Capitolo 1

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Ragazzi e ragazze questa storia inizierà nell'anno dell'ordine della fenice (il 5) ma so che Harry non stava ancora con Ginny, e che ci provava con la cinesa.
Ma davvero, mi servivano lei e quest' anno in particolare. La Umbridge, per quanto la volessi mettere, non potrà esserci perché se seguivo il senso logico e razionale mi avrebbe messo troppo i bastoni fra le ruote. Ma niente Dolores non significa niente congruenze con la storia ;).
Dopo tutto, è pur sempre una FF.
Ma dopo questa "svista" cercherò di renderla il più possibile uguale alla storia.

Bon ho rotto abbastanza, a voi la storia ;*

Gocce su gocce che riempivano il cielo grigio. E sembrava non voler più smettere. Forse sarebbe dovuto rientrare, non sarebbe dovuto essere là fuori, a congelarsi le mani e farsi diventare il naso e le guance rosse.
Ma, davvero, Draco si sentiva a pezzi.
Erano ore che aveva deciso di rifugiarsi da solo, preferibilmente all'aria fresca. Ed aveva deciso che la collina poco più distante dalla casa fumante di Agrid fosse una bella idea.
Ma prima non aveva idea che la pioggia sarebbe diventata la sua compagna.
Draco poteva benissimo essere nella sala grande a mangiare quella benedetta cena che bramava, o nella sala comune di Serpeverde, o sul suo letto.
Ma nessuno di quei posti gli avrebbe dato la solitudine che adesso, più del resto, voleva.

Merlino santissimo se era stato stupido!

Non riusciva a perdonarsi, come aveva potuto tradirsi così?
Si sentiva un coglione, un emerito imbecille!

Pansy lo stava sicuramente aspettando, e molto probabilmente era anche in pensiero.
Blaise lo stava aspettando, e poco ma sicuro, era preoccupato.
Theodore lo stava aspettando, ma dato che non si faceva prendere troppo dal panico e dato che si fidava di Draco, non era ancora caduto vittima dei peggiori pensieri.
E poi c'era Potter. Potter sicuramente non lo stava aspettando, e nemmeno in una terza vita parallela si sarebbe preoccupato per Draco.

E perché mai Draco stesso si sarebbe dovuto preoccupare di cosa pensava e faceva Potter?

Mesi prima avrebbe detto che non lo sapeva che semplicemente era odio, che in realtà era solo curioso, o che voleva guardarsi le spalle.
Insomma, che cazzo, era Potter! Cosa gliene sarebbe dovuto importare?
Lui lo odiava. O-di-a-va.

Però, stando a sentire le perle di saggezza di Pansy, il filo sottile che differenzia amore e odio, a volte si spezza, e tu ti ritrovi a provare il contrario di ciò che credevi, senza però poterci fare più di tanto. Ed il ragionamento non faceva una piega.

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