-The Kids Aren't Alright-

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-Andrai in Giappone .-
Sembra una bella frase che apre la porta a mille opportunità, ma in realtà era proprio una fregatura. Sognavo di andare in Giappone da quando avevo dieci anni, il che non sembra molto tempo visto che ero morta a quattordici, ma anche se il mio aspetto era quella di una quindicenne (in cento anni ero cresciuta solo di poco, ora ne dimostravo quindici o sedici e meno male, almeno mi era cresciuto un po' di seno!) di anni ne avevo molto di più ormai. Erano passati cento anni ... così tanto tempo... e avevo imparato a combattere più o meno, e ora mi spedivano in Giappone . Gia sognavo di visitare Tokyo , Visitare il Giappone, credo che tutti lo vogliano almeno una volta nella vita, anche perché è così bella e splendida, con la sua arte, le sue architetture e i negozi. Avevo un limite di spese, ma almeno un tot di cose potevo comprarmele e in Giappone... avevo la lista di cose che volevo comprare! Invece...
Invece mi hanno spedito in un posto che sembra essere...bè.,.. diciamo che al confronto dove viveva Conan era più popolata.Il tempo nei templi degli abissi scorre più rapidamente, in realtà sulla terra erano trascorsi solo 10 anni, Gaito disse che mi aveva scelta per avere qualcuno che si integrasse facilmente nel mondo contemporaneo, quindi chi meglio di me? La storia che mi cercava da tanto tempo era una frottola colossale, lo diceva a tutte, era solo per fare spettacolo.
"Osaka", una regione molto popolata... e un collegio molto interessante da fuori. Non chiedetemi come, ma vicino (a meno di 600 km di distanza, quello in quel posto è "vicino") all'unico paesino vagamente decente di quella regione c'era una sorta di gigantesco castello che in realtà era un collegio. Odio i collegi e anche se ero la studentessa "Prima della classe".Una sirena può essere una studentessa modello? Mi suona strano in una maniera esagerata.
Stavo in una grande casa con una famiglia che non conoscevo ma chiesi il permesso se potevo stare da loro una ragazza mi guardava stranita dal come erano conciati i miei capelli ma mi accompagnò nella mia stanza e c'erano due letti e non avevo idea di chi avrebbe dormito con me. La camera non era molto grande ed era decisamente sobria, aveva un armadio in cui buttai i miei pochi vestiti e le mie tre uniformi. Si, uniformi! In collegio ci sono sempre delle uniformi (posso gridare?). Io odio le uniformi! Camicetta, gonna corta e calze, un paio di Converse nere se fa freddo una giacca... e avevo dimenticato il fiocco ! Un orribile fiocco rosso, intonata alla gonna nera (la odio!) che spiccava alquanto con l'inevitabile camicia nera con un tipo di gilé verde smeraldo. Mi lasciai cadere sul letto rassegnata, avevo addosso una maglietta mono spalla nera con una canottiera rosa, con ricamato un orsacchiotto e un paio di jeans strappati al ginocchio che si infilavano in un paio di Converse rosse . Il soffitto rosa della stanza metteva in risalto la personalità di quella ragazza , tutto trasmetteva un atmosfera come dello zucchero filato e io avevo una gran voglia di mangiarlo.
Le nostre scrivanie erano munite di computer e stampante, unico segno del fatto che ci trovassimo nel ventunesimo secolo, e sopra le scrivanie c'erano delle mensole in cui mettere i libri. Le finestra avevano delle tende azzurre, tutto mi ricordava il mare, la luce della lampada era luminosa: dovevo decisamente fare qualcosa per vivacizzare quella stanza, anche se già lo era!
I rumori fuori dalla porta mi fecero capire che la ragazza era ritornata a casa, rimasi sdraiata senza dire niente mentre delle ragazze entravano nella stanza chiacchierando.
-Si, quel professore è davvero antipatico.- fece una ragazza con una voce squillante, da ragazzina.
-Mi ha dato un voto orribile! Odio biologia!- disse un'altra, la cui voce era più bassa, quasi roca.
-A me sembra sexy!- disse un'altra con la voce sensuale.
-Ma che dici? Sasuke non ...- si interruppe.
Sentii gli occhi puntati addosso e alzai una mano in segno di saluto.
-Salve a tutte compagne di prigionia, sono Rioko.- mi presentai voltandomi per guardarle con un sorriso sulla faccia. I capelli mi ricaddero sul viso nascondendolo in parte, forse era arrivato il momento di tagliarli.
Una ragazza con i capelli biondi lunghi, scalati, tenuti  da due code lunghe come i capelli mi sorrise. Aveva gli occhi azzurri come due oceani e le labbra sottili, un viso lievemente squadrato i cui tratti erano ammorbiditi dal taglio dei capelli. Aveva un trucco leggero ma perfetto, non era molto alta e aveva un corpo minuto esaltato dall'orribile divisa della scuola; quella che indossava era perfettamente stirata, non aveva nemmeno una piega...come era possibile?
-Ciao, io sono Lucia.- si presentò cortesemente lasciando cadere lo zaino accanto ad un letto, poi ci si mise seduta con eleganza... bè era Giapponese! La sua voce leggera mi rivelò che era la ragazza che aveva preso un brutto voto. -Loro sono Rina e Hanon, da oggi saremo le tue compagne di classe , cerchiamo di andare d'accordo!- concluse cerimoniosa.
Mi misi a sedere sul letto incrociando le gambe e scostandomi i capelli dal viso, fissai le due ragazze che mi erano appena state presentate e sorrisi loro nel modo più naturale e spontaneo che riuscii a fare.
-Scusate, chi è Rina e chi Hanon?- domandai un po' impacciata.
La ragazza alta, con la camicia bianca e un pantalone diverso dalle gonne di quelle delle altre due si fece avanti, aveva i capelli neri con le maches verdi lasciati liberi,gli occhi erano di un brillante verde scuro e le labbra sottili. Il volto ovale aveva un ossatura sottile ed era ben proporzionato, le labbra sottili sporgevano leggermente. -Io sono Rina.- disse con voce delocata, era quella che aveva definito il professore sexy. Mi porse la mano e io la strinsi, aveva una stretta forte e un sorriso sveglio e acuto.
-Piacere.- dissi guardando prima lei e poi Hanon, che era una ragazza alta più o meno quanto me, quindi all'incirca un metro e sessantasette, i capelli blu lunghi mossi con due ferma capelli con due stelle e gli occhi azzurri, e la carnagione chiara. Era un po' magra non esageratamente , ma aveva un viso simpatico, a cuore, che irradiava allegria. -Allora, chi è il professore sexy?- chiesi spostando nuovamente lo sguardo su Rina, che mi sorrise divertita e complice.
-Il professor Mitsuki, che fa biologia.- rispose Rina allegramente, Hanon scoppiò a ridere.
-Non darle retta.- mi disse Hanon sedendosi accanto a me -Lei trova sexy anche Kayto !-
-Kayto è sexy!- ribatté Rina.
-No, per niente!-
-Oh, quindi è meglio quel tizio, giusto? Quello di quel libro che ti piace tanto!-
-Oh, si!  Dayu è sexy... ed è anche bellissimo e affascinante!- sottolineò Hanon.
-Ma se nemmeno esiste.- rispose subito Rina.
Lucia sospirò scuotendo il capo. -Non farci caso Rioko, loro fanno sempre così. Speravo che almeno all'inizio avresti potuto vederci come persone normali, invece mi sa che ti è chiaro che sei finita in camera con due matte.-
Sorrisi a tutte e tre molto divertita dalla discussione che era appena stata interrotta, ma prima che potessi dire loro che pensavo mi sarei divertita stando con loro, Hanontirò il cuscino sul mio letto in faccia a Lucia.
-Cosa vorrebbe dire due matte? Non ti sei contata o non hai contato me?- la prese in giro.
-Ovviamente io non sono come voi.- ribatté lanciandole il cuscino che finì in faccia a me. -Oh, scusa.-mi fece prontamente, ma io glielo rilanciai in faccia, e lei evitandolo le fece finire addosso a Rina.
Passammo un ora buona a prenderci a cucinate, a ridere e a scherzare e alla fine quella stanza non mi sembrava più tanto una brutta cosa.

||•Mermaid Vampire•||♡Lorenzo Ostuni♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora