Stephan's pov
Vengo svegliato dal suono della rumorosa sveglia impostata da Laila.
Mi giro e mi rigiro nel letto, ma questa mattina c'è qualcosa di strano nell'aria, come se mancasse....
Lei.
Al mio fianco il posto è vuoto.
Il mio sguardo va sulla porta, è socchiusa.
Senza pensarci due volte, mi alzo e mi dirigo verso la porta.
Titubante scendo le scale, fino a raggiungere una sala con un porta spalancata e con per terra alcune gocce di sangue.
Sembra non esserci nessuno, neanche fuori, per le vie, e siamo a Milano, che solitamente è piena di gente.
Ma cos'è successo, questa mattina, a tutti?
Lei, sparita.
La gente di Milano? Neanche un'anima vaga per le strade di questa città.
Sto cominciando ad avere il timore che le è successo qualcosa di grave, dalla quale non potrò salvarla facilmente.
Esco dall'edificio e solo allora mi accorgo che c'è un mucchio di gente radunata.
Corro di corsa nella stanza e dopo aver indossato qualcosa di diverso da un pigiama, raggiungo la gente che si è affollata.
Chiedo spiegazioni, ma sono tutti con lo sguardo rivolto in basso che ascoltano una tipa che parla.
Forse dovrei dar importanza alla voce che sta parlando, forse sta spiegando ciò che è successo.
Mi fermo nella folla e ascolto.
Una ragazza è sparita.
È stata portata via da due ragazzi, poche ore fa.
Sta dicendo che qualcuno ha visto queste due persone che trascinavano la ragazza in macchina.
Tutti avevano paura di fermarli, erano armati.
"Questa ragazza ha un nome?"
Chiedo interrompendo il discorso della signora che stava parlando
Scrolla le spalle.
Perfetto, poteva essere la mia Laila e nessuno lo saprà.
Nessuno sa dove sono andati ed io sono fregato.
Questa volta non si sa neanche chi sia stato a portar via questa misteriosa ragazza che forse è Laila.Laila's pov
Non accadrà ancora, no.
Siamo in macchina da non so quanto tempo, alla guida una persona mai vista, al mio fianco, seduto vicino a me sui sedili posteriori, indovinate un pó?
Sempre la stessa e solita odiosa persona al mondo che io mai volessi trovarmi vicino, ma ora basta.
Appena fermati ad un semaforo allontano, quel poco che basta, Neymar da me e, correndo a più non posso, esco dalla macchina allontanandomi da li.
Non so se mi stanno seguendo ma la paura di voltarmi è tanta.
Non so neanche minimamente la direzione in cui sto andando ma tutto ciò che voglio, ora, è di tornare fra le braccia di Stephan.Entro in un bar completamente a caso, cercando di fregarmene del fatto che quasi tutta la gente, li presente, mi sta fissando manco fossi un mostro.
"Scusi, posso usare un telefono? È un'urgenza"
Chiedo alla ragazza dietro il bancone.
Annuisce e mi porge il suo telefono.
Compongo il numero, che non so con quale memoria sono riuscita a ricordare, e avvio la chiamata.
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His Smile; Stephan El Shaarawy
FanfictionLei, un'appassionata di calcio che sogna di poter giocare a fianco dei grandi calciatori, nonostante sia una ragazza. Laila, 17 anni. Lui, calciatore, giocatore della Roma, in prestito dal Milan. Stephan, 23 anni. Entrambi single e con una preceden...