Night

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Il mio personaggio parlava e sembrava che si rivolgesse a me. Chiusi il portatile di scatto e mi infilai sotto le coperte del letto.

Ero certa che non ci fosse stato un aggiornamento del videogioco che tanto amavo, soprattutto uno così importante come l'inserimento della voce.
Possibile inoltre che si rivolgesse a me?

Cercai Salvatore su Whatsapp, forse lui sarebbe stato in grado di dirmi di più.
Era online.
"Ehi Salvatore, sai se ci sono stati aggiornamenti su Minecraft?"

Subito arrivó la sua risposta.

"No, ne sono certo. Perché me lo chiedi?"

"E' accaduta una cosa strana, non so se è un brutto scherzo da parte di qualcuno, ma il mio personaggio ha iniziato a parlare."

"Sta attenta, potrebbe essere qualcuno che si sta divertendo. Sei sicura di non aver aperto qualche pagina pubblicitaria su Internet?"

La luce del computer inizió a lampeggiare.

Mi alzai e presi il portatile.

Chiusi la scheda di Minecraft e lo spensi senza ripetermelo due volte.

La notte condiziona in modo irrazionale le idee e io iniziavo a spaventarmi.
L'indomani avrei indagato su cosa fosse accaduto e Salvatore, più esperto di me, mi avrebbe certamente aiutata.

"Domani puoi dare un'occhiata tu?
Buonanotte."
Scrissi a Salvatore mentre andavo nuovamente a letto.

"Certo, buonanotte Alessia."

Erano le 3.00 di notte quando sobbalzai dal letto per un boato fortissimo che proveniva dalla mia camera, precisamente dal mio portatile.

Se era uno scherzo, non era divertente.

Pensai mentre fissavo, immobile, la spia azzurra che lampeggiava dall'angolo della stanza.

Un virus non avrebbe potuto accendere il portatile che poche ore prima avevo spento.

Forse qualcuno era entrato in casa?

Un ladro?

Ma che motivo avrebbe avuto un ladro di spaventarmi in quel modo?

Senza pensarci un attimo telefonai Salvatore.
"Vieni qui, per favore, ho paura" ammisi senza lasciarlo rispondere.

"Arrivo" disse con un velo di preoccupazione nella sua voce, prima di staccare la chiamata.

Cinque minuti dopo, Salvatore bussò alla porta. Io ero ancora immobile con le braccia al petto a fissare la parete di fronte a me che si illuminava ad intervalli di tempo regolari.

Ascoltai per un attimo il silenzio della casa.
Se ci fosse stato qualcuno, sarebbe scappato sentendo Salvatore alla porta, pensai, tremando.

Bussò ancora. Mi feci forza e andai ad aprire la porta.

Vidi Salvatore nella penombra. Era spettinato e indossava gli stessi abiti del giorno, ma mi sembrava così bello rispetto a poche ore prima.

Mi guardó preoccupato.

"Che succede?"

"Non lo so.. il portatile si é acceso da solo, c'è stato un rumore fortissimo e ora la spia lampeggia.." farfugliai.

"Ehi, piccolina, tranquillizzati" disse.

Rimasi senza fiato per le sue parole.

Mi guardó ancora e mi strinse a sé.

Poi si sciolse dall'abbraccio, mi sorrise e si avvió nella camera da letto, mentre io lo guardavo dal corridoio.

Salvatore prese il mio portatile e lo posó sul tavolo del salone, poi si rivolse a me.

"Ora va a dormire" mi diede un bacio sulla fronte e continuó "io sono nel salone e cerco di capire cosa é accaduto".

Cercai il suo sguardo nel buio.
"Non andartene" sussurrai.
"Resto qui" rispose lui.

Salvatore era stato un miracolo.

Il fatto che fosse accorso, che fosse lì, nel bel mezzo della notte,
il fatto che non fossi sola, in una cittá cosí lontana da casa mia, mi faceva stare bene.

Ero al sicuro con lui.

Ciao amichetti! Spero che la storia vi stia piacendo e che ogni capitolo vi incuriosisca di più.

Mi scuso se ci sono degli errori, anzi, se ne trovate segnalatemeli.

Secondo voi cosa potrebbe essere accaduto al pc di Alessia?
Commentate qui sotto.

Inoltre vorrei dirvi che ieri ho incontrato e abbracciato Awed, Simone Paciello, una crisi d'identità! * ___*

Un bacione a tutti :*

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