Capitolo 23

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Arrivai in camera di Adam, lo stavo tenendo in due un infermiere e Logan. Si agitava e lo sentì urlare il mio nome, corsi da lui per farmi notare.

<<Sono qui>> dissi con calma, spalancò i suoi occhi  e si acquietò feci un cenno a Logan di lasciare libero il braccio di Adam e presi le sue mani tra le mie.

<<Ehi..devi stare tranquillo, sono qui..>> sussurrai. Il viso aveva un paio di lividi e alcuni graffi, di certo stava molto meglio rispetto all'ultima volta che l'avevo visto.

<<Baciami>> più che un ordine il suo sembrava un disperato bisogno. Mi chinai sul suo viso e lo baciai fregandomene dei presenti. Il bacio fu lungo quasi tutta l'aria che avevo in corpo mi finì, aveva bisogno di me e gli avrei dato qualsiasi cosa lui volesse. Quando le labbra si staccarono mi guardò come ad assicurarsi che stessi bene.

<<Come ti senti?>> 

<<Ho dei ricordi sfocati...forse dovresti rinfrescarmi la memoria>> mi irrigidì. Non volevo esser io a raccontare cosa fosse successo nei dettagli, preferivo che si ricordasse lui e poi non avrei parlato davanti a tutti quei presenti.

Mi voltai verso il dottore, l'infermiere e Logan.

<<Potreste darmi un po di tempo con mio marito?..da sola>>chiesi loro.

<<Signora, suo marito si è appena svegliato non crede sia troppo ..magari saper i dettagli?>> il dottore aveva ragione, poteva solo lontanamente immaginare cosa gli fosse successo, non volevo mettere a repentaglio la salute di Adam. Feci cenno di assenso, chiesi loro comunque cinque minuti con lui. Uscirono tutti, così tornai verso il letto di Adam e lo abbracciai.

<<Ascolta il dottore mi ha concesso cinque minuti e non è un tempo sufficiente per raccontarti tutto, in più ti sei appena svegliato ..ti racconterò tutto appena torneremo a casa promesso>>

<<Mel vorrei sapere ora>> disse frustrato.

<<Ti prego..tu sei debole e anche io, al massimo un paio di giorni e parleremo di ciò che ci è successo>> lo vidi sollevarsi di scatto, questo gli procurò un atroce dolore alle costole probabilmente. Un urlo uscì e la sua faccia si distorse in evidente dolore.

<<Ahia..Cazzo che dolore, ho delle costole rotte?>>

<<Si, amore..rimettiti steso>> lo posizionai in posizione corretta.

<<non devi fare questi movimenti fulminei Adam>> lo rimproverai.

<<Ti ha fatto del male? ti ha toccata? Giuro su Dio che..>> gli misi un dito sulle labbra per zittirlo, non ero io quella brutalmente picchiata o torturata o addirittura scopata senza poter ricordare.

<<No..>> dissi solamente, si accigliò ma tornò a sdraiarsi. Il dottore rientrò per cui la conversazione con Adam finì. Non gli dissi che James e Marc erano in quell'ospedale, sarebbe stato capace di alzarsi dal letto e commettere un omicidio anzi due. Uscì dalla camera di Adam poco dopo, il dottore doveva fare dei controlli per cui salutai mio marito e andai a sedermi vicino a Logan.

Logan intrecciò una sua mano alla mia, rimasi con la testa china; dovevo pensare al discorso da fare ad Adam: Dirgli tutto o solo il necessario? In entrambi in casi avrebbe dato di matto.

<<Cosa ti turba MelRose?>>

<<Nulla..pensavo>> risposi secca.

<<c'entra per caso il fatto che non ricorda tutto?>> perspicace..

<<Si>>

<<Ascolta, Qualsiasi cosa sia successa lì..deve saperlo e tu sei l'unica in diritto e dovere di dirglielo. Qualsiasi conseguenza ci sarà lui deve sapere..non nascordergli ciò che ritieni brutto o scabroso solo per non farlo soffrire, soffrirà..così come tu stai soffrendo per quello a cui hai assistito. Ha bisogno di sapere..>> alzai gli occhi su Logan...saggio Logan. Aveva ragione, ciò però richiedeva coraggio ed io non ne avevo in quel momento.

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