Cap 16: Dear Diary

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Appiattita contro la parete nord della cucina di casa mia, guardavo mia madre avanzare col volto contratto in una smorfia di rabbia mista ad una furia omicida. Le mie spalle toccavano già il muro, non avevo altre vie di fuga. Sapevo che il tempo a mia disposizione era scaduto, glielo leggevo negli occhi che il momento delle bugie era ormai finito. Poche settimane prima – ma anche giorni, a pensarci bene – mi ero detta e convinta di avere tutto sotto controllo, invece, a pensarci in quel momento in cui mi era difficile formulare altri pensieri se non quello, il tempo mi era sfuggito di mano prima ancora che potessi stringerlo e mi ritrovavo spiacevolmente sorpresa in una situazione di svantaggio.
Il cuore mi martellava frenetico nello sterno, neanche volesse uscir fuori e fare qualche capriola.
Mia madre colmò la distanza tra di noi e le sue mani, violente, mi finirono addosso. Tentai di parare i colpi con le mani, sollevai un ginocchio al petto come a volermi rannicchiare su me stessa e farmi più piccola di quanto già fossi, mentre i miei arti superiori svettavano automaticamente sopra il capo nel penoso tentativo di difendermi.
Ma fu tutto inutile, perché riuscì comunque a picchiarmi in testa, sulle spalle, le sue unghie mi graffiarono le braccia, la nuca...
Scivolai lungo la parete, stringendomi le gambe al petto. Infierì nuovamente: strinse i denti e, ringhiando come un animale inferocito, mi sputò addosso tutto il suo disgusto chiarendomi per filo e per segno il grado di ribrezzo che provava nei miei confronti.
Le braccia mi bruciavano per le abrasioni provocate dalle sue dita; le abbassai per cercare conforto e lei approfittò dell'occasione per colpirmi in pieno viso.
Mi bruciò la guancia come se un ferro caldo mi avesse appena sfiorata, l'occhio sinistro rimase coinvolto così profondamente da non riuscire a riaprirsi per una buona manciata di secondi.
Si rimise in piedi, ansimando e sbuffando dal naso.
Mi squadrò a lungo, ma io non riuscii ad identificare bene i suoi movimenti poiché i miei sensi erano del tutto intorpiditi. Mi sentivo stordita e avevo paura di aver subito delle percussioni che mi avevano in qualche modo ferita.
La sentii sospirare, poi ebbi l'impressione che stesse trattenendo il respiro.
«Vado a comprare qualcosa da mangiare per la cena. Ricorda che tutto ciò che faccio, io lo faccio per te, Ally», chiarì. La sentii allontanarsi, afferrare le chiavi sul mobiletto in legno accanto alla porta d'entrata e uscire di fretta fuori, come se si sentisse colpevole di ciò che aveva fatto, in fondo in fondo, e sperasse che nessuno l'avesse anche solo notata.


14/07/2013
Caro Diario,
Ho il cellulare e il computer sotto sequestro, non posso vedere né sentire nessuno. Alice, Shane e Dana mi avranno chiamata un centinaio di volte, ma non ricevendo risposta alcuna da parte mia avranno provato a chiamarmi al telefono di casa. Il loro numero è salvato in rubrica, però, e finché mia madre non esce è lei a prendere le telefonate, quindi solitamente riaggancia la cornetta senza nemmeno dirmi chi è. E io so automaticamente di chi si tratta.
Non so dove abbia nascosto il mio telefono, lo cerco da ieri ma sembra sparito nel nulla... Se fossi una madre omofobica e fuori di testa dove nasconderei un cellulare? Mmm... Devo decisamente pensarci bene.
In questo momento sei l'unico amico che ho.
Non posso parlare con nessun altro se non con te. Mi accontento, su...
Stamattina ho visto un bel film su un canale che trasmette pellicole un po' antiche e ho cercato di distrarmi facendo il confronto tra i vecchi attori e quelli moderni, ma dopo un po' la mia mente è volata di nuovo a Mya... Che cosa starà facendo? Mi pensa? Sta cercando di mettersi di nuovo in contatto con me? Oppure sta già cercando di dimenticarmi? Spero di no, lei ha promesso di restare... Mi fido di lei, non potrebbe mai tradirmi.
Devo andare
No, no, posso restare un altro po'. Ma appena sento le scarpe di mia madre su per la scala chiudo e nascondo tutto.
Sento di aver perso una parte di me... Mya era diventata fondamentale, un tassello che non può mancare nel puzzle della mia vita... Non può privarmi di vederla, cazzo! Non riesco nemmeno a pensare di continuare a vivere le mie giornate così, nel vuoto e nella desolazione più totale... qual è il suo obiettivo? Rinchiudermi, privarmi di una vita sociale, togliermi le amiche, le uscite, l'aria? Solo perché amo un'altra ragazza?!
Non la passerà liscia. Vincerò io.



18/07/2013
Caro Diario,
L'ho trovato! Ho trovato il mio cellulare, sì! Mi sento davvero felice!
Mia madre l'aveva nascosto dentro una valigia di papà, in alto sopra l'armadio. Non avrei mai pensato ad un posto del genere, ma proprio perché io non ci avrei mai pensato mia madre doveva averlo fatto! Siamo troppo diverse per pensare nello stesso modo, d'altronde.
Ho trovato trentadue chiamate, venticinque di Mya, due di Shane, due di Dana e tre di Alice.
Mi dispiaceva dover mettere da parte le mie amiche, ma in quel momento non avevo altro che Mya per la testa. Avevo paura che mia madre potesse scoprirmi, per quanto fosse fuori a far compere con mio padre, quindi ho digitato il suo numero in fretta e al primo squillo mi ha risposto. Ha detto di dormire sempre col telefono in mano da quando mia madre mi ha chiusa in casa, nella speranza di ricevere una mia chiamata o un mio messaggio...
Ho pianto come una stupida sentendo la sua voce, mi manca tantissimo e vorrei tanto abbracciarla...
Ha detto di essere passata spesso davanti a casa mia, ma di aver trovato sempre le tende chiuse.
Già, quando mia madre è in casa le tiene perfino accostate per evitare che lei, passando di lì come ha difatti fatto, mi cerchi con lo sguardo e mi trovi...
E' una pazza. Voglio scappare via, è passata una settimana da quando è successo tutto e mi sento già impazzire. Non resisterò a lungo.
Comunque, Mya ha promesso di trovare un modo per vederci in modo da parlare e riabbracciarci, ed io le credo. Aveva un tono risoluto, anche se mi sembrava di avvertire un leggero tremolio nella sua voce... Ad ogni modo, adesso so che non mi ha dimenticata e che non sta tentando di rifarsi una nuova vita, ma che anzi ha aspettato che io la cercassi senza arrendersi nonostante le venticinque chiamate a vuoto. Che poi, come si fa a dimenticare una persona a cui vuoi un tale bene e per cui provi un amore così grande in una sola, misera settimana?
Forse sono stata troppo melodrammatica...


04/08/2013
Caro Diario,
Sono arrabbiata, delusa, nervosa, furiosa, assolutamente fuori controllo! Ho scoperto chi ha riferito a mia madre la verità su me e Mya, adesso so perché quasi un mese fa ha reagito in quel modo, picchiandomi.
Scarlett Manson l'ha chiamata. Le ha inoltrato una telefonata nascondendo il suo numero di cellulare, in modo che sullo schermo comparisse la parola "anonimo"; mia madre dice di non averla riconosciuta come nessuna delle mie amiche, ma qualcosa non mi suonava per niente, così le ho chiesto se le aveva rivelato il suo nome, e vuoi sapere cosa ha risposto lei?
Queste sono state le sue parole: "Sono una ragazza come tante altre. Conosco molto bene Mya, ed Ally non è altro che un rimpiazzo per lei, tutti sanno che è sempre stata innamorata solo ed esclusivamente di una ragazza. A risentirci".
Chi potrebbe essere, se non lei?!
Ha detto a mia madre di avere delle informazioni interessanti riguardanti la mia vita privata e, una volta stuzzicato il suo interesse, le ha rivelato il nome della persona di cui mi ero innamorata. Mia madre ha detto: "io non volevo crederle! Tu mi avevi giurato che stava con un ragazzo, quindi le ho detto che se stava scherzando non era divertente, ma lei mi ha consigliato di rovistare bene dentro i file del tuo computer, tra la tua roba, tra le foto e sul cellulare, e alla fine le sue parole hanno avuto la conferma che cercavo!".
Adesso so cosa intendeva quando diceva che mi avrebbe rovinato la vita... Me l'ha rovinata sul serio.
Ho una paura fottuta che richiami e che le riferisca altri dettagli sconvenienti. Ho paura di trovare un modo per scappare qualche oretta di casa per vedere Mya e di essere pedinata da lei. Potrebbe richiamarla, giusto? Ha il numero di mia madre... Ma poi come ha fatto ad averlo?
Vorrei ucciderla a mani nude.


11/08/2013
Caro Diario,
Mia madre è uscita a fare la spesa qualche ora fa, così ho pensato di chiamare Mya per sentire un po' la sua voce, sapere come stava, ma mi ha teso una trappola... E' uscita di casa ed è rientrata di soppiatto, irrompendo in camera mia mentre componevo il numero di Mya.
Mi ha picchiata di nuovo...
Mi fa male il braccio e a dire il vero scrivere non mi aiuta. Anzi, mi fa male la testa, non riesco a mettere insieme dei pensieri perfettamente coerenti... Credo che andrò a dormire.




18/08/2013
Caro Diario,
Oggi mia madre mi ha portata dalla psicologa. Mi ha letteralmente trascinata e legata in macchina con le cinture di sicurezza. Mi sono sentita una pazza criminale che viene tenuta ben saldamente per scongiurare qualsiasi via di fuga. Mi sono opposta, le ho urlato contro che tutto quello che stava facendo era davvero esagerato e fuori luogo, e che non c'era niente da curare in una persona che ama un'altra persona, ma non mi ha dato ascolto... Anzi, ha proprio finto che non stessi parlando.
Lo studio si trova qualche traversa dopo il mio liceo, in un palazzo da poco ristrutturato e dipinto di grigio. Aveva un aspetto solenne, quasi da ospedale, ma ho cercato di farmi coraggio e di entrare lì dentro con l'aria di una che è fiera di essere ciò che è e non ha intenzione di cambiare per nulla al mondo.
Non che io non lo sia, lo sono eccome, ma ho cercato di accentuare questa cosa.
La psicologa era una donna sulla trentina, portava la fede al dito e me la sono immaginata vestita di bianco col viso leggermente più disteso e felice. Ci ha guardate e ci ha chiesto di accomodarci di fronte a lei, poi ci ha fatto alcune domande ma non ho avuto il tempo materiale di rispondere nemmeno ad una di queste, perché mia madre mi batteva sul tempo. La psicologa ha notato questa cosa, e io ho colto la sua osservazione, ma me ne sono stata zitta in attesa di un suo commento. All'improvviso si è voltata verso di me e mi ha chiesto: "Tu la ami?", ed io ho avuto timore di rispondere per un attimo, ma alla fine mi sono fatta coraggio e ho detto solo "sì".
Non aveva senso mentire, non più. Mia madre era stata posta di fronte alla verità troppe volte, e troppe volte avevo negato un fatto evidente. Mi ero trovata con le spalle al muro, fingere ancora che fosse fuori strada non aveva senso...
Aveva trovato le tracce del nostro amore una terza volta grazie alle prove schiaccianti che le aveva fornito Scarlett, a che pro dirle ancora bugie? Avrebbe scoperto comunque che l'avevo ingannata, in un modo o nell'altro...
La psicologa l'ha guardata in faccia, comunque, ed è rimasta in silenzio per una buona manciata di secondi; io mi sono sentita felice di leggere nel suo sguardo un chiaro schieramento. Lei stava con me! E sperava che mia madre capisse da sola che non c'era niente di male nella mia relazione con una donna, ma visto e considerato che non ci arrivava da sola alla fine ha concluso: "Vede signora Telesco, io non vedo alcuna differenza tra un amore omosessuale ed uno eterosessuale. Per me sono due amori uguali. Quando amiamo qualcuno ci innamoriamo della sua persona, non del suo sesso, perché non ci riflette un po'?".
Mia madre si è mostrata indignata, si è alzata dalla sedia, ha preso la sua borsa ed è uscita fuori dallo studio dicendo che non c'era nulla su cui riflettere. La psicologa ha sospirato, poi mi ha allungato il suo bigliettino da visita e mi ha detto: "Se hai bisogno d'aiuto puoi presentarti anche da sola, mi trovi sempre qui".
Mi sono sentita davvero felice.



25/08/2013

Car0 Diario,
E' quasi un mese e mezzo che non vedo Mya, mi sento mancare l'aria... Non riesco più a trovare il cellulare, Dana ed Alice si presentano spesso alla mia porta, ma mia madre proibisce loro di entrare perché ha paura che possano portarmi delle lettere di Mya, dei messaggi o dei regali da parte sua.
Mi sento dentro una gabbia, non respiro...
Ho bisogno di aiuto...



30/08/2013

Caro Diario,
Oggi mi sento un po' meglio
Oggi vorrei tanto stare meglio di così
Oggi sto malissimo...
Ho trovato il mio cellulare, lo teneva nascosto dentro lo sportello bianco del bagno, quello dove teniamo tutte le medicine, avvolto in un pezzo di garza. C'erano sessantadue telefonate, ce n'era perfino una di Eric... Mia madre mi sta togliendo la vita ed io glielo sto facendo fare...
Mi sento così debole, vulnerabile, come si fa a ribellarsi? Come devo fare a riprendere il controllo della mia vita?
Mi sono beccata la febbre del sole, ma per fortuna mia madre è uscita a comprare le medicine ed io ho potuto telefonare Mya. Le ho raccontato di Scarlett e l'ho sentita piangere. Mi si è spezzato il cuore, perché lei non piange mai... La guardi e ha perennemente quel viso arrogante, da schiaffi, non ci pensi che potrebbe avere anche lei un lato fragile, eppure ce l'ha... ed è molto più grande di ciò che si crede.
Ha detto che mi salverà, che mi porterà via da qui, ed io spero che lo faccia presto perché non riuscirò a vivere ancora per molto così.
Le ho detto che la amo. E' bello sentirle dire: "Ti amo anche io".


Give me your hands and save meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora