VI - Nuovi incontri

1.3K 84 1
                                    

Percorriamo tutto il tragitto che ci separa dal padiglione della mensa. Vi è una fiumana di ragazzi e ragazze che si siedono ai vari tavoli mischiandosi e creando un assortimento di ragazzi e realtá diverse che convivono in un unico luogo. In fondo vi è un tavolo con seduti Apollo, Chirone e un uomo piccolo e grassoccio. Ha il naso rosso, gli occhi grandi e lucidi e dei capelli riccioluti così neri da sembrare quasi blu. Indossa una camicia hawaiana tigrata e si guarda in giro con aria scocciata, come se non volesse stare lì.
"Quello con la camicia tigrata è il signor D, il direttore del campo. Se non è necessario non disturbarlo" mi sussurra il ragazzo. Un tavolo è completamente vuoto e mio fratello mi trascina a un tavolo dove sono seduti Annabeth e due ragazzi e una ragazza che non ho mai visto: il primo è un ragazzo di circa diciott'anni con gli occhi verde mare e i capelli neri, seduto vicino alla bionda e che continua a fare battutine sceme. Poi vi è la ragazza che si era scontrata con Nico nel pomeriggio con una piuma tra i capelli e gli occhi iridescenti che ci osservano con aria incuriosita e se non mi ricordo male dev'essere Piper. L'altro ragazzo sembra avere la stessa etá del moro dagli occhi verdi e ha i capelli biondi con degli occhi azzurro ghiaccio nascosti da un paio di occhiali dalla sottile montatura in oro, con una piccola cicatrice sul labbro. L'unica cosa che stona con gli altri semidei è il tatuaggio che ha sul braccio: un'aquila che sovrasta dodici righe orizzontali e sembra marchiato a fuoco. Sta facendo una gara di battute con il moro e a ogni battuta squallida Annabeth si mette una mano in fronte e Piper fa un sorriso sempre più tirato. Mi guardo intorno e in lontananza intravedo le mie amiche, che saluto con la mano. Asia sta litigando con Clarisse e Rebecca sembra andare d'accordo con tutti quelli della sua cabina. Ci sediamo e Annabeth mi sorride mentre gli altri tre si presentano osservandomi con curiositá crescente.
"Ciao, io sono Piper McLean, figlia di Afrodite."
"Io sono il piú grande eroe di tutti i tempi: Jason Grace, piacere."
"Non farmi ridere Saetta, il migliore sono io e poi sono il figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi, precisamente di Poseidone. Mi chiamo Percy Jackson."
"Taci Acquaman. Io sono il figlio di Giove valgo quanto te se non di più."
Annabeth li interrompe bruscamente, mentre Piper e Nico ridacchiano.
"Siete sempre così voi due? Sono Serena Angelidos, piacere. Jason hai detto Giove, la controparte romana di Zeus?"
"Sì proprio lui."
"E se sei romano cosa ci fai al Campo Mezzosangue che è per semidei greci?"
Percy evidentemente stufo di essere ignorato risponde
"È una specie di paciere tra gli dei. Passa dal Campo Giove a quello Mezzosangue e fa in modo che tutti gli dei sia minori che principali vengano ricordati." Il ragazzo finisce la spiegazione e riprende fiato.
"E la statua d'oro e avorio che c'è a un'estremità della zona?"
A sorpresa mi risponde Nico "Quella è la statua dell'Athena Parthenos. È simbolo di pace tra i due campi. È lì dall'autunno scorso, quando Gea fu sconfitta da tre semidei..." e li si blocca. La mia memoria collega dei fatti... ed esprimo i miei pensieri ad alta voce.
"Stai parlando di Piper, Jason e Leo Valdez?" All'ultimo nome i miei compagni di tavolo si zittiscono e si incupiscono. Gli occhi di Piper si intristiscono e si riempiono di lacrime.
"Era così pieno di allegria ed aspettative... si è comportato da eroe... lui non ha avuto alcuna possibilità di realizzare la sua officina personale... non doveva morire..."
La ragazza si appoggia alla spalla del biondo che la circonda con un braccio. Dopo qualche minuto la mora si rialza e si asciuga le lacrime borbottando flebilmente delle scuse. I piatti davanti a noi sono vuoti e chiedo "Per mangiare come si fa?"
I ragazzi ridono e Annabeth mi risponde
"Basta che dici al piatto cosa desideri ed esso si riempirá: provare per credere."
Poco dopo sussurro "Lasagne al salmone e acqua naturale". Il piatto si riempie in contemporanea ai miei compagni. Ogni commensale si alza con una piccola porzione di cibo e lo butta nel braciere di bronzo. Li seguo anch'io e poco dopo collego quel gesto con le informazioni in mio possesso grazie ai libri: il sacrificio agli dei.
"Percy sei ossessionato dal blu?"
Il ragazzo si sta rimpinzando con dei pancake blu e nel bicchiere ha una bibita gasata color turchese.
"Cosa te lo fa pensare? Sempre meglio di Nico che ha preso dell'acqua e avevo capito che l'acqua non è il suo tipo."
Il suo tono di voce ha calcato le ultime parole in particolare. Il figlio di Ade alza le spalle e continua a mangiare. Intanto i ragazzi parlano di vari aneddoti come di quando appena conosciuti le prime parole di Annabeth a Percy sono state "Quando dormi, sbavi" o la volta in cui Jason si era fatto catturare dai ciclopi con Piper e il famoso Leo li aveva salvati. Tutte le parti più strane o divertenti delle loro imprese le raccontarono tutte. Dopo esserci rimpinzati con le varie delizie, il signor D si alza in piedi con aria scocciata
"Un'altra stagione estiva sta iniziando e probabilmente dovrei dirvi cose incoraggianti ma non lo farò mai. Quindi se avrete fortuna potrete vivere a lungo con solo qualche mutilazione. Presto rifaremo la caccia alla bandiera"-qui molti ragazzi esultarono-"e inizieremo alcuni allenamenti intensivi. Ah si, è arrivata una nuova semidea. Buona estate di difficoltà a tutti." L'ometto si risiede e si sente un ruggito abbinato a un boato. Tutti nella sala si zittiscono e un brusio di voci chiedono cosa stia succedendo. Poi la vetrata del soffitto si rompe e un'enorme drago meccanico fatto da placche di bronzo con un paio di ali e degli occhi rossi come fanali entra in sala atterrando e demolendo il tavolo dei tre immortali. Sul dorso del drago vi è la figura di un ragazzo minuto afroamericano e la faccia da folletto contornata da un paio di ricci neri e degli occhi scuri e vispi. Dietro di lui una ragazza con i capelli color ambra legati in una treccia morbida e gli occhi color caramello, vestita con una camicia bianca e un paio di jeans. La ragazza sembrava spaesata il ragazzo si mise a urlare come un forsennato
"SÌ! CHI È MORTO? CHI È TORNATO? CHI È IL MITICO EROE CHE HA SCONFITTO GEA?"
La ragazza dice
"Valdez hai proprio una grande passione per demolire i tavoli e un ego smisurato."
Leo Valdez era tornato.

Dei Dell'Olimpo: I Gemelli Della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora