Ayrton si scostó e sorrise stringendomi la mano.
"Ayrton io.." non riuscii a finire la frase "Shh, ho capito" disse lui cambiando espressione "andiamo a casa."Non disse altre parole durante il tragitto di ritorno, continuava a fissare il vuoto e non lasciava mai la mia mano, stringendola leggermente in alcuni momenti. Ayrton aveva capito che lui non era più ciò che volevo. Ma il fatto che non parlasse più, mi faceva sentire terribilmente in colpa.
Non era mia intenzione ferirlo, avevo bisogno del mio migliore amico.Arrivammo a casa ed Ayrton non ebbe scrupoli, senza dire nulla, si mise nel posto del letto accanto al mio. Non mi diede fastidio, conoscevo ormai Ayrton da una vita e dormire nello stesso letto non era un problema, ma desideravo che dicesse qualcosa, che mi parlasse anche dei problemi minori. Il silenzio stava diventando una tortura.
"Ayr" dissi mentre mi sdraiavo accanto a lui, al buio, "puoi parlarmi per favore?"
Silenzio.
"Mi dispiace" disse dopo un po', passando una mano tra i capelli."Per tanti anni ti ho vista star male perché desideravi qualcosa di più da parte mia, ti ho vista fragile, ma nonostante ciò, hai avuto una forza d'animo invidiabile, sei riuscita a starmi vicino pur sapendo che io non provavo lo stesso per te." Fece una breve pausa, poi riprese "Quando sei sparita, non sapevo cosa fosse accaduto, non riuscivo a farmi una ragione del fatto che non mi volessi più e allora ho capito che era solamente di te che avevo veramente bisogno."
Liberó cosí i suoi pensieri, nella luce fioca che arrivava dalla finestra.Quelle parole così dolci mi toccarono. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte. "Ti vorrò sempre bene Ayrton. Non pensare mai più che potrei dimenticarmi di te, non ne sarei mai in grado. Sei e sarai sempre il mio più caro amico e hai un posto riservato nel mio cuore" gli risposi indicando il mio petto.
Lui sorrise, poi mi strinse tra le sue braccia e mi diede un bacio sulla testa."Ora dormiamo, buonanotte piccola".
"Buonanotte Ayrton" dissi accoccolandomi tra le sue braccia.Un bagliore di luce mi sveglió. Guardai l'ora dal display del cellulare: le 3.00.
Mentre mi alzavo dal letto, mi voltai verso che Ayrton dormiva profondamente e vidi la luce provenire dal corridoio, senza capire cosa la generasse.Il mio portatile era acceso sul tavolo del salone e illuminava tutta la stanza. Era aperta la schermata di Minecraft, la quale mi invitava a premere 'gioca'.
Cercai di chiudere la scheda, ma era come bloccato, cosí provai a spegnere il PC, a levare la batteria, ma nulla: continuava a rimanere acceso e non potevo fare nient'altro se non cliccare su 'play'.Possibile che stesse accadendo ancora? Che fosse un virus più potente del solito?
Ma Salvatore aveva detto di aver risolto il problema.Quella situazione era assurda, ma tanto valeva provare a vedere cosa sarebbe accaduto.
E va bene, facciamo una partita.
Minecraft generó un mondo casuale nella modalità creativa, ma quello che accadde dopo fu davvero strano.
Non riuscivo a comandare il mio personaggio, camminava da solo per il mondo finché non si fermó davanti una struttura che non avevo mai visto nel gioco. Ero piuttosto certa che non esistesse una cosa del genere e che non ci fossero stati recenti aggiornamenti.La struttura era un grande edificio di colore verde sul quale vi era una grossa croce rossa.
'Trovami, non ho troppo tempo, Rosalia'
apparve improvvisamente nella chat e sobbalzai di scatto.
Qualunque fosse il problema di quel computer, mi stava spaventando a morte.
La schermata si chiuse e il pc si spense senza che io toccassi nulla.C'era solo una cosa da fare: sentire Salvatore, lui avrebbe trovato una soluzione al problema.
Tornai in stanza per prendere il cellulare, ero sicura che Salvatore fosse ancora sveglio, ma ciò che vidi mi turbó profondamente.
Ayrton era seduto sul letto, alzó lo sguardo per un momento e mi fissó con disprezzo, il suo volto aveva un'espressione di delusione mista a rabbia.
Posai lo sguardo sul mio cellulare, era acceso tra le sue mani.Qualunque cosa avesse visto o letto, non riusciva più a guardarmi con lo stesso sguardo di poche ore prima.
Ciao a tutti albicocche ❤! Oggi, dopo più tempo del solito (scusate ma sto affrontando gli esami 😵), vi porto un altro capitolo della fanfiction. Spero che vi stia piacendo come sta procedendo e sono sicura che abbiate già capito cosa Minecraft vuole dire ad Alessia.
Ovviamente al più presto tornerà Salvatore!
Ps. Io amo i vostri commenti e le vostre stelline! Non avete idea di quanto mi rendano felice, mi fanno capire che ciò che scrivo vi lascia qualcosa di bello.Canale YouTube: Albix-ForInfinity
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FanfictionAlessia é una ragazza di diciotto anni, ama i videogames, vuole bene alla sua famiglia, ama l'arte ed é innamorata del suo migliore amico Ayrton. Un giorno, dopo la tragica morte della nonna, Alessia é costretta ad andare a Padova per gestire la cas...