Dance with me.

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"Buongiorno."-sussurrò Kaitlyn, sciogliendosi dall'abbraccio del suo ragazzo. Spencer le sorrise e le diede un bacio sulla fronte. La notte passata era stata magica: avevano passato ore a parlare, e quelle chiacchere si erano concluse con un dolcissimo bacio.

"Come hai dormito?"- le chiese.

"Bene, anche se sono un po' in ansia per oggi."-rispose lei. Quella mattina sarebbero andati a trovare Diana, la mamma di Spencer. Kaitlyn non sapeva come comportarsi, non per la sua malattia, ma perchè era la madre del suo ragazzo, la persona a cui Spencer teneva di più al mondo.

"Non c'è nulla di cui preoccuparti, mamma non farà alro che parlare, è una vera chiaccherona."- disse Spencer, ridendo. Kaitlyn andò a cambiarsi, aveva portato un vestito molto carino, voleva fare bella figura. Spencer, per l'occasione, non si era messo la cravatta, era più informale del solito, ma sempre bello. I due andarono a fare colazione e si diressero verso la clinica, poco fuori la città. Il cuore di Kaitlyn batteva forte, era imbarazzata, ma allo stesso tempo felice, era un grande passo per lei e Spencer.

Appena entrati, il ragazzo le sorrise, come per darle forza e per farle ricordare che quello era un grande traguardo per loro. Spencer intravide la madre seduta su una poltrona, anche lei si era fatta bella per quella mattinata: solitamente indossava la camicia da notte e una vestaglia, mentre in quel momento aveva un vestito e un cardigan lungo.

"Ciao Spencer, tu devi essere Kaitlyn. Ciao anche a te."-disse Diana, sorridendo. Condusse i due nel giardino e si accomodarono tutti su una panchina.-"Sei proprio come ti aveva descritto Spencer, mi ha detto molte cose di te, che sei molto bella e che non hai problemi con il lavoro che fa, che ti piace l'arte."- Spencer arrossì, mentre la madre continuava a fare una lunga lista di tutto quello che il figlio le aveva detto sulla ragazza.

"Sì, sono tutte cose vere. A lei piace l'arte?"-chiese, timidamente, Kaitlyn.

"Ti prego, dammi del tu."- disse Diana, sorridendo.-"Sì, mi piace molto l'arte, il mio pittore preferito è Caravaggio. Spencer ti ha detto che sono un'insegnante di letteratura?"

"Mamma..."-sussurrò Spencer, avendo paura che la madre potesse dire qualcosa di sbagliato.

"Tranquillo tesoro, ho preso le medicine stamattina."-Diana era consapevole della sua malattia, ma sapeva anche scherzarci sù.-"Questo pomeriggio tengo una lezione sul Paradiso Perduto, tu lo hai mai letto Kaitlyn?"- la ragazza fece segno di no con la testa.

"Io l'ho letto tanto tempo fa."-intervenne Spencer.

"Vi racconto subito la trama, vi va?"

"Certo!"- rispose entusiasta Kaitlyn, prima che Spencer potesse fermare la madre. Voleva sapere cosa avrebbe detto Diana, come si sarebbe comportata con loro. Entrambi la ascoltarono parlare per molto tempo, fecero anche domande e Diana non potè essere più felice.

"Ora che la lezione è finita, Spencer, ti prego di andare a sederti su quella panchina laggiù, devo parlare con Kaitlyn."- Spencer spalancò gli occhi, non sapeva cosa avrebbe potuto dire alla sua ragazza.-"Da lì ci vedrai benissimo, ma non ci potrai ascoltare, quindi vai."- la madre sorrise e il figlio acconsentì. Kaitlyn era un po' in imbarazzo, ma si aspettava un momento del genere.- "Spencer mi assomiglia davvero tanto, anche se io mangio di più. Beve ancora tutto quel caffè?"

"Sì, anche se lo alterna al tè. Cucino di tutto, ma mangia poco e si ferma!"- rispose Kaitlyn, sorridendo. Sembrava una classica conversazione tra suocera e nuora, in cui si parlava di cosa cucinare al figlio e marito.

The ones that got away.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora