Anna ebbe un flash. Si rese conto di dove li aveva già visti: uno stemma nero verde, lo stadio in delirio, la corsa di Sansone sulla fascia, l'infortunio di Terranova, l'assist perfetto di Berardi...il gol di Zaza.
Le prese quasi un colpo. Da grande appassionata di calcio, non poteva rimanere indifferente al fatto di trovarsi davanti alle stelle del Sassuolo. Eppure sembravano così normali, con i piedi per terra e la tipica umiltà di chi ha raggiunto i grandi traguardi senza ottenere nulla in regalo.
Beh...tutti tranne Simone.
Era arrogante come pochi e Anna non lo sopportava proprio.
Aveva continuato a fare battutine per tutto il tempo che avevano passato al bar. Poi, grazie al cielo, i ragazzi si congedarono per rientrare all'hotel dove era alloggiata la squadra, vista la partita del giorno dopo.
Per Anna fu una liberazione non sentirsi più quegli occhi scuri puntati addosso.
"Che te ne pare?" le chiese Giulia, mentre passeggiavano tornando verso la macchina.
"Di che?"
"Di Emanuele."
Anna rimase in silenzio, pensando a quello che le aveva detto Simone riguardo alle tecniche da "seduttore incallito". Doveva ammettere che aveva ragione e che anche a lei il comportamento di Giulia le era sembrato da disperata.
"Mi sembra un tipo apposto. Di sicuro è più educato e gentile di Simone; su quello non ci piove. Ma..."
"Ma cosa?"
"Dovresti farlo penare, Giulia. Sembravi disperata. Secondo me, solo così riuscirai a capire se gli interessi veramente o se sei una delle tante conquiste da collezione."
Dopo un silenzio imbarazzante, in cui Anna pensava che la sua amica le avrebbe staccato la testa per la sua onestà, Giulia si mise a ridere.
"Sapevo che mi avresti detto qualcosa del genere. Sapevo anche che stavo facendo la figura della morta di cazzo...è solo che quando gli sono vicina mi manda in pappa il cervello e non riesco ad essere lucida. Comunque, mi ha chiesto se domani, dopo la partita ci va di stare tutti insieme come oggi."
'Grandioso' pensò Anna. 'Pure dopo la partita mi tocca vederlo'.
"Certo, sarebbe fantastico" rispose senza entusiasmo. E a Giulia questo non sfuggì.
"Ho notato che tu e Simone non avete fatto altro che battibeccare per tutto il tempo. Credimi: è migliore di quello che sembra. Ti sta solo analizzando per capire se gli vai a genio o meno."
"Allora, mettiamo in chiaro un paio di cose. Non ho bisogno dell'analista per capire che Simone è un gran coglione. Non ho bisogno di essere analizzata con delle battutine di merda che può tranquillamente ficcarsi su per il culo. E non ho alcuna intenzione di diventare amica di un personaggio del genere" sbottò Anna.
"Mi sa che ha ragione Emanuele..." borbottò Giulia, lasciando cadere il discorso.
Anna decise di aspettare a rispondergli. Conoscendolo, dopo cena sarebbe andato in giro e avrebbe sicuramente avuto compagnia. Di conseguenza non avrebbe guardato il telefono fino al mattino seguente.
Si lasciò cadere di peso sul divano, sconsolata. Accese la televisione e si mise a guardare l'unica cosa quasi decente che passavano: Tiki taka.
Non sopportava molto Pardo: le sembrava il classico giornalista che ama il suono della sua voce. Ma parlavano della Juve, la sua Juve. Stavano parlando dell'anticipo della 34sima di campionato.
Poi dal nulla, iniziano a parlare di Simone. Cercò di non fare caso ai battiti dei suo cuore, irregolari e veloci, e ascoltò.
Evviva! Come se non bastassero tutte le modelle che si passa...ora pure la Biasi!
Se ne parlavano in tv, voleva dire che era una cosa ormai assodata. Anna sapeva che dopo la partita contro il Milan, Simone era uscito con Alvaro, la ragazza di Alvaro ed un'amica. Glielo aveva detto lui la mattina dopo, sul treno per Sassuolo. Le aveva anche chiesto se era libera, ma lei aveva declinato l'offerta perché avrebbe dovuto tornare a Trento per quel weekend.
Le era sembrato sinceramente dispiaciuto, ma in fin dei conti era un bravo attore.
NO! Pure la Biasi NO! Almeno, prima di farmelo soffiare così, ci devo provare!
Raccolse il poco coraggio che aveva, prese il telefono e lo chiamò.
Ok...magari fa schifo...ma l'ho buttato giù di getto e ho deciso di pubblicarlo subito! Al solito fatemi sapere! Besos
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Non è mai semplice/ Simone Zaza
Roman d'amour"Perchè vuoi rendere le cose più complicate di quello che già sono?" le chiese Simone, fissandola dritto negli occhi. "Perchè è più semplice di quello che sembra..e quello che sta complicando tutto sei tu."