Capitolo 19

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La ginnastica passò con lentezza.
Per l'ora di pranzo tutti erano seduti sulle sedie della mensa, mangiando voracemente le pietanze.
Dennis si trovava affianco al monoteista e a Nicolas, ovviamente i due stavano litigando.
Lo facevano dall'inizio della scuola, Nicolas lo affrontava apertamente e Iael gli rispondeva.
Ma c'era una legge taciturna nel messa: limitarsi a mangiare e/o parlare; qualsiasi comportamento incorretto sarebbe stato saldato con una seguente punizione. Era per questo che non li ascoltava.
-Ma chi ti credi di essere? Aveva detto irritato il più grande a Nicolas, seduto davanti a lui.
-Una persona con capacità, come va invece col tuo potere? Rispose a tono enigmatico Nicolas. Iael parve ringhiare a quella frecciatina, tutti avevano potuto notare gin dal primo giorno nella sala dei troni la sua incapacità.
-Ragazzi, per favore. Perché non cerchiamo di parlare d'altro? Chiese Dennis alzando il boccale.
-Sei tu quello a capotavola, di cosa vuoi parlare? Rispose Nicolas con ironia quasi, agitava le braccia verso il soffitto, solitamente faceva quel gesto quando era alle strette, il che incuriosì Dennis. Lo conosceva da tanto tempo, erano lontani cugini, Xenios infatti aveva una sorella, la quale si era sposata con un parente di Nicolas. Avevano passato l'infanzia assieme perciò il loro rapporto era solidale ma risse e litigi erano comunque quotidiani.
-Perché non parliamo di quando ti ho buttato a terra a pugilato. Iael aveva colto l'attimo.
-Perché invece non parliamo della scuola? Ipotizzò trangugiando un intero boccale di idromele.
-È stupenda, cos'altro c'è da dire?
A differenza dei suoi compagni Dennis aveva già finito di mangiare, perciò nella noia rimase a studiarli.
I maschi erano posti verso la sinistra del tavolo, le donne verso la destra.
Era intrigante la libertà che davano nei rapporti fra femmine e maschi. A casa la donna doveva alloggiare nei suoi appartamenti e meno si vedeva meglio era considerata, poi c'erano le etere, ma loro erano considerate diversamente.
I suoi occhi si posarono su Pandora, era graziosa questo era palese, aveva un fascino irresistibile ma in lei c'era anche tanta noncuranza poteva notarlo da chilometri di lontananza, la avrebbe portata alla gola, ne era certo.
Guardò la piccola Erika e storse il naso involontariamente, aveva fatto tanto esercizio fisico da ottenere muscoli quasi scolpiti, si meravigliò del suo fisico allenato duramente solo da quattro giorni; era turbolenta, si muoveva come un neonato senza pensare al sennò del poi.
Passò ad Ines, che china mangiava composta il suo piatto senza parlare.
Fortunatamente nessuno dei due suoi compagni stava parlando, Iael era taciturno ed introverso e Nicolas era irritato da lui perché più forte.
Un classico di competizione fra maschi.
-Parliamo delle ragazze. Propose.
-Giusto casto, dimmi, ora puoi sbizzarrirti prima del giuramento.
Iael stritolò un cucchiaio.
-Forse non dovremmo parlarne. Decise infine Dennis.
-Perché no? Nicolas raccontaci le tue cotte, ci sono anche femmine?
Il vino gli andò di traverso, tanto che dovette tossire per parecchi minuti. Tutti si erano girati preoccupati a vederlo, ma dopo essersi battuto il petto e aver ripreso un bel respiro sorrise a tutti e li rassicurò.
Così indisturbati tornarono al pranzo, ma in quella zona l'aria era estremamente pesante.
Nicolas che non si era mosso guardava Iael, rosso in viso.
-I miei atteggiamenti non sono così deplorevoli. Le sue parole erano lame che tagliavano l'aria.
- È vero. Non sei gentile Iael, un uomo è libero di amare chi vuole.
Per un attimo una maschera di vergogna dipinse il viso del ragazzo, poi scomparse mostrando il viso impassibile e fiero.
-Di chi sei interessato allora.
-Sfortunatamente nessuna di queste giovani mi aggrada davvero. Tu Dennis invece, racconta. Gli disse abbandonandosi allo schienale.
Il ragazzo guardò tutte le ragazze una ad una, poi i suoi occhi incontrarono Evalin, le fece uno strano effetto, lei che beveva dall'altro capo della tavola affiancata a Ines e Pëi, parlottavano vivacemente, le labbra carnose si allungavano in un sorriso dolce.
Sospirò soprappensiero.
-Evalin credo.- Rivelò alla fine- è molto...forte.
-Sei un poeta. Lo canzonò Nicolas, suscitando una risatina da parte di Iael.
-Piantatela. Gli occhi erano fissi su di lei maliziosi.
-Non guardarla così- lo distrasse Iael, che finiva la zuppa- le dà fastidio quando un uomo la guarda troppo, soprattutto se non le piace.
-Da quel che so è una facile. Disse Nicolas.
-E che ne sai? Chiese Dennis indicandolo. Indossava una maglia lunga e pantaloni senza una piega, di colore neutro, aveva appena corso e sudato eppure il suo sorriso mesto sembrava appartenesse ad un dio.
-Insomma fa la gentile con i ragazzi.
-Con me no! Disse demoralizzato.
-Sei troppo maschio alfa, l'hai detto anche tu è forte non puoi schiacciarla. Gli spiegò l'amico.
Dennis ragionò
- comunque è solo una fantasia. Ho già una ragazza a casa.
-E anche promessa caro mio, quindi ti consiglio di evitare di fare una scappatella con quella lì.
Gli diede una pacca sul braccio amichevole.
Era quasi tutto finito quando Xenios si alzò da tavolo per parlare; alzando le braccia ordinò implicitamente a tutti di tacere e così fecero.
- Domani sarà la vostra prima lezione "comunitaria"; vi chiedo già da oggi di essere gentili e cauti. Le lezioni comunitarie si svolgeranno i giorni 6, 13 e 25 di ogni mese. Nelle vostre camere avrete i programmi del mese, vi è concesso un giorno di totale riposo e un giorno di gita esterna ogni mese.
Un brusio interruppe il discorso, anche Dennis vi prese parte, era così felice.
-Per favore ascoltatemi. Abbiamo stabilito che nelle lezioni di cultura e poteri sarà assieme fuori nel cortile.
Inoltre vi devo avvisare che presto ovvero l'11 ci sarà la Festa dei Novizi. Per quel giorno tutti voi sarete novizi e di conseguenza terremo una festa nel vestibolo e nella stanza degli uomini, le donne potranno accedervi, a patto che suonino.
Tutte le ragazze iniziarono a muoversi sulle sedie agitatissime ed entusiaste, nessuna donna poteva accedere all' Andron a meno che non suonasse o fosse esplicitamente invitata come per le etere.
Dennis fu davvero felice; inoltre sarebbe diventato novizio e non vedeva più l'ora, vedere Nicolas cambiare radicalmente in una sola notte aveva acceso in lui qualcosa.
Voleva avere pienamente il potere dell'energia. Adesso pur non essendo un iniziato, era ancora la persona più  dedita a studiare a fondo tutti gli aspetti del proprio potenziale, solo un altra aveva visto nel giorno della Chiamata spiccare più di lui, una persona che catturava l'attenzione di Dennis non volendolo: Evalin.

Accademia elementi  Libro 1. AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora