Quell'estate non fu molto calma per i due: Spencer ebbe molti casi, e Kaitlyn aveva appena iniziato il nuovo lavoro, quindi non poteva prendersi molti giorni di ferie. Andarono solo una settimana a Las Vegas, per stare un po' di tempo con la madre di Spencer. Stavano insieme da 3 anni ormai ma, nonostante ciò, ogni giorno era come il primo della loro storia. Stavano crescendo insieme: Spencer era cambiato molto, non era più timido come una volta, non solo con la sua ragazza, ma anche con le altre persone. Si era tagliato i capelli, quell'estate, e gli stavano molto bene. Kaitlyn lo guardava ogni giorno con lo stesso sguardo, era davvero innamorata, non era mai stata così. A 24 anni poche persone prendono una decisione come quella della ragazza e vanno a vivere con il proprio compagno, lei era sempre stata matura e aveva da subito capito che Spencer era una persona speciale e non la avrebbe fatta soffrire. Pensava spesso a quanto fosse rischioso il suo lavoro, ma non gli era accaduto mai niente. Tornati dal Nevada, si ributtarono a capofitto nei loro lavori, fu un anno molto impegnativo per entrambi. Come nei 3 anni passati, erano sempre schiavi della routine, ma ogni sera leggevano un libro insieme e parlavano, come durante i primi tempi. I due andavano d'accordo nonsostante questo ritmo frenetico, a volte discutevano, ma solo quando uno dei due aveva passato una brutta giornata.
Alla BAU, quell'anno fu molto duro, soprattutto per Hotch e JJ. L'agente Hotchner ebbe un collasso, un'emorragia interna causata dalle ferite inferte da Foyet, l'uomo che uccise sua moglie. JJ, invece, venne rapita insieme al nuovo capo sezione. Ad eccezione di Emily, nessuno sapeva che i due avevano lavorato insieme in guerra, durante l'anno di assenza della donna, e nella loro squadra, c'era un inflitrato: Tivon Ashkari. JJ fu sottoposta a torture durissime, e il suo unico pensiero andava al bambino che portava in grembo e che, per colpa di Ashkari, non c'era più. Sapeva che la squadra l'avrebbe salvata, e fu così, ma solo grazie all'aiuto di Emily, che venne a Washington per dare una mano alla squadra. JJ si riprese in fretta, ma le ferite psicologiche non si riemarginarono subito, ci volle molto tempo. Risolto il caso, andarono tutti a mangiare fuori con Emily. Erano stati molto preoccupati per JJ, e in questo modo, si scrollarono la tensione di dosso. Anche Kaitlyn fu invitata, era sempre bello rivedere Emily e stare un po' di tempo con lei, le mancava molto, non sapeva a chi chiedere consigli su Spencer, ma sapeva che a Londra stava bene.
Sembrava tutto andare bene per Spencer e Kaitlyn, ma tutto cambiò poco prima dell'estate.
Spencer era in Texas con la squadra, stavano lavorando ad un caso molto complesso, soprattutto perchè la polizia sembrava non volerli aiutare. Il maggiore sospettato, un prete, si rinchiuse in una casa, la polizia arrivò, e ci fu uno scontro a fuoco. Il prete iniziò a sparare all'impazzata, aveva mirato a Blake e JJ. Spencer lo vide subito, e non ci pensò due volte a spingere l'agente Blake per terra. In quell'istante, però, un proiettile lo colpì, al collo. Quando l'agente si girò, lo vide toccarsi il collo, completamente insanguinato.
"Reid è ferito!"-urlò con tutta la voce che poteva, JJ chiamò un'ambulanza, mentre Blake lo portò dietrò l'auto. Spencer aveva capito cosa gli era accaduto, non si era piegato abbastanza per spingerla, e un proiettile l'aveva colpito, avrebbe potuto prendere la testa. Aveva sentito un forte dolore e, di colpo, sentì mancare le forze. Le sue mani, il suo collo, il suo viso, erano completamente pieni di sangue. Non pensava al dolore, pensava solo a rimanere sveglio, ma era difficile. Blake gli teneva la testa e lo pregava di non chiudere gli occhi, ma Spencer non riusciva a tenerli aperti. Cercava di pensare per rimanere attivo: pensava alla morte, non era certo di sopravvivere, era fortunato a non essere morto sul colpo, ma i soccorsi non arrivavano e stava perdendo molto sangue. Non voleva morire, era giovane, aveva molto da vivere. Come l'avrebbe presa la madre? Non si sarebbe mai ripresa da uno shock del genere, Spencer non voleva lasciarla sola. E Kaitlyn, cosa avrebbe fatto? Quella ragazza, in solo 3 anni, gli aveva donato così tanto, lo aveva fatto diventare una persona nuova. Voleva dirle che la amava, e che non poteva morire senza dirglielo, e senza dirgli che voleva sposarla, prima o poi, e andare in viaggio di nozze in Europa. Voleva invecchiare con lei, ma ci sarebbe riuscito? Spencer non riusciva più a pensare, la vista era completamente offuscata e non sentiva più nulla. Appena vide delle luci blu, i suoi occhi si chiusero. Blake salì in ambulanza con lui e, appena arrivata in ospedale, chiamò Garcia. Penelope era una donna allegra, la chiamavano spesso per avere delle informazioni, e rispondeva con nomi divertenti, ma quella volta non si poteva scherzare. Appena l'agente Blake le spiegò tutto, le lacrime rigarono il suo volto, non poteva crederci. Chiuse subito la chiamata per parlare con Kaitlyn.
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The ones that got away.
FanfictionEntrò nella clinica in silenzio, osservando tutto quello che aveva accanto a lei. Si avvicinò alla scrivania, dove era seduto un uomo abbastanza anziano. "Salve. Chi è venuta a trovare?" "Spencer Reid."- disse, a bassa voce. ... "Lo sapete che i mem...