Capitolo 19

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Era arrivata già la fine della nostra visita ad Annrose, in questi tre giorni io e Adam abbiamo provato a rilassarci ma spesso il pensiero andava al nostro "incidente". Dan, dall'altro canto si era tanto divertito sembrava il bambino più felice del mondo, Annrose lo viziava in mille modi. Avevamo deciso di ripartire in aereo con un paio di bagagli mentre il resto delle valigie ce lo avrebbe riportato Paul, Adam era ancora agitato, non sapeva darsi una spiegazione a ciò che c'era successo e ogni sera lo vedevo che si perdeva nei suoi pensieri e il suo volto si rabbuiava. Volevo consolarlo ma non sapevo come...

<<Adam non sembra che ti sia divertito molto in questi giorni..cos'hai?>> eravamo stesi sul letto abbracciati, l'indomani mattina saremmo partiti presto.

<<Nulla..in realtà mi sono divertito, ma sai..penso sempre a quel maledetto freno. Cioè chi mai vorrebbe ucciderci??>>

<<Adam potrei farti un elenco...ma io penso che volevano solamente uccidere me..e Dan forse>> mi strinsi a lui, era la mia macchina ed solitamente solo io la portavo e spesso c'era anche Dan.

<<Chi credi possa esser stato?>> alzai la testa e lo guardai, sembrava apparentemente calmo ma nei suoi occhi vedevo la rabbia farsi strada.

<<Non saprei.. Marc? Amber?..o perchè no tuo padre..>>a quell'ultima parola Adam mi spostò da sè e si mise seduto sul letto.

<<Mel andiamo..mio padre è uno stronzo bastardo..ma uccidere mia moglie, dopo che ti ha scelto lui come mia sposa e Dan? Dio è suo nipote!>> sbuffò lo vedevo frustrato da questa possibilità eppur in cuor suo neanche lui poteva esserne sicuro.

<<Adam..non mi interessa chi voglia uccidermi..ok?! Vorrei solo vivere una vita normale  come tutti..>> mi stesi a pancia in su e guardai il soffitto, eravamo in silenzio ognuno con i propri pensieri. 

<<Facciamo un bambino..>> dissi continuando a guardare il soffitto. Adam rimase immobile.

<<Cosa?>> sussurrò sempre dandomi le spalle.

<<Ho detto : Facciamo un bambino Adam!>> ridissi. Si girò e tornò a stendersi di fianco a me, allungò un braccio intorno la mia vita e mi attirò a se.

<<Perchè?>> chiese. Iniziavo ad innervosirmi, credevo di renderlo felice invece non fa solo che domande! Sbuffai e cercai di divincolarmi dalla sua presa.

<<Lasciami andare.. Adam>>

<<No! Voglio sapere perchè, perchè ora, perchè..>> insistette.

<<Perchè ho sempre voluto un altro bambino, un altro bambino tuo e mio, perchè quando ho perso il bambino mi sono sentita un fallimento..perchè sono stanca di tutta questa situazione voglio vivere una vita tranquilla, perchè ti amo maledizione!.. >> gridai e piansi a dirotto, i miei perchè furono interrotti dal bacio di Adam.

<<Non piangere, amore..voglio anch'io un altro bambino, davvero e aspettavo solo che lo volessi anche tu, so il dolore che hai provato perdendolo perchè io pur non sapendolo subito mi sono sentito morire dentro. Chiedevo "perchè" solo  perchè non volevo che tu lo dicessi solo per farmi felice, solo per accontentarmi..>> mi asciugò le lacrime con i pollici e prese a baciarmi il volto.

<< Voglio davvero che facciamo un altro bambino, te l'avrei detto lo stesso in questi giorni...speravo che il relax ci avrebbe aiutato..>> gli sorrisi e arrossì un pochino.

<<ohh.. bene allora questa sera faremo un po di prodezze!>>

<<Non credo domani dobbiamo alzarci presto..>> gli ricordai sorridendo.

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