Work.

988 48 6
                                    


Il giorno della laurea si avvicinava sempre di più, Kaitlyn era molto ansiosa, ma allo stesso tempo molto felice. Aveva deciso di invitare anche Spencer alla cerimonia e al rinfresco, insieme ad un accompagnatore, sapeva che si sarebbe sentito in imbarazzo senza nessuno con cui parlare. Al telefono Spencer aveva una voce strana, ma comunque accettò l'invito.

Quel giorno arrivò in fretta, Kaitlyn tremava dall'agitazione, ma non vedeva l'ora di terminare quel percorso e affrontare la vita vera. Salì sul palco con uno nodo allo stomaco, e prese finalmente in mano la sua laurea. Quando la cerimonia finì, i suoi genitori si andarono a congratulare con lei, nonostante avessero opinioni diverse. Da lontano intravide Spencer, insieme all'agente Morgan, e le fecero segno che si sarebbero visti dopo. Qualche minuto dopo erano tutti al rinfresco, e finalmente i due amici poterono parlare.

"Congratulazioni!"- le disse l'agente Morgan, abbracciandola.Spencer si limitò a darle una pacca sulla spalla e a sorriderle. I tre si misero a parlare della cerimonia, ma poi Derek lasciò Spencer e Kaitlyn da soli.

"Sono felice che tu sia venuto, ma so che c'è qualcosa che non va."- Spencer la guardò negli occhi e le chiese una sedia. Aveva ancora le stampelle, e le doveva fare un discorso molto lungo.

"Hanno ucciso la moglie dell'agente Hotchner."-disse, tutto d'un fiato. Kaitlyn era davvero sconvolta, e mentre Spencer le spiegava che cosa era accaduto, lei tratteneva a stento le lacrime. Il ragazzo non glielo aveva detto prima per non distoglierla dal pensiero della laurea, ma purtroppo il caso era stato molto duro e li aveva coinvolti tutti personalmente.

"Lui ancora non viene al lavoro, e tutti noi ci dobbiamo ancora riprendere."

"Mi dispiace molto."-sussurrò Kaitlyn, che non sapeva come comportarsi.

"Abbiamo tutti paura che possa succedere qualcosa ai nostri casi, che possa accadere a loro quello che è successo a Hailey. JJ ha paura per Will e Henry, Morgan per sua madre, e io ho paura che..."- Spencer fece un respiro profondo.-"Ho paura che possa accadere qualcosa a te."- Kaitlyn alzò lo sguardo per cercare quello di Spencer. In un momento così duro, aveva detto una cosa così dolce. A lui importava di lei in una maniera che forse nemmeno lei immaginava, voleva proteggerla, non solo perchè era l'unica persona che aveva, e che tenesse a lui in una maniera "diversa", ma perchè provava per lei un sentimento strano, non la considerava come una sorella, nemmeno come un'amica. Voleva considerarla come qualcosa di più, ma non riusciva ad ammetterlo.

"Se ci sei tu a proteggermi, non mi accadrà nulla."-rispose Kaitlyn, sorridendo. In quel momento, si sarebbe aspettata un bacio, i ragazzi con cui era stata si sarebbero comportati così,ma sapeva che Spencer era diverso, e proprio per questo le piaceva. Spencer le sorrise, abbassando lo sguardo. Era felice di quello che gli aveva detto, sentiva, per la prima volta, le farfalle nello stomaco.

"Cosa pensi di fare ora?"-chiese Spencer, spezzando il silenzio.

"Ora andrò in vacanza con i miei."-disse,ridendo.-"Poi non so, penso che cercherò lavoro, come guida turistica in un museo, o in una galleria d'arte. Ho pensato di cercaread Atlantic City, e poi provare nelle grandi città."

"Pensi di venire a Washington?"-Kaitlyn sperava in quella domanda.

"Era una delle mie opzioni, rimarrei sempre nella mia zona, in fondo."- la ragazza abbassò lo sguardo.-"Avevo pianificato di venire appena tornata dalle vacanze, ma non ho una data precisa."

"Gli hotel a Washington sono molto cari, soprattutto se non si prenota prima. Potrei chiedere a una delle mie colleghe se ti può ospitare."-Non poteva proporle di venire a stare da lui, sarebbe stato imbarazzante e fuori luogo.

The ones that got away.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora