Capitolo 21

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«FINALMENTE TI HO TROVATO, Santa Morgana, dove sei stato eh? É tutta la mattina che ti cerco Harry Potter! Tutta-la-mattina, e perché non sei tornato ai dormitori, eh? ALLORA?!» Ginny Weasley, in tutta la sua amorevole esistenza, era ora davanti al moro dagli occhi verdi, ed Harry poté giurare di aver sentito ridacchiare appena Malfoy.
Harry cercò di fare un sorriso di scuse a Ginny, ma la ragazza era furibonda, e anche piuttosto in disordine: capelli arruffati, due occhiaie sulla pelle diafana ed i vestiti stropicciati. Non doveva aver chiuso occhio quella notte.

«Ginny- uhm- ciao Ginny, ehm, ho avuto da finire tutta la biblioteca-» Ginny prese il polso di Harry, strattonandolo per fargli intendere di alzarsi, ed il moro meccanicamente lo fece. Era così odiosa, Draco non aveva idea del perché, fra tutte le persone esistenti nel Mondo Magico, Potter si fosse proprio innamorato di una persona come Ginny Weasley. Sul viso di Draco spuntò una smorfia, poi si costrinse a cancellarla.

«e poi guardati! Sei ridotto uno schifo! Che hai fatto al viso eh?! E ai vestiti? Oddio, che schifo, la tua divisa é un disastro Harry, un di-sa-stro!» Il moro si sentì vagamente ferito dalle parole di Ginny, ed un primo pensiero buttato lì fu "non voglio che Ginny pensi che io sia uno schifo". Al che, quando Draco vide come il moro si guardava a disagio e quando Harry abbassò lo sguardo sui suoi vestiti, e cercò impacciatamente di togliersi i residui di polveri che ancora erano sui vestiti di entrambi i ragazzi, non ci vide più. Come si permetteva?! Gli aveva essenzialmente detto che faceva schifo!

LEI faceva schifo, non Potter.

«ma buongiorno a te splendore, come sei bella questa mattina! Nuovo look i capelli arruffati o stai facendo pubblicità ad una nuova marca di balsami di Fred e George? Oh, e i vestiti sono davvero divini, non avevo mai visto un tale livello di trascurazione, quasi da prima pagina!» disse allora Draco, con una voce sarcasticamente fredda ed estremamente trattenuta. Harry si girò verso il biondo, e trattenne un sorriso. Gli fu strano che adesso era Malfoy a difenderlo da Ginny, e non il contrario. Anche se, a dirla tutta, per Ginny era il suo modo di preoccuparsi per lui, anche se non così ortodosso.
Draco lui strinse i pugni istintivamente. Non doveva fare cazzate, quella- quella brava donna  restava comunque la ragazza di Potter. Già, la sua ragazza. Puah.

Ginny girò immediatamente lo sguardo verso il biondo, con occhi furenti. Pronta ad esplodere, pronta a lottare contro il serpeverde. Draco si alzò a sua volta in piedi, superando in atlezza Ginny di parecchi centimetri, guardandola così dall'alto in basso, ghignando a poca differenza di distanza da lei. E Ginny si sentì, suo malgrado, meno sicura di prima.
Harry avvertì aria di tempesta di lì a poco, e guardò Draco con viso supplicante, prendendo istintivamente la mano a Ginny. Questo la calmò, per quanto lei stessa non avesse voluto.

«Malfoy, non fare lo spaccone, te stai messo anche peggio, solo che con te non si può rimediare, sei brutto di natura» a questo punto fu Ginny a ghignare, vedendo come lo sguardo del biondo avesse cambiato espressione di colpo. Draco si morse a forza il labbro inferiore, lanciandole uno sguardo alla vecchia Malfoy, per poi sorriderle falsamente. Se solo avesse potuto quella troia sarebbe stata sotto terra in quel momento... Magari a farsi fottere da Peeves. Dio, quanto ci avrebbe goduto nel vederla implorare pietà.

Harry vide come Draco stesse facendo fatica a trattenersi, ma apprezzò lo sforzo. Non aveva idea di cosa gli passasse per la testa.

«Ginny!» intervenne Harry. La sua ragazza gli scoccò un' occhiata calcolatrice e sospettosa, ma lasciò cadere lì la cosa. Ed Harry decise che quello era esattamente, inesorabilmente inequivocabilmente, il momento giusto per dire alla sua ragazza come stavano adesso le cose. Che Ginny lo volesse o no, ora Draco era- uhm- era una specie di suo amico, o che dir si voglia. Non avrebbe rinunciato a quella fiducia che si era intaurata fra lui ed il serpeverde.

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