Ero fradicia, a parte le Converse e la giacca che non mi avevano seguito nel fiume e che erano abbandonati per terra accanto a me, ma il fatto che io fossi completamente bagnata non mi dava fastidio, il fatto che invece Lorenzo continuasse a guardarmi come se fossi pazza si. I suoi bei occhi castani erano fissi su di me, increduli quasi, mentre mi stringevo addosso la coperta che mi aveva notato un poliziotto.
-A dare l'allarme è stata una donna che vive nel quartiere, ha trovato i genitori della piccola e sua fratello, purtroppo il padre del ragazzo è morto, gli altri sono in stato di schok.-spiegò un poliziotto a un signore alto, di colore, vestito in con giacca e cravatta, probabilmente un ispettore. L'uomo si volto verso di me che ero seduta su una barella nell'ambulanza e si avvicinò con calma. Lore era accanto a me con le braccia incrociate e continuava a fissarmi, mentre io evitavo il suo sguardo e mi guardavo intorno, dei medici stavano visitando la bambina.
-Buonasera.- esordì con tono calmo -Lei è?-
-Rioko...Rioko Azkume- riposi con voce roca, mi sentivo un pò intontita e il tatuaggio, lievemente più scuro, bruciava ancora: non avrei potuto più tuffarmi in acqua per le prossime settimane.
-Signorina Azkume, esattamente come... è stata coinvolta nell'azione?- domandò cortesemente, scegliendo le parole con attenzione, troppa attenzione per i miei gusti.
Mi morsi il labbro, difficile rispondere.-Io... ho semplicemente sentito le urla della bambina e mi sono tuffata per salvarla.- buttai lì, sperando di essere credibile.
-Quindi non ha visto uno degli aggressori?-
Tenni gli occhi bassi.-No.-
-Non ha combattuto con lui per salvare la bambina?-
Il "regalo" di Gaito si era finalmente reso utile cancellando i ricordi di tutti, ma forse non quelli della bambina.
-Non ho fatto niente del genere.- la mia voce era bassa e vagamente sottomessa.
-In effetti è impensabile che una ragazzina come te riesca a fermare un uomo.- rifletté l'ispettore a voce alta.
Alzai gli occhi ad incontrare i suoi, discretamente arrabbiata per ciò che aveva detto: anche se era molto meglio che mi vedesse come una ragazzina indifesa, la cosa mi irritava non poco, era come dire che non ero all'altezza, mio pare me lo ripeteva di continuo.
-Hai corso un bel pericolo stasera, te ne rendi conto?-
No, sono stupida! -Ho solo tirato fuori una bambina dalle acque del torrente.- la mia faccia era una maschera, lo sguardo nuovamente fisso a terra, il mio tono era tranquillo, la voce vagamente roca, adoro il modo in cui riesco a controllarla.
-Sei sicura di non aver visto niente?- domandò di nuovo.
Certo che li ho visti, chi pensa li abbia uccisi? Cherz Bronz versione francese? -No, non ho visto niente.- accompagnai la risposta con un cenno di diniego, sempre tenendo la voce bassa.
-Capisco. E per caso hai sentito degli strani rumori?-
Tipo un risucchio? Se lo avessi sentito sarei morta, perché sarebbe significato che mi aveva morsa. -Che genere di strani rumori?- chiesi fingendomi confusa.
Lui fece per spiegarsi, ma fu interrotto da Lorenzo. -E' proprio necessario? Ne ha gia passate abbastanza per stasera, non crede?-
Guardai Lore confusa, la sua galanteria e la sua gentilezza avrebbero potuto tirarmi fuori di un guaio, sarà per questo che mi sentii felice di quell'intervento e mi trovai a sorridere come una stupida.
Lui lo guardò un attimo, come valutando qualcosa, poi fece un cenno con la testa e se ne andò senza dire più niente.
Afferrai una manica della giacca di Lorenzo , sempre continuando a stringere la coperta, lui non mi guardò. -Scusa se sono sparita.- farfugliai, in tono di scusa, mi sentivo davvero dispiaciuta.
Lui si voltò a fissarmi, lo sguardo improvvisamente freddo e impenetrabile, i suoi occhi che mi ricordavano di solito un brillante cielo estivo, ora sembravano una lastra di ghiaccio e per di più metallizzata... la cosa suonava strana anche a me.
-Cavoli. Non ti avevo mai visto arrabbiato.- il commento, in tono lievemente sarcastico, mi uscì prima che potessi fermarlo, ma i miei occhi tornarono bassi, evitando i suoi.
Lorenzo non disse niente, rimase rigido, fermo, senza scostarsi ne avvicinarsi; alle mie spalle sentivo lo sguardo di qualcuno, uno sguardo che mi diede una sensazione molto spiacevole.
-Puoi spiegarmi una cosa?- la voce che udii era un sibilò, conteneva rabbia, sconcerto, odio e un altro sentimento che stranamente non riuscivo a individuare, ma che permeava anche gli altri. -Come sei finita in questa situazione?-
Abbassai lo sguardo incerta su cosa dire.
Lore mi alzò il viso con un dito costringendomi a guardarlo, la sua pelle fredda mi sfiorava appena.
-Allora?- domandò la voce sibilante di prima. Mi ci volle un pò per capire che quella voce era di Lorenzo , fino a quel momento non mi ero accorta che fosse la sua perché era totalmente diversa dal tono che aveva di solito. Non era giocoso o irriverente, non assomigliava a qualcosa nascosto nell'ombra in una giornata di sole - che era l'immagine che mi trasmetteva di solito la sua voce- ma qualcosa di più oscuro, più profondo... più pericoloso.
-Io...- iniziai senza nemmeno uno straccio di idea di come continuare. -...io non...-
-Non lo sai?- domandò con il solito tono, mi fece rabbrividire per un istante, ma solo per uno.
Gli lasciai la manica della giacca e pesai a una risposta, sentendomi molto a disagio e imbarazzata:che scusa potevo inventare? Forse potevo dire di essere stata affascinata dal vampiro, certo, non in questi termini.
-Ecco... più che non saperlo...-mi sentivo davvero imbarazzata all'idea di fingere di confessare di essere stata "adescata" non so bene come da un tizio, o per meglio dire da un vampiro, anche se era una scusa. In condizioni normali non lo avrei mai confessato. Appunto, non lo avrei mai confessato, quindi perchè dirglielo?
-Cos'è? Ti hanno mangiato la lingua?-il suo sarcasmo era velenoso, non era da lui.
-Senti non so che ti sia preso...-iniziai alzandomi poggiando i piedi a terra. -Ahi!-
Senza rendermene conto avevo pestato un sassolino piuttosto tagliente: mi misi seduta di nuovo e mi guardai il piede, il sasso cadde a terra quando lo toccai con una mano e dal punto in cui era iniziò a uscire sangue che tanto per cambiare macchiò la calza..
-Vado a chiamarti un medico.-la voce di Lorenzo suonò angosciata, non riuscii nemmeno a vederlo allontanarsi.
Rimasi seduta in silenzio fino a quando un medico arrivò con un cerotto.
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||•Mermaid Vampire•||♡Lorenzo Ostuni♡
FanficRioko è un adolcescente molto particolare, prima di tutto perchè non è affatto un adolescente, poi perchè ha il piccolo difetto di diventare una sirena per sconfiggere il male che si cela sotto gli abissi. ma si innamorerà di un ragazzo che va a scu...