18. Proposta

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Appena entrata a scuola tutti iniziarono a salutarmi, altri a nascondersi o chi semplicemente a fissarmi.
Ero in mezzo fra Matt e Damon e ai loro lati si trovavano Mary, che oggi non lavorava al bar e quindi ogni tanto veniva a scuola, e Selena.
Mentre camminavo alla mia destra trovai la ragazza con cui qualche tempo fa avevo litigato, la scema che aveva cercato di menarmi in cortile.
<ciao Matt.. - Fece una breve pausa e rivolse lo sguardo alla mia destra-ciao Damon>
<Teresa>disse lui.
Poi rivolse lo sguardo a me.
<Jess... >
<per te Jessika >la corressi io.
<Jessika,mi spiace per quello che ho detto e fatto >
<si ok va bene ma risparmiami il discorsetto, ognuno per la sua strada e ciao > lei abbassò lo sguardo e io ricominciai a camminare con i miei amici affianco.
<Damon mi spieghi da dove viene quella moto? > mi rivolsi a lui ripensando alla moto, ma anche per rendere meno tesa l'aria che si era formata fra noi.
Lui fece un ghigno.
<l'ho sempre avuta bambolina,ma era ben nascosta>
<beh niente male per un tipo come te> gli altri si misero a ridere.
<ou, cosa vorresti dire? >
<appena crescerai te lo spiegherò > gli altri risero ancora di più e dopo esserci salutati ognuno si diresse nella propria aula.
<che cosa hai ora? > chiese Damon.
<scultura tu? >
<pure io> rispose lui.
<bene andiamo >
Entrati in classe Damon si mise accanto a me, nei banchi in fondo.
<buongiorno ragazzi... >
Disse il prof entrando.
<buongiorno prof>risposero tutti.
<Emilton!!! Quale onore >
<già.. >
<spero per lei che continui a venire a scuola se non vuole essere bocciata >
<come se mi importasse qualcosa >dissi prendendo il mio telefono in mano.
<lasciamo stare... Comunque ragazzi prendete il panetto di argilla e create un vaso oggi lavoro manuale >
Iniziammo subito a modellare l'argilla.
Finita l'ora ci incontrammo tutti fuori in cortile come sempre.
Io mi accesi la mia amata Marlboro e aspirai rilassandomi .
Non feci più caso al gruppo e iniziai a pensare.
Se vado da mio padre ci sarebbe un dolore forte dopo.. troppi ricordi, ma se non ci vado mi tormenterebbe.
Anche se ha detto che si tratta della mamma, non è detto che sia vero.
Mi sentí scuotere la spalla.
<Jess?  Tu vieni? >chiese Selena.
<em,..? Cosa,? >
<alla festa stasera>
<ah sisi certo >
<bene entriamo >.
La giornata passò molto lentamente, ho pensato tutto il tempo all'incontro con mio padre.
Ci vado.
Stop!
Driiiiin!!!!
Finalmente la giornata è finita... Ci salutammo e ognuno andò a casa sua dopo esserci messi d'accordo per questa sera.
(arrivati a casa)
<Jess ordiniamo una pizza? >
<si va bene io una diavola molto piccante >
<si capo >.
Andai in camera e misi un pantaloncino da calcio rosso e una canotta bianca.
Bene e ora arriva il dramma. COSA MI METTO STA SERA????
Bene inizia la ricerca..
Maglie? No
Top? No
Jeans? No
Gonna? No
Vestito? Si!
Dopo dieci minuti per decidere fra due abiti decisi di prenderne uno nero con delle trasparenza con tacchi nero molto alti di tessuto con cinturino.
<Jess le pizzeee> mi misi a ridere nel sentire Damon urlare.
<arrivoo> dissi scendendo.
<cos'hai preso tu? >
<calzone con gorgonzola e funghi >
<beh leggero.. >
Lui prese le pizze e si sedette sul divano mentre io presi due birre a testa per poi raggiungerlo.
<ci vado> dissi di botto attirando la sua attenzione.
Lui mi guardò .
<da mio padre, ci vado >
Lui bevve un sorso di birra e si girò verso di me.
<vuoi che ti accompagno? >
Ci pensai un attimo, non volevo coinvolgerlo e non volevo che lui entrasse in un un carcere del genere . <bo grazie >.
<va be come vuoi, quando ci vai? >
<domani>
Lui quasi si strozzò con la birra.
<di già? >disse dopo.
<si, prima ci vado prima mi levo il pensiero >
<va bene.... Comunque ti fanno delle gambe sexy quei pantaloncini sai? >
Disse lui avvicinandosi, io posai il cartone della pizza ormai finita sopra il suo posizionato sul tavolino.
<tu dici? >dissi avvicinandomi.
<si> a quel punto mi baciò, un bacio per niente casto ma piuttosto rude, mi fece mettere a cavalcioni su di lui.
Drin, qualcuno suonò il campanello.
Lui si staccò mal volentieri facendo dei versi di disapprovazione.
<che ore sono? >chiesi io.
<le tre  >
<dovevano venire Mary e Selena >dissi andando ad aprire la porta e sentí lui sbuffare.
<stronzettaa >dissero insieme.
<ciao troiette entrate>appena entrate guardarono Damon stupite.
Ops.. Non gli avevo detto che abitavamo insieme.
Loro mi guardavano come per chiedete una spiegazione.
<em si.. Abitiamo insieme perché così paghiamo meno>
Mary mi guardò con un espressione al quanto buffa, con un sopracciglio alzato come per dire "vuoi prendermi per il culo? A me?" mentre Selena rise e disse solo un :"si certo".
Salimmo di sopra e parlammo di tante cose finché non venne ora di tornare ognuna a casa propria.
Erano le sei del pomeriggio, scesi sotto e trovai Damon sdraiato sul divano concentrato a guardare la TV.
Feci attenzione a non fare rumore, mi misi a quattro zampe e saltai fuori di scatto urlando "buh", lui saltò per la paura.
<ma tu sei proprio scema > non riuscì a smettere di ridere, avevo le lacrime agli occhi.
Mi prese e mi trascinò sopra di lui.
Restammo zitti ad un palmo di distanza, mi accarezzò una guancia.
<sei bellissima > nei suoi occhi vidi sincerità e nella sua voce non c'era malizia.
<grazie> Lui si avvicinò lentamente a me e mi baciò.
Lento e dolce.
Le sue mani vagavano per tutto il mio corpo fino al bordo della canotta , me la sfilò e finì per terra chissà dove.
Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto.
Mi adagiò lentamente sul letto, gli sfilai la maglietta che svanì nel buio. Ci staccammo e lo guardai negli occhi passai il suo sguardo al petto che accarezzai delicatamente.
<sei bellissimo>
<grazie>rispose lui.
Mi sfilò i pantaloni e insieme a i suoi finirono sul pavimento.
Mi diede dei baci umidi che partirono dal collo e finirono sulla coscia.
POVS DAMON
Quando geme per me mi fa sentire bene anche se è lei a godere, quando la guardo provo dentro una cosa strana, i suoi occhi dio...e il suo sorriso?
Fa invidia alle pubblicità del dentifricio.
Sembro un rammollito ma questa ragazza e speciale, qualcosa di unico.
Le sfilai le mutandine e lei de e lo stesso con i miei boxer. La guardai dritto negli occhi e la baciai, nello stesso momento entrai in lei.
Caldo, faceva caldissimo, ma non ero sudato... Il calore era dentro di me, una sensazione di protezione verso Jess crebbe in me, o forse c'è sempre stata però era nascosta.
Entrai ed uscì in lei diverse volte e sentirla gemere era una cosa bellissima.
Mi sentivo così bene, mi sentivo amato forse.
Ero cotto di lei, mi piaceva da impazzire e non solo fisicamente.
POVS JESS
Non era solo sesso era di più, era bello.
Uscì da me e si sdraiò accanto a me abbracciandomi dopo essersi messo i boxer e io le mutandine.
Coprì o nostri corpi con il lenzuolo, ero appoggiata a lui che era impegnato ad accarezzarmi i capelli.
Mi piaceva, non era possibile.. Io per lui ero solo una scopa–amica.  Anche se questa sera è stato diverso.
<stai bene?>chiese lui.
Io lo guardai confusa.
<con me stai bene?>
<si, molto. E tu? Stai bene con me? >
<benissimo >
Restammo in silenzio per pochi istanti che lui parlò.
<vuoi essere la mia ragazza?>
Sorrisi.
<sei serio? >
<si >rispose lui ridendo appena.
<Jess vuoi essere la mia ragazza? >
Continuò.
<si > Lui sorrise e mi baciò.
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Che ne pensate?????
Nuove emozioni eh.
Fatemi sapere cosa ne pensate e continuate a votare e commentare, siete tutti molto importanti per me e sappiate che leggo  ogni commento anche se non rispondo a tutti e alcuni certe volte li rileggo più volte perché sono talmente belli che penso che non sono per me.
Un bacio Martina <3

La stronza innamorata...di uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora