The sound of silence.

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Kaitlyn passò tranquillamente quei tre giorni senza Spencer. Andava al lavoro, usciva, lo chiamava ogni sera, con la differenza che c'era una macchina della polizia sotto casa. Sembrava tutto facile, ma tutto ciò non durò per molto. Poco prima di salire sul jet che lo avrebbe riportato a Quantico, Spencer chiamò Kaitlyn per darle una notizia scioccante.

"Siamo andati dove era fermo il telefono del Replicatore, era in una stanza e le pareti erano tappezzate di foto mie e di tutti gli altri membri della squadra. Foto di noi sul campo, o anche alla partita di baseball. Ora stiamo tornando a Quantico e ci mettiamo subito al lavoro. La pattuglia ti dovrà seguire dovunque tu vada. Ora devo andare."-Spencer terminò la chiamata in modo freddo, lasciando Kailtyn senza parole. Non sapeva cosa pensare: temeva per la vita di Spencer, c'era un uomo che voleva far del male a lui e a tutta la squadra, non poteva stare tranquilla e pensare che al suo ragazzo non sarebbe successo niente. Pensava anche che la sua vita sarebbe cambiata, che ogni passo che avrebbe fatto dei poliziotti la avrebbero seguita, che non avrebbe avuto più la sua libertà. Tutto ciò fu reso più difficile dal fatto che Spencer non si fece più sentire. Andò a Quantico con la squadra per cercare delle informazioni sul Replicatore, ma quando il capo sezione Strauss li mandò a casa, Spencer decise di rimanere lì a lavorare e dormì sul divano della sala riunioni. La mattina dopo chiamò Kaitlyn per avvertirla che sarebbe partito per un caso, e non si fece sentire fino al suo ritorno. Grazie a Derek, Kaitlyn sapeva se il suo ragazzo stava bene, ma lui non la chiamava e non rispondeva ai suoi messaggi. Anche lui era preoccupato per Kaitlyn, aveva paura che il Replicatore potesse farle del male come aveva fatto Foyet alla moglie di Hotch, non voleva che le accadesse qualcosa. Non voleva far trasparire le sue paure, e per questo non la chiamò, ma ciò non fece altro che peggiorare le cose. Fu un caso duro per Spencer, che era confuso e preoccupato, ma soprattutto impaurito: non voleva perdere Kaitlyn, e nemmeno un membro della squadra. Per la prima volta dalla sua entrata nell'FBI, Spencer aveva paura di morire, e sapeva che questo gli stava accadendo perchè aveva Kaitlyn accanto, aveva una persona che teneva a lui e lo amava.

Quando tornò a casa, trovò Kaitlyn ad aspettarlo. I due non si salutarono, Spencer posò la sua borsa e pronunciò una frase che fece andare la ragazza su tutte le furie.

"Come è andata questi giorni?"-Kaitlyn lo guardò negli occhi, con uno sguardo arrabbiato, Spencer non la aveva mai vista così in quasi tre anni di relazione.

"Hai il coraggio di chiedermi come è andata? Non ti vedo da una settimana, e non ti sei fatto sentire negli ultimi quattro giorni, non sapevo se eri vivo o morto, ho dovuto chiamare Derek per sapere come stavi perchè non mi hai mai risposto ai messaggi o alle chiamate."

"Ho avuto da fare, lo sai."-Spencer deglutì, sapeva di dover affrontare una dura discussione.

"Sei tornato in albergo la sera, potevi chiamarmi prima di dormire. Non hai pensato a me, che ero sola, con due poliziotti che mi hanno seguito per quattro giorni? Li avrei voluti chiamare per fare una chiaccherata, almeno loro mi avrebbero ascoltato."-Kaitlyn fece un respiro profondo prima di continuare.-"So che eri al lavoro e stavi cercando di prendere un serial killer importante, ma io ero qui, completamente sola, e mi sono dovuta abituare a non essere libera, a trovare una macchina della polizia fuori dal lavoro, o davanti al bar dove vado a fare colazione. Non ho avuto il tuo aiuto Spencer, e sono stati giorni durissimi per me, perchè tu non c'eri e ho dovuto affrontare tutto questo da sola."

"è il mio lavoro, Kaitlyn, e lo sai! Un uomo si è ucciso davanti a me ieri, per colpa mia, perchè non ho saputo dirgli le cose giuste, perchè gli ho detto la pura verità, cioè che in certe situazioni nessuno ci può aiutare, nessuno!"-Spencer non sapeva che diceva, ma doveva sfogarsi con qualcuno per ciò che era accaduto.-"Se è morto è colpa mia, sono preoccupato anche io e ho paura, e per questo ho detto le cose sbagliate, e un uomo è morto."

The ones that got away.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora