Una decina di minuti prima.Continuava a tossire tantissimo, quella dannata pozione aveva qualcosa all'interno che- che probabilmente solleticava pesantemente la sua gola, perché era una sensazione fastidiosa ed insopportabile.
Iniziò a cambiare idea quando questa divenne pure soffocante, Harry sentiva l'aria sempre meno presente e la tosse sempre piu accentuata.
Sentì anche Malfoy iniziare a tossire più pesantemente, fino a sentirlo cadere, e poté immaginare sulle ginocchia.
Poi la gravità gli parve più pesante del solito, e poco dopo seguì Malfoy, cadendo anche lui in ginocchio.Fu tentato di chiamare il biondo solo per convincersi che l'altro era ancora lì vicino a lui, però non poté dire nulla.
Quando allora iniziò a sentire la tosse del compagno sempre più distante, quando la sentì sfumare fino al non sentirla proprio più, lì Harry sentì il cuore battere velocissimo.
Tutto ciò gli fece aprire gli occhi, ma non vide il serpeverde da nessuna parte.
Ad Harry si mozzò il fiato, preso da quella che poteva sembrare asma, anche se il Grifondoro non ne soffriva.Notò bene che però aveva smesso improvvisamente di tossire.
Iniziò ad ansimare pesantemente, mentre un enorme peso sul petto iniziava ad intensificarsi. Si disse di restare calmo, di essere lucido, e di capire per bene che stesse succedendo, e, contrariamente a cosa aveva pensato, si ascoltò. Dopo un minuto passato a lottare contro sé stesso, finalmente riprese un minimo controllo di sé e di tutto il suo corpo.
Gli occhi del Grifondoro scattarono per la sala alla ricerca disperata del biondo. Dove cazzo si era ficcato quell'idiota?! Gli stava facendo prendere una minchia di colpo, se era un altro scherzo di merda uno schiaffo non glielo avrebbe tolto nessuno, per Merlino!
«Malfoy!» però nulla rispose. Solo un silenzio ovattato. Sembrava ci fosse solo lui, unico essere vivente in quel posto. Gli scese un brivido per la schiena.
No. No. Malfoy era ancora là, non lo avrebbe abbandonato, no?Ancora una volta gli venne in mente l'opzione Voldemort, ma si scoprì sicuro di sé quando si disse che non lo avrebbe mai fatto, Malfoy. Non è che avesse prove, anzi, piuttosto sembrava più vicina di prima questa teoria, ma Harry gli aveva detto che si fidava adesso di lui, e non a caso, se Harry diceva una cosa tanto importante non aveva mezze verità, o era sì, o era no, ma si poteva stare certi che fosse la verità.
«Malfoy dove ti sei cacciato, razza di imbecille?!» urlò a pieni polmoni Harry. Ancora una volta però nulla, né una risposta, né un rumore oltre a lui. Le mani si strinsero alla stoffa dei pantaloni, mentre gli occhi si spalancavano dalla comprensione.
Malfoy aveva paura quanto lui di rimanere solo, e soprattutto in un luogo come quello, dove niente era sicuro, non si sarebbe mai allontanato troppo proprio per non perdere Harry di vista, ma di lì a poco non c'era davvero nessuno, nemmeno un ragno, niente di niente.Ora, oltre alle mani, era decisamente tutto Harry a tremare.
«MALFOY CAZZO, DOVE SEI?» urlò ancora, ma per la terza, irritante, deludente volta, il silenzio rispose per lui.
Perché? Perché non rispondeva? Erano solo 5 minuti al massimo che lo aveva perso di vista...
«...dove sei Draco...?» chiese poi rassegnato, sussurrando. Forse sperando di sentirlo, ma invano.
Un amaro si diffuse nella bocca, e la consapevolezza sempre più veritiera del fatto che era solo, senza nessuno, senza mezza idea di che fare, cominciava ad invadere la mente del giovane moro.
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"Everything For Love"
FanfictionNon era il momento giusto Non era il periodo giusto Non erano le persone giuste Non era il fato ad essere giusto, Eppure il loro amore crebbe, per poi essere brutalmente distrutto. Dal capitolo (...) Adesso che ci pensava, Silente non poteva averlo...