- To be born again -

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-Disturbo?- domandò la voce ironica di Gaito, non avrei saputo dire da quanto era arrivato, stretta tra le braccia di Lorenzo riuscivo solo a pensare a lui.
-Giusto un po'.- bisbigliai in risposta, con la faccia contro il petto del mio bel vampiro.
-Rioko.- mi ammonì con la sua voce profonda e imponente.
Mi voltai appoggiando la schiena al petto di Lorenzo e guardai la fluttuante sfera azzurra che splendeva davanti a me.
-Se avete finito lo scambio di effusioni vorrei che ve ne andaste.- disse Gaito con tono severo.
-Ci stai buttando fuori?-
-Lui non può restare qui. I vampiri, che siano o meno amanti delle mie sirene, non sono i benvenuti nella mia casa.- chiarì.-Immagino tu voglia seguirlo... come Telete.-
Se fosse stato umano lo avrei guardato negli occhi, così invece non era possibile e mi limitavo a fissare la sfera azzurra con aria persa.
-L'ho incontrata. Telete intendo.-
-Lo so.-
-Sei stato tu a farci incontrare?- domandai curiosa.
-Telete si è praticamente uccisa, non riusciva a conciliare due dei suoi sentimenti contrastanti. Erano così intensi che ha finito per autodistruggersi. E io, che ero suo padre, non potevo far altro che restare fermo a guardare.-
-Ma allora perché mi hai mostrato il passato di Lorenzo ?-
-Perché la tua scelta fosse sicura e ragionata, perché non ti tormentassi tanto da fare la stessa fine di Telete. Le mie sirene ...- la luce si fece cupa, triste. -Non desidero vedere il vostro dolore, non voglio che vi autodistruggiate. Vi ho scelte io e io farò quello che posso per proteggere il vostro futuro.-
-Come un "padre"?- ho domandato con un sorriso, allungando le mani verso quella sfera azzurra che si posò dolcemente sui miei palmi, mi sentii pervadere dal calore, come quando entravo nell'acqua tiepida e poco profonda del mare in un pomeriggio d'estate.
-Se è questo il modo in cui scegli di vedermi.-
-Come un padre che non approva il fidanzato della figlia.- disse Lorenzo sottolineando le parole "padre", "fidanzato" e "figlia".
-Si, esattamente.-assentì Gaito con voce severa.
Sorrisi.
-Sarah e Leslie vi accompagneranno nuovamente sulla terra ferma.-disse alzandosi dalle mie mani.
Lo fissai confusa -Leslie?-
-Avrai bisogno di lei per tornare indietro, non puoi farlo nel solito modo con lui appresso. Leslie può riportarvi facilmente lì.-
Feci un cenno d'assenso con la testa. -Ce ne andremo appena Sarsh e Lorenzo saranno pronti.-
-Mi metto la maglia.- disse subito Lorenzo scendendo velocemente dal letto e tornando in bagno.
Sorrisi guardando Gaito. -Non posso fare niente per Noelle?- domandai
-Vuoi dire perché vi accetti?- domandò suadentemente Gaito .
-Esattamente.-
-Pensavo l'avessi capito che non esiste un eventualità simile. È per questo che ho fatto in modo che incontrassi Telete, perché capissi che non è una buona idea lasciare le cose a metà. Se hai scelto quel ... vampiro ...>> sembrò che gli ci volesse tutto la sua forza per pronunciare quella parola, non andava giù nemmeno a lui il fatto che mi fossi innamorata di un vampiro. << ... non devi fare le cose a metà, devi andare fino in fondo.-
Feci un cenno d'assenso, riflettendo. In un certo senso non me la sentivo ancora di abbandonare Noelle, soprattutto dopo quello che avevo visto. Inoltre avevo la sensazione che tra noi le cose fosse state lasciate a metà, che non avessi mai affrontato veramente Noelle, forse perché non l'avevo mai vista veramente: per me lei era una sorta di creatura incredibile, l'avevo messa su un bel piedistallo per ammirarla e prendere esempio da lei, ma non mi ero fermata a riflettere sul divario che in questo modo si era creato tra di noi.
-Ho solo una domanda da porre.- dissi infine dopo alcuni istanti di silenzio.
-Sarebbe?-chiese Gaito.
-Sei dalla mia parte o dalla sua?- domandai.
-Che vuoi dire?-
-Voglio sapere se, quando Noelle si presenterà con Hypnos e Thanatos io potrò dire loro che se mi fanno del male se la vedranno con te o no.-
Scese il silenzio per alcuni istanti.
-Si.- acconsentì alla fine. -Puoi dirglielo.-
-Bene,mi sarà utile. E Gaito...-
-Cos'altro vuoi?- domandò di pessimo umore, con tono lamentoso. -Dovrò già litigare con quel musone di Ade, che altro vuoi da me?-
Sorrisi -Grazie per avermi fatto incontrare Telete.-
La luce della sfera brillo in modo accecante per un instate, e fu come se si dilatasse, per poi tornare normale.
-Di niente.- La sua voce era diventata dolce, come il rumore delle onde.
Lorenzo mi avvolse la vita con un braccio, tirandomi a se. -Noi andiamo.- disse più a me che a Gaito.
Una risata riempì la stanza, come lo scroscio dell'acqua, poi come era arrivata scomparve. -Sei audace vampiro, non c'è che dire. Ma vai adagio, hai tra le mani uno dei tesori più preziosi del mare, e una parte di lei apparterrà sempre a me.-
Visto che era vero non dissi niente, mi limitai a trascinare Lorenzo alla mia porta, quando l'aprii trovai sedute davanti ad aspettarmi Sarah e Leslie che conversavano amabilmente. Quando aprii la porta mi fecero un cenno di saluto e continuarono a parlare in latino, non capivo un tubo e mi voltai verso Lorenzo  che alzò le spalle con un sorriso.
-Vampiro.- chiamò la voce di Gaito.
Il silenzio calò al suono della sua voce, mi ricordava la mia classe delle medie, dove il silenzio scendeva per il tempo in cui la professoressa dice "oggi interroghiamo" e riprendeva un attimo dopo che erano stati pronunciati i nomi.
Lorenzo tornò indietro lanciandomi un occhiata, come per dirmi di non muovermi, quando riapparve la mio fianco aveva un espressione indignata.
-Che raccomandazione inutile!-borbottò irritato.
Lo guardai con aria interrogativa, ma lui si limitò a scrollare le spalle. -Andiamo.- bisbigliò
-Fate attenzione.- si raccomandò Gaito prima di sparire.
Leslie ci sorrise con sguardo apparentemente gentile. -Sei pronta?-
Feci un respiro profondo. -Si.- risposi infine. -Sono pronta.-
-Bene, andiamo.- e senza più una parola ci guidò nella sala principale del tempio e poi di nuovo sulla terra.

||•Mermaid Vampire•||♡Lorenzo Ostuni♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora