L'anno dopo fu molto duro per Spencer. Dopo quella sparatoria, l'agente Blake se ne andò, e il ragazzo ci rimase male, teneva a lei nonostante la conoscesse da poco. Purtroppo, però, qualcosa di più brutto lo aspettava. Una mattina, mentre lui e Kaitlyn si stavano preparando per andare al lavoro, il telefono squillò. Spencer pensò ad un nuovo caso, ma era strano che fosse l'agente Hotchner a chiamare. Quando sentì le parole del suo capo, la sua faccia cambiò completamente. Kaitlyn se ne accorse subito: era diventato pallido, gli occhi erano sbarrati e le mani gli tremavano.
"Cosa è successo?"- chiese Kaitlyn, quando Spencer riagganciò.
"Gideon è morto, lo hanno ucciso."- il ragazzo stava per scoppiare in lacrime. L'agente Gideon per lui era più di un semplice collega, era un punto di riferimento, un mentore, e un po' anche il padre che non aveva mai avuto. Lo aiutava, lo consigliava, ma lo sapeva anche rimproverare, era stato lui a volere Spencer nella BAU, era lui il suo compagno di scacchi e quando se ne era andato aveva scritto una lettera proprio a Spencer per spiegergli le sue ragioni. Senza dire nulla alla sua ragazza, Spencer uscì di casa, prese l'auto e si diresse verso casa dell'agente Gideon, dove c'era tutta la squadra. Trovarono l'assassino, ma ciò non placò i loro animi. Spencer la prese molto male, pensava a tutto ciò che gli aveva insegnato Gideon sul loro lavoro, varie volte gli aveva detto di andarsene solo quando non sentiva più niente, ma ora che non aveva più il suo mentore, come avrebbe fatto? Aveva molti dubbi, ma tutta la squadra lo aiutò a riprendersi, sapevano bene quanto era legato a Gideon, e anche Kaitlyn cercò di farlo stare meglio. Spencer iniziò a riprendersi, soprattutto grazie a lei. Capì che voleva continuare quel lavoro, voleva continuare a salvare vite, e lei lo avrebbe assecondato.
Purtroppo, però, non tutto si aggiustò. Qualche mese dopo dalla morte di Gideon, Spencer ricevette un'altra chiamata, questa volta riguardava sua madre. I medici le avevano cambiato medicine e lei era spesso nervosa, si rifiutava di mangiare e di essere toccata da chiunque. Spencer capì che la madre aveva bisogno di aiuto, così decise di prendersi qualche settimana di ferie per andare da lei. Dopo 5 anni insieme, Spencer sapeva benissimo di non essere più da solo, e chiese a Kaitlyn di seguirlo, ma purtroppo la ragazza non poteva lasciare il lavoro per tutto quel tempo. Fu una decisione dura per entrambi, ma la cosa più importante era la salute di Diana. Sarebbero state due settimane lunghe, ma non era molto tempo, in fondo. Purtroppo, però, le settimane diventarono 7, quasi due mesi. Diana stava molto male e Spencer non poteva andare via quando sua madre aveva bisogno di lui. Kaitlyn potè andarlo a trovare solo un weekend, ma sentiva terribilmente la sua mancanza. La casa senza di lui era vuota, non sapeva cosa fare, con chi parlare, non era mai stata così tanto tempo lontana da lui, e lo stesso valeva per Spencer.
Appena tornato, Spencer ebbe un caso importantissimo: da qualche mese stavano indagando su una rete di sicari, uno di questi era una donna che uccideva gli uomini che la assoldavano, uomini dell'età di Spencer, e c'era bisogno di un'esca per richiamarla. Fu Spencer stesso ad offrirsi, ma questo non lo disse a Kaitlyn.
"Tu non ci vai!"- urlò la ragazza, quando l'agente le spiegò cosa avrebbe dovuto fare.
"Staremo in un ristorante circondato da poliziotti, dentro con me ci sarà la squadra, sarò collegato con Hotch e Garcia, non devi aver paura di nulla."-Spencer cercava di calmarla, ma era inutile.
"Starò con Hotch e Garcia allora! Altrimenti, non vai."-Kaitlyn lo guardò con una faccia molto seria, quelle erano le sue condizioni. Spencer ne parlò con l'agente Hotchner, che accettò, sapeva fin troppo bene quanto fosse duro vedere la vita del proprio partner a rischio.
Quella serata arrivò in fretta. Spencer si stava preparando nella sede dell'FBI, mise il microfono e la fede, doveva fingersi sposato.
"Questo anello ti sta bene."-sussurrò Kaitlyn, guardando in basso. Spencer non potè fare a meno di sorridere, perchè era vero, e sapeva che un anello del genere sarebbe stato perfetto anche per la sua ragazza.-"Stai attento e torna vivo, ti prego."- Spencer abbracciò la ragazza, che non lo voleva lasciare, era davvero dura per lei sapere quello a cui poteva andare incontro, ma almeno lo avrebbe visto. Nonostante fosse nel suo ufficio, circondato da agenti dell'FBI, Spencer baciò Kaitlyn, aveva paura anche lui e non voleva lasciarla senza un ultimo bacio.
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The ones that got away.
FanficEntrò nella clinica in silenzio, osservando tutto quello che aveva accanto a lei. Si avvicinò alla scrivania, dove era seduto un uomo abbastanza anziano. "Salve. Chi è venuta a trovare?" "Spencer Reid."- disse, a bassa voce. ... "Lo sapete che i mem...