Era mattina, l'Astro saliva in cielo lento colorando di rosso il paesaggio.
Nicolas fu svegliato dal servo Beone, era più giovane di lui, un pais con i capelli scuri, occhi velati e gli zigomi alti.
Nicolas si alzò e con calma si vestì.
Tornò in camera e trovò il giovane che rifaceva il letto, fece un sorriso ironico e malizioso.
-Io vado. Ci vediamo dopo. Disse girandolo e dandogli un bacio delicato sulle labbra. Come da lui previsto lo schiavo non si mosse, rosso in viso ancora per la notte passata assieme.
Senza farsi troppi dubbi uscì ed andò verso il banchetto dove era allestito un appetitoso buffet.
Si sedette adagio sul suo scranno a capo tavola.
Era una persona bellissima esteticamente, Nicolas.
Non era molto alto, ma d'altra parte slanciato.
Il suo portamento era aggraziato, il passo dinamico, l'atteggiamento non curante mentre i gesti erano armoniosi.
Il viso ovale, veniva definito a "forma di oliva", con fronte alta e sporgente; il naso era medio e ben fatto, con narici piccole e graziose.
Le labbra erano di piccole ma sode.
Le orecchie erano ben orlate, le sopracciglia espressive mentre i capelli di tendevano al biondo quasi rossiccio.
Gli occhi sono rotondi, spalancati, con una striatura d'oro nell'iride.
Del resto non vi era altro da dire, Nicolas aveva venti anni compiuti, aveva vissuto a settentrione.
Era sempre stato amato, fin da piccolo, da maschi e femmine.
Il suo carattere era guidato dalla fantasia, esprimeva sempre la sua visione aperta delle cose; colpiva le cose a colpo d'occhio, ma per quanto era passionale e artistico si allontanava da gobbi e brutti.
Non rispecchiava la figura del giovane, rispecchiava bensì la visione della perfezione, a differenza di Denis, che conosceva dai tempi del ginnasio, lui aveva un'autonomia ed un senso di fuga all'amico ignara.
Per quanto si volesse amare il suo splendore, sotto un grande strato di pelle si trovava un ombra oscura.
Infatti ogni volta che perdeva la pazienza diveniva tempestoso e spietato.
Si diresse appena finito di mangiare in classe, come avvisato il giorno prima, avrebbero avuto una lezione sulla storia, seguita dall'educazione motoria e dopo questa una di geometria.Il giorno prima lui e Denny si erano scontrati contro l'altro dominatore Pluto e contro l'ateo Iael: la zuffa era nata dallo scherno. Appena li aveva visti Nicolas aveva compreso subito che sarebbero stati i più mansueti e i più deboli, così si era divertito nel criticarli con Dennis, una risata tirò l'altra e ben presto quasi tutti si unirono a loro.
Iael rispose a tono, era attivo e bilioso così come Nicolas, se la situazione non fosse degenerata forse avrebbe anche istaurato un rapporto con lui.
Ma ormai erano venuti alle mani, Antenor il loro pedagogo, lo aveva divisi, aiutato da Stephan altro dominatore maestro.
Con calma entrò nella sala al terzo piano, spoglia ma spaziosa con poche sedie e tavoli.
Xenios entrò nell'aula portandosi dietro il suo grande pancione.
-Sedetevi. Invitò i ragazzi.
Tutti obbedirono.
-Come ben sapete, noi cerchia ristretta di questa scuola pitagorica siamo detti matematici: il nostro insegnamento è di tipo orfico ma anche platonico.
Innanzitutto sono spiacente di informarvi, che da questo momento in poi dovrete sottostare a nuove regole.
I matematici non possiedono beni materiali.
Da questo momento in poi sarete spogliati di qualsiasi tipo di bene, esso andrà ai vostri cari o alla vostra città.
Tutti gli alunni strabuzzarono gli occhi.
-Sta dicendo che noi non abbiamo poderi, maestro?
-Esatto. Un mormorio si alzò nell'aula.
-Silenzio. Xenios richiamò tutti all'attenzione.
-Perfetto addio casa di campagna. Sussurrò Dennis nell'orecchio di Nicolas, il quale rise sotto i baffi.
-Poi siete esonerati di mangiare carne durante la vostra permanenza e bere vino.
"Questo è il colmo!"
Altre voci si alzarono dall'aula.
-Sono lo scolarca, nominato a vita, perciò vedete di comportarvi adeguatamente! Li riprese.
-Ultimo ma non ultimo fondamento: siete obbligati al celibato.
-Possiamo avere concubine e non sposarci, per me va bene. Disse al suo compagno Denis, sfortunatamente l'intera classe sentì e così mentre i discepoli ridevano, il maestro gli scoccò un occhiata stizzita.
-Nicolas non mi pare il caso.
-Scusi, maestro. Il ragazzo abbassò leggermente il capo, ancora con il sorriso sulle labbra.
-Fra pochi giorni vi saranno grandi cambiamenti: vi saranno le olimpiadi.
Xenios era stranamente felice mentre annunciava la loro partecipazione.
-In più, per le sinecie io ed il vostro compagno Dennis, dovremo recarci a Lealte. Ma non vi preoccupate, non staremo via tanto.
Inoltre mi preme dirvi che vi sarà un rito di iniziazione, solitamente si svolge tutto nel primo giorno, ma a causa di secondarie complicazioni siamo costretti a tardare.
Non vi sarà rivelato niente prima, molti dei vostri riti si svolgeranno di notte, perciò state attenti.
Dicendo ciò la classe ammutolì finalmente, preoccupata e curiosa.
Un loro compagno prese la parola, si chiamava Evan, dei sogni.
-Esattamente cosa succede grazie a questo rito?
-Voi avete dei poteri ottenuti grazie alla meditazione del primo giorno, ma prima di iniziare a usare il vostro potere dovete consacrarvi per non macchiarvi di empietà.
Spiegò.
Nicolas ne fu felice, aveva sentito vari riti di iniziazione, purtroppo non era riuscito a svolgerne uno. Sua madre lo voleva tenere ben "casto" al suo dio, gli diceva.
Per i seguaci di Flora sapeva dovessero assistere ad un terremoto, per Umanità le cose erano ben diverse gli iniziati si univano in un orgia.
"Emozionante" pensò al solo pensiero.
-Ora passiamo alla storia.
I discepoli avevano altre domande da porre, ma Xenios non volle sentir ragioni.
-Come ben sapete il nostro mondo si chiama Sfero, è un pianeta rotondo e segue il pianeta Anti-Sfero, dove a sua volta è seguito dal sole, dalla luna e gli altri pianeti. Orbita nell'universo al cui centro si dice sì dimori Hestia, fuoco sacro.
Della creazione noi abbiamo i nostri miti, studieremo i miti, sono le fonti più antiche attendibili.
Dovete sapere innanzitutto che le ere sono divise in stirpi ed ere:
•Prima è la stirpe d'oro, anche chiamata Età d'oro, governata dai Titani.
•Poi vi è la stirpe d'argento, l'età d'Argento, dove vedeva l'umanità nascere e sottostare agli Dei.
•Segue l'età di Bronzo, Età in cui gli uomini iniziarono a intraprendere solo guerre, umanità spazzata dal diluvio di Fuoco.
•viene dopo la seconda metà del bronzo, chiamata Stirpe degli Eroi, che incontra una gran nascita culturale e varie migrazioni.
•Nell'età del ferro si sviluppa il cosiddetto MedioEvo ellenico.
• È seguita per anni l'Età dei materiali, alla ricerca della conoscenza.
• ed infine, l'attuale Era chiamata Classica.
Delle figure di ologrammi d'uomo si manifestavano sopra uno schermo, illuminati di azzurro, pian piano che Xenios parlava mostravano con immagini le sue parole.
-All'inizio, la creazione si narra dal libro Storia Naturale che vi fu la Dea di tutte le cose, essa fu figlia di Caos, lo stato primordiale delle cose, questo argomento lo riprendere in filosofia; la Dea visto che era impossibilitata a posarsi su qualcosa, divise il mare dal cielo e si divise verso Sud.
Dove con Borea, vento del Nord, creò un serpente con il semplice sfregamento delle mani. Dalla loro unione sorse un uovo da cui nacquero tutte le cose, queste vennero affidate ai figli della Dea, chiamati Titani.
Questo mito viene screditato, spiegando la posizione della donna, solo ultimamente si presuppone questo mito venga dai laici sudisti.
Spiegò con la sua voce oratoria.
Nicolas diede una fugace occhiata a Iael, sentito nominare il suo popolo.
-La vera creazione dell'universo è stata attraverso la Dea Terra e Urano, suo figlio, l'essenza del cielo.
Essi generarono le prime generazioni, che generarono i Titani, che a sua volta generarono gli Dei.
La figura dell'uomo sembra venir descritta preesistente già nell'Era d'oro sotto i Titani, noi mortali siamo frutto della creazione di Fuoco.
Come potete vedere di allora le certezze sono poche, ma grazie ai miti possiamo comprendere la psicologia umana e l'evoluzione.
La Teogonia spiega questi sviluppi, li analizzeremo assieme, vi prego di portare le copie per la prossima volta. Li avvisò.
-Dove li troviamo.
-In biblioteca è tutta per voi. Riferì.
La lezione andò avanti, in modo tanto vago quanto interessante.
Nicolas conosceva già tutti gli argomenti ma in qualche modo si trovò incuriosito da tali spiegazione.
Lui aveva vissuto in una città sotto egemonia di Lealte, svolgendo prima la scuola della lingua per poi frequentare per due anni l'addestramento nell'esercito, ed era finito di nuovo dietro un banco.
"Che tempo sprecato" pensò scocciato.
La lezione terminò e tutti i maschi si avviarono con i propri libri verso il giardino.

STAI LEGGENDO
Accademia elementi Libro 1. Aria
FantasyIn un passato futuro, dopo le guerre con l'Oriente, nell'Ellade dilaga la guerra. Ma se non fosse esistito il Medioevo ed il rinascimento? Se fosse continuata quella civiltà ? Una scuola dove solo pochi possono entrarvi, solo chi possiede un potere...