Qualcuno mi stava accarezzando la testa con tocco gentile, una mano fresca e delicata, sentivo attorno a me la calca delle persone. Non riuscivo ad aprire gli occhi, le mie palpebre non avevano alcun desiderio di alzarsi, la sola idea le faceva inorridire.
In lontananza sentivo il rumore della pioggia, eppure l'ultima volta che avevo visto il cielo mi era sembrato sereno, senza nemmeno una nuvola, neanche in lontananza.
-Rioko.- bisbigliò nel mio orecchio Lorenzo , la sua voce era gentile e colma di preoccupazione. Sentii la sua mano accarezzarmi di nuovo la testa, spostandomi alcune ciocche di capelli. -Rioko, ti prego rispondimi.- ad ogni parola la sua voce sembrava più ansiosa.
Provai a sollevare le palpebre e con tutte le mie forze riuscii ad aprire gli occhi, sorrisi a Lore che mi guardava con preoccupazione, ma sentii le lacrime scivolarmi giù dagli occhi. Alzai le mani e me li posai sugli occhi per tapparli, mentre le labbra di Lorenzo mi sfioravano la guancia con un bacio gentile.
-Sarah ...- bisbigliai piangendo.
-Ssh ...- bisbigliò Lorenzo stringendomi, era sdraiato sul letto accanto a me -Va tutto bene.- disse accarezzandomi il braccio e stringendomi a se con dolcezza. Sentivo le sue braccia circondarmi e le sue mani accarezzarmi con infinita gentilezza, mentre la sua voce continuava a rassicurarmi.
Smisi di piangere quando ormai la sua camicia era bagnata dalle mie lacrime e mi sentii priva di forze. Lore mi abbracciava ancora, pensavo o speravo che non mi avrebbe più lasciata andare. Lo abbracciai anch'io, lasciando andare i punti della sua camicia che avevo stretto fino ad un istante prima e facendo scivolare le sue mani fino ad arrivare alla sua schiena; appoggiai lentamente la guancia al suo petto e chiusi gli occhi mentre lo sentivo respirare.
-Lori.- lo chiamai con un filo di voce.
-Dimmi, piccola.- sussurrò nei miei capelli.
Rimasi in silenzio un istante prima di trovare il coraggio di bisbigliare -Dov'è Sarah?-
Lo sentii irrigidirsi e il silenzio in un attimo mi sembrò pesante. Alzai il viso per guardarlo in faccia ma non ci riuscii molto, mi guardai allora intorno e in un attimo realizzai di essere in infermeria. Cercai di scostarmi da Lorenzo per mettermi seduta, ma quando mi mossi lui mi strinse ancora più forte.
-Il corpo è ancora dove .... - non terminò la frase e io rimasi in silenzio aspettando di sentire il dolore trasformarsi in lacrime, ma non successe. Era passato troppo poco tempo da quando avevo pianto.
Serrai gli occhi però e strinsi le labbra per impedirmi di gridare quando il dolore, forte come una pugnalata al cuore, mi colpì. Mi irrigidii e ispirai sonoramente, poi Lore riprese ad accarezzarmi lentamente la schiena e io iniziai a sentirmi meglio, almeno un po'.
-Da quanto sono qui?- domandai ancora.
Lorenzo rimase in silenzio, poi si guardò intorno come cercando una risposta. -Non lo so.- disse alzando un braccio per guardarsi l'orologio da polso. -Sono le cinque e trenta ... Circa sette ore, direi.- concluse con indifferenza.
Mi discostai un attimo da lui per guardarlo negli occhi -E mi sei stato accanto per tutto il tempo?-
-Certo! Dove volevi che andassi?! Non ti avrei mai lasciato da sola in questo stato!- rispose in tono offeso.
-Ma ti sei almeno allontanato per mangiare?- chiesi in tono di rimprovero. Stavo già abbastanza male di mio, non volevo che stesse male anche lui per colpa mia.
-Non ho fame! Non ho bisogno di niente! E poi in questo momento non ti lascerei sola nemmeno se venisse Dio stesso a chiamarmi!-
-Ma Lore ...!- iniziai, ma lui mi zittì con un bacio.
Mi prese il viso tra le mani e strinse delicatamente -Tu sei più importante Rioko!-
Non gli negai un sorriso, sebbene appena accennato.
-Non hai idea di quanto fossi preoccupato.- riprese. -Quando Hanon ti ha detto quello che era successo ...- a quella parole serrai gli occhi e lui mi baciò la fronte poi proseguì. -Mi sei praticamente svenuta tra le braccia. Ti ho portato qui di corsa e l'infermiera ha iniziato a blaterare ipotesi fino a quando non ha sentito quello che era successo e poi ha detto che il tuo svenimento era dovuto al forte choc. Dio! Ti giuro che avrei voluto prenderla a calci. Ma Hanon me lo ha impedito.-
-Meno male.- commentai a mezza voce.
Lui sorrise. -Si, bè ... se la stava cercando. Comunque mi sono rifiutato categoricamente di muovermi di qui finché non avessi perlomeno ripreso conoscenza e avresti detto che stavi bene.-
Lo abbracciai e mi strinsi a lui con più forza, non volevo che se ne andasse! Non doveva allontanarsi nemmeno di un centimetro! ... O avrebbero potuto uccidere anche lui. Poi però la mia parte razionale ebbe il sopravvento: era improbabile che attaccassero un altro essere umano così presto, e Lorenzo non solo aveva saltato tutte le ore di lezione, ma era anche digiuno e questo solo perché mi era voluto restare accanto.
Sciolsi l'abbraccio e lo allontanai.
-Vai a mangiare qualcosa.- lo pregai incrociando il suo sguardo. -Io sto bene.-
-Non ho fame.- rispose attirandomi nuovamente a se.
Chiusi gli occhi, volevo sprofondare in quell'abbraccio e non pensare più a niente, ma non era giusto e non volevo farlo preoccupare così tanto, quindi mi costrinsi ad allontanarlo.
-Lori, io davvero sto bene.- lo rassicurai. -Non preoccuparti! Vai pure! Devi mangiare qualcosa e poi hai le prove ... Non puoi mancare.-
-Non ho intenzione di muovermi da qui!- chiarì serio.
Scossi la testa -Non puoi restare qui per sempre - anche se lo avrei voluto e tanto. -Non ti preoccupare e vai. Io mi sento un po' stanca, penso che dormirò un po'.-
-Hai dormito fino ad ora.- mi fece notare.
-Ho voglia di stare da sola.- provai a cambiare approccio.
Lui mi fissò negli occhi, poi sospirò stancamente e mi rivolse uno sguardo dubbioso.
-Va bene.- acconsentì alla fine. -Andrò a prendere gli appunti da Hanon, passerò in mensa e poi andrò ai primi cinque minuti delle prove.-
-Lorenzo , la recita è domani!- gli feci notare.
-So le battute e so recitare!- mi fermò prima che iniziassi la predica. -Al contrario di te.- aggiunse scendendo dal letto. -Sei una pessima bugiarda. Non mi hai convinto nemmeno per un istante.-
Gli lanciai uno sguardo mortificato e lui si chinò a baciarmi le lebbra, un bacio leggerissimo e dolcissimo. Poi mi guardò negli occhi prima di bisbigliare -Prometto di tornare presto, tu fa la brava e riposa, d'accordo.-
Mi sforzai di sorridergli e feci un cenno d'assenso con la testa.
-Brava piccola.- disse chinandosi a baciarmi di nuovo.
Se ne andò via senza voltarsi indietro, anche se a ogni passo sembrava averne voglia, o forse ero io a volere che lo facesse perché temevo che se lo avesse fatto gli avrei detto di tornare sul letto con me.
Rimasi stesa a fissare il soffitto: come era successo? Come era potuto succedere? Sarah non era debole, al contrario credo fosse la più forte e combattiva con le tre, era così in gamba e non potevo credere che fosse morta! Mi sembrava così strano ... Il mio piano era andato in fumo, ma in quel momento non me ne importava niente.
I passi di Noelle mi distrassero dai miei pensieri, mi voltai a guardarla mentre camminava con passo elegante e leggero, aveva un lieve sorriso sulle labbra e sembrava molto tranquilla. In effetti era raro che Noelle si lasciasse andare, ma accidenti! Sarah era stata uccisa da un vampiro.
Noelle si sedette sul mio letto e mi accarezzo con una mano la guancia. -Stai bene, Rioko?- domandò con preoccupazione.
La fissai un attimo incredula. -No.- risposi sconcertata.
-Capisco ....- bisbigliò con un sorriso dolce.
-Capisci? Sarah è morta! Cosa c'è da capire?- l'attaccai furiosa.
Stavolta mi rivolse un sorriso comprensivo. -Sarah non è morta tesoro.-
Rimasi a fissarla senza capire. La frase mi apparve nella mente come se fosse stata scritta su un foglio bianco in una lingua che conoscevo ma che non riuscivo a comprendere con chiarezza e più tempo continuavo a fissarlo più diventava chiaro eppure il significato continuava non arrivare.
-Che cosa?- chiesi confusa.
Noelle mi strinse con dolcezza la mano -Sarah sta bene. Era il tuo piano, con una piccola variazione.- aggiunse
-Cosa?- ripetei infiammandomi.
-Rioko, ora non prendertela, ma tu non sei esattamente una brava attrice. Abbiamo introdotto questa variante per questa ragione. Dovevo essere io a fingere di morire e abbiamo anticipato i tempi, ma era l'unico modo per ingannare tutti e rendere la cosa credibile.-
Feci tre respiri profondi mente pensavo che stavo per svenire non so se per la rabbia o per il sollievo.
-Mi spiace.- si scusò abbracciandomi -Lo so che era un po' estremo, ma Sarah ha pensato che fosse meglio così e io ho pensato che andasse comunque bene.-
Scoppiai a ridere e non riuscivo più a smettere.
-Giuro che la strozzo!- promisi tra una risata e l'altra.
Quando smisi di ridere mi asciugai le lacrime agli occhi e domandai. -Allora sta bene?-
Lei inclinò la testa con un sorriso dolce, i suoi capelli come oro liquido scivolarono dalla spalla sulla schiena, sorrise con un guizzo malizioso negli occhi.
-Sta soffrendo, se ti rincuora. Ha usato quell'incantesimo che si scioglierà verso mezzanotte e fino ad allora sarà una bella e scomoda statuina senza né respiro né battito cardiaco.- spiegò.
Sorrisi divertita. -Se l'è meritata.-
-Stasera devi essere pronta, quindi ora dormi un po', vedi di procurarti qualcosa per cena.- mi ordinò dolcemente.
Scossi la testa.
-Sto bene, non ho sonno.-
-A questo si può rimediare.- bisbigliò e i suoi occhi divennero liquidi come l'acqua del mare e la sua voce si fece profonda e musicale. -Stenditi per bene sul letto e chiudi gli occhi, rilassati.-
Lo feci, scivolai lentamente da seduta sotto le coperte, stendendomi sul letto e chiusi gli occhi, pochi istanti dopo sentii la voce di Noelle riempire la stanza. Era come ascoltare un angelo ... o una sirena; il suo canto riempiva la stanza come l'acqua cristallina riempie il mare, iniziai a sentirmi meglio, più leggera, più tranquilla e lentamente mi addormentai senza quasi accorgermene.
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||•Mermaid Vampire•||♡Lorenzo Ostuni♡
Fiksi PenggemarRioko è un adolcescente molto particolare, prima di tutto perchè non è affatto un adolescente, poi perchè ha il piccolo difetto di diventare una sirena per sconfiggere il male che si cela sotto gli abissi. ma si innamorerà di un ragazzo che va a scu...