secondo in bagno per vedere come sono conciata.
Prendo la spazzola dalla borsa e mi pettino i capelli, così che non assomiglino più a un nido di corvi.
Esco dal bagno e cammino per il corridoio della scuola cercando di non farmi venire un infarto.
Oggi è il grande giorno.
Il giorno che pensavo impossibile anche solo da immaginare.
Devo uscire con Dylan oggi.
Ancora non ci credo.
chissà perché mi avrà chiesto di uscire?
È impossibile che provi qualcosa per me.
Esco dalla scuola e vedo subito Dylan appoggiato al muretto ad aspettarmi.
Potrei stare a guardarlo per ore.
È talmente bello!
Quando lui mi vede mi sorride e si avvicina a me.
Ok Sol stai calma, ce la puoi fare, fai un bel respiro.
-Ehi ciao!- mi dice.
-C..ciao!- dico di rimando.
Mi sento un'impedita.
Perché non riesco a parlare come una persona normale?!
-Allora com'è andata a scuola?- mi chiede.
-Tutto come al s..solito, a te invece com'è andata?-
-Tutto normale.-
Lo fisso per un po.
Ora che ci penso non so dove dobbiamo andare.
-D..dove andiamo?- gli chiedo.
-Sorpresa. Tu seguimi e scoprirai dove stiamo andando.- dice lui.
Oddio dove mi vuole portare?
Sento la faccia andare in fiamme e lo stomaco sempre di più in subbuglio.
-o...ok va bene.- dico con una voce piccolissima.
Continuando a parlare del più o del meno, camminiamo fino ad arrivare in un parco che non avevo mai visto prima.
È bellissimo.
E non c'è nessuno a parte noi.
Il prato e all'inglese e sparsi qua e là ci sono delle margherite e in un angolo ci sono delle altalene.
-E...è bellissimo questo posto!- dico.
-Hahaha sono contenta che ti piaccia.-
-Come lo hai scoperto questo parco?- chiedo curiosa.
-Ci venivo a giocare quando ero piccolo, solo che poi hanno aperto
un nuovo parco un paio di isolati più in là con nuovi giochi, e ora le madri portano li i loro bambini perché ci sono i giochi più belli. Ma non so, io preferisco questo parco.-
Lo guardo a lungo'; in quattro anni che sono qui a Sidney non avevo mai fatto caso a questo parchetto.
Devo dire che mi fa molto piacere che Dylan mi ci abbia portato.
-Già è più bello questo parco rispetto a quello che hanno aperto e che ora è pieno di gente e bambini che corrono qua e là. Non so,è come se fosse più rilassante, come se fosse un posto distaccato dal mondo.- dico osservando il posto.
Mi giro verso Dylan e vedo che mi sta guardando intensamente.
-H..ho detto qualcosa di male?- chiedo preoccupata.
-No per niente, anzi è proprio per questo che vengo qui in questo parco, perché e come se fosse un posto estraniato dal mondo. Mi rilassa questo posto, è in grado di calmarmi. Infatti ogni volta che sono agitato vengo qui.-
Wow..mi ha rivelato il suo posto segreto, e praticamente non ci conosciamo neanche..
Ma perché?
-Dylan ti posso fare una domanda?- dico guardandolo.
-Si dimmi pure.-
-Come mai mi hai voluto portare qui, nel "tuo posto speciale"?-
-Bhe sai, volevo condividere il mio posto speciale con qualcuno.- dice passandosi una mano sul collo, con fare imbarazzato.
sembra un cucciolo.
-B..Bhe, sono contenta che hai voluto condividere questo posto speciale per te con me, davvero.- dico sorridendogli.
Mi sorride anche lui e insieme ci avviamo verso le altalene.
Ci sediamo e cominciamo a dondolarci.
-Facciamo a chi arriva più in alto?- mi chiede lui divertito.
-Certo va bene!!-
Incominciamo a spingerci sempre di più sulle altalene.
Come previsto quello che arriva più in alto è lui ma come potrei prendermela visto il meraviglioso sorriso che gli illumina il volto.
Anche io non riesco a smettere di sorridere.
Aspettiamo che le altalene si fermino poi lui si gira verso di me.
-Hahahaha ho vinto io!-
-Hahah ehi era prevedibile, hai le gambe più lunghe delle mie, e quindi ci metti più forza!- gli dico.
Ridiamo insieme fino a quando lui si alza dalla altalena e si mette dietro di me.
-Cosa vuole fare?- gli chiedo.
-Ti voglio fare arrivata in alto, tu tieniti forte.-
Dylan incomincia a spingermi nell altalena, così da farmi arrivare in alto. Ridiamo per tutto il tempo in cui mi spinge.
Ogni volta che le sue mani mi toccano la schiena per spingermi sento una scossa.
Penso che sia il momento più bello della mia vita.
All'improvviso blocca la mia altalena e  mi giro verso di lui.
-Allora ti è piaciuto arrivare in alto?- mi chiede lui divertito.
-si molto, non ero mai arrivata così in alto nell altalena!!-
Scendiamo dall altalena e ci sdraiamo sull'erba vicini.
incominciamo a parlare e scherzare  per un tempo che mi sembra infinito.
Non so perché ma questo posto mi tranquillizza e riesco a parlargli senza incantarmi con le parole.

*^*^*
Dylan mi ha accompagnato fino a casa, siccome si è già fatto tardi.
Siamo stati talmente bene al parco che non ci siamo accorti di che ore si erano fatte.
com'è gentile.
Arriviamo davanti al mio portone e sono di nuovo un po' nervosa.
-Grazie per oggi.- gli dico rossa in viso. Spero che il buio lo nasconda.
-Figurati grazie a te Sol.- mi dice sorridendomi.
-ti posso fare una domanda?- chiede lui.
-In realtà l'hai già fatta-
Ci pensa in attimo e poi si tira una manata sulla fronte e ridiamo entrambi.
-si dimmi comunque.-dico.
-Ti farebbe piacere uscire altre volte con me?- mi dice rosso in viso.
Non so perché ma ha un'espressione preoccupata, come se avesse paura della mia risposta.
-Certo, mi farebbe molto piacere Dylan.- gli sorrido.
A Dylan si illuminano gli occhi e mi sorride raggiante in risposta.
-O...Ok perfetto! Allora ci vediamo domani a scuola!-
mi dà un bacino sulla guancia e se ne va.
Rimango lì davanti al portone per non so quanto tempo allibita, non so se per il bacio sulla guancia o per il fatto che mi abbia richiesto di uscire.
Con la mente ancora tra le nuvole mi avvio verso il mio appartamento.

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