Ayrton

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POV Salvatore

Alessia era così bella anche mentre dormiva, con i capelli scuri scompigliati e il volto rilassato dopo l'aggressione della sera prima. La guardavo, seduto sulla poltrona della camera da letto, e pensavo che per la prima volta avevo avuto veramente paura degli haters: mi chiedevo come alcuni di loro fossero riusciti ad avvicinarsi a tal punto a una persona amata e cosa le avrebbero potuto fare se non fossi accorso.
"É tutto a posto" furono le parole rassicuranti del dottore che non avevo esitato a chiamare. Alessia aveva perso i sensi e aveva due punti alla gamba a causa di grossi pezzi di vetro che l'avevano ferita.
Lei non aveva nessuna colpa per meritarsi tutto ciò.

Ma chi avrebbe davvero avuto la colpa?

Scegliere la vita da youtuber, piena di sacrifici e di peripezie, scegliere di amare il proprio lavoro era una colpa?
E se davvero lo fosse stata, perché le conseguenze sarebbero dovute ricadere proprio su Alessia?
Lei non aveva la minima idea del mio successo su Youtube, non sapeva dei Mates, delle fiere e dei regali che ogni giorno ricevevo da migliaia di persone; e non lo avrebbe mai saputo. Non potevo permettere che le facessero altro male, dovevo proteggerla e dovevo farlo per Rosalia.

Un suono ininterrotto dal portatile di Alessia mi distrasse da quei pensieri. Mi avvicinai, conoscevo bene quel suono: una videochiamata.

"Ayrton ti sta chiamando" lampeggiava al centro dello schermo. Ricordavo quel nome, era lo stesso apparso piú volte sul cellulare di Alessia, ma lei non me ne aveva mai parlato.
Diedi un'occhiata alla chat, mentre il computer continuava a risuonare: c'erano tantissime chiamate dei giorni precedenti senza alcuna risposta.

Chi è Ayrton? E perché Alessia non voleva rispondergli? Non potevo fare nient'altro se non..
posai il portatile sul tavolo del salone chiudendo la porta alle mie spalle, spensi la web cam del computer e disattivai il microfono.

"Avvia videochiamata".

Apparve la scheda rettangolare della chiamata: un ragazzo dai capelli biondo cenere aspettava seduto su una sedia di legno, aveva gli occhi di un azzurro intenso, cosí simili a quelli di Alessia, e l'aria preoccupata di chi non dormiva da giorni.

Che fosse un modello? Pensai, rendendomi conto di quanto fosse diverso da me o da chi avevo avuto sempre attorno.

"Piccola, finalmente mi rispondi! Ti prego ascoltami, mi dispiace molto. Ho saputo di tua nonna e volevo scusarmi per averti ferita.
Posso vederti?" disse tutto d'un fiato, speranzoso.

Piccola.
Quella parola risuonava nella mia testa.
La mia pelle divenne pallida e iniziai a fremere. Dentro di me ero arrabbiato, frustrato e non riuscivo a guardare il volto di quel ragazzo che chiedeva scusa. Pensai ad Alessia, alla sua risata, alle sue parole e mi domandai: per quanto ancora mi avrebbe mentito?

"Alessia?"
chiese ancora lui con la voce di chi non ne può più di aspettare.

Lo guardai un'ultima volta, poi
chiusi il portatile con violenza.

Tremando per il caos di emozioni che quella situazione aveva suscitato dentro di me, uscii di casa.

La porta, sbattendo, fece vibrare le scale dell'intero palazzo.

Ciao a tutti! So che molti di voi sono qui dopo aver visto il mio video su youtube, avete consigli o opinioni su questa fanfiction?
Ho deciso di impostare alcuni capitoli dal punto di vista di Salvatore, che ne pensate? Anche se questo é un po' piú corto del solito, spero non vi dispiaccia. Per il resto, passate un bel pomeriggio. Un bacio albicoccoso a tutti! :*

Canale YouTube: Albix-ForInfinity

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