Draco prese un grosso respiro.
«okay, okay... Tu Peeves vuoi un giuramento, noi la libertà, esiste una magia che fa al caso nostro: il voto infrangibile» Improvvisamente il volto del poltergeist perse ogni traccia di divertimento, ogni sfumatura di emozione. Non disse nemmeno nulla, ma guardò con occhi guardinghi e sospettosi il verde argento.Poi sorrise, e guardò il biondo con cattiveria.
«pensi davvero che te la caverai così? Io non é stupido, tu sei un approfittatore, un opportunista, quelli come te si sono sempre approfittati di io!» Draco lo guardò male, con quello sguardo da chi sembra si stia mordendo la lingua piuttosto di parlare. Ma avrebbe fatto di tutto ormai.«quindi cosa vuoi di preciso in cambio di un passaggio di nuovo nella scuola?» intervenne Harry, vedendo con quale fatica Draco si stava trattenendo. Anche lui si sentiva estremamente impotente e costretto, ma non c'era modo né tempo per poter trovare un altra soluzione, ammesso che ce ne fossero.
Peeves fece una piroetta felice, e batté le mani come un bambino che l'aveva vinta.
«Un voto infrangibile non si infrange, ma un'anima serpeverde imbroglia, inganna, é subdola... Me vuole che in nessun modo, scritto o intuitivo, qualcuno lo venga mai a sapere... Quindi me vuole che, nel caso qualcuno si faccia troppo curioso lui e te usiate una cruciatus sul suddetto impiccione finché quella voglia non venga estirpata» Draco lo guardò impotente, ed Harry pure. Una cruciatus era una magia crudele e dolorosa oltre ogni limite, tutto l'odio e la sete del dolore altrui erano racchiusi in quella magia... Ma nessuno sarebbe atrivato a tanto per sapere i fatti loro, no? Quella sarebbe stata l'ultima carta da usare proprio nel caso più estremo... Nessuno sarebbe arrivato fino a quel punto.
Si scambiarono uno sguardo d' intesa fra loro, e poi annuirono.
Passarono alcuni secondi nei quali Malfoy guardò con astio viscerale il poltergeist, mentre questo era tornato ad essere un mistro fra serio e inquietante e divertito. Peeves stava tacendo sul fatto che si trattava di magia oscura, e Draco non aveva intenzione di dirlo, non ora che tutto stava andando finalmente bene. Sapeva come l'argomento "usanze ed insegnamenti Malfoy" non fosse il preferito di Potter.«beh, allora, che stiamo aspettando?!» esclamò Harry, dopo aver studiato attentamente i due. L'aria era carica di tensione, ed il tempo pareva essersi fermato. Ma perché?
«okay... Uhm, io so eseguila, Potter te la posso insegnare io, dopo...» riprese Draco, impacciato. Peeves si avvicinò ai due ragazzi, puntò Harry e tese il braccio. Li stava guardando senza spiccare parola né niente, ma si vedeva che non si fidava, e che se qualcosa fosse eluso dal suo sapere loro ne avrebbero pagato le conseguenze.
Harry guardò la mano tesa del poltergeist, non sapendo bene che fare, ma poi Draco lo guidò fino a fargli intendere di prendergli il braccio. Harry lo fece, senza particolare timore. Per lui era un incantesimo qualsiasi. Anche se sapeva che era in qualche modo pericoloso, dal modo in cui Malfoy e Peeves si comportavano, e da come prima Malfoy si fosse preoccupato per lui.
Draco mise la sua bacchetta contro le loro braccia, la sua intera energia incanalata lì, nell'oggetto della sua magia. Doveva farcela, doveva per forza, o non sarebbe più uscito, non sarebbero più usciti, e questo non poteva permetterlo.
Era già pratico di incantesimi oscuri, Bellatrix non si era risparmiata, e lui era un ottimo allievo. Quello di cui aveva paura era di non aver abbastanza potenza e forza, ma non doveva persarci. Sentì chiaramente i suoi vasi sanguigni chiudersi ed aprirsi in un attimo, avvertì subito un lampo gelato attraverso il suo corpo, e il familiare scorrere della magia dentro lui lo pervase. Aprì, gli occhi, formulò la frase e quello, che parve come un serpente di bianca luce, si avvolse attorno alle braccia unite di Potter e Peeves. Harry sentì la linea bianca sulla sua pelle, e sentire la magia più "solida" del solito gli fece uno strano effetto. La cicatrice formicolò per qualche secondo, ma lui non ci fece granché caso, tentando di concentrarsi su altro. Draco fece un grosso sorpiro, ma divenne tremulo e per niente appagante, quindi si interruppe quasi avesse il singhiozzo. Guardò i due, e capì che la magia era venuta perfetta dal modo in cui l'energia si muoveva e allo stesso tempo restava nella traiettoria giusta. Si vedevano come delle onde di energia strisciare, e sì, c'era riuscito.
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"Everything For Love"
FanfictionNon era il momento giusto Non era il periodo giusto Non erano le persone giuste Non era il fato ad essere giusto, Eppure il loro amore crebbe, per poi essere brutalmente distrutto. Dal capitolo (...) Adesso che ci pensava, Silente non poteva averlo...